Home Politica Michelini dispone un controllo urgente su campo profughi Fiera Viterbo, Marini: “Blocchi tutto, c’è un abuso edilizio”
Michelini dispone un controllo urgente su campo profughi Fiera Viterbo, Marini: “Blocchi tutto, c’è un abuso edilizio”

Michelini dispone un controllo urgente su campo profughi Fiera Viterbo, Marini: “Blocchi tutto, c’è un abuso edilizio”

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Un controllo d’urgenza sulla regolarità del campo profughi che sta prendendo forma nei pressi della ex Fiera di Viterbo. Lo ha disposto direttamente il sindaco Leonardo Michelini durante il sopralluogo organizzato ieri mattina insieme ai consiglieri comunali della quarta commissione impegnata, tra gli altri argomenti, a discutere sulla gestione dell’immigrazione a Viterbo. “Al più presto l’architetto Capoccioni verrà a verificare la situazione”, ha detto Michelini. Quello del dirigente all’urbanistica, però, non è il primo controllo. Ne avrebbe già fatto uno un tecnico comunale su richiesta del consigliere di minoranza, Giulio Marini (FI). “Il tecnico comunale ha riscontrato la posa in opera di opere di urbanizzazione già il nove ottobre”. Per Marini non ci sono dubbi: “Stiamo constatando un abuso edilizio, sindaco blocchi tutto”. Il campo dove si stanno facendo i lavori, infatti, sarebbe agricolo, e quindi non utilizzabile a scopi abitativi. Anche Leonardo Michelini sembra avere adottato una posizione molto cauta volta da un lato a non accendere uno scontro istituzionale con la Prefettura, dall’altro a far rispettare le norme comunali. Un compromesso difficile da raggiungere con corposi flussi di migranti in arrivo che bussano alle porte della città, da un lato, e il dovere di assicurare il rispetto della norma e mettere al riparo l’ente da eventuali, rischiose, conseguenze dall’altro. L’ipotesi, infatti, che la minoranza, e chissà se anche qualcuno della maggioranza, prosegua dritta fino alla Procura è ancora più aperta dopo il sopralluogo di ieri. Se, infatti, i container sono strutture provvisorie e quindi, secondo il sindaco, permesse fino a un massimo di tre mesi, senza le autorizzazioni e le condizioni richieste per normali insediamenti abitativi, resta il dubbio sulla possibilità di realizzare opere di urbanizzazione permanenti. In teoria. In pratica, in questo caso: no. Molti consiglieri, infatti, sono stati molto chiari al riguardo: “Dopo lo smantellamento dei container, dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi” e quindi rimosse le fosse Imhoff e tutti gli altri lavori effettuati sul terreno. Insomma per un insediamento destinato a restare aperto solo 90 giorni è stata più “la spesa che l’impresa”. Se da qualche parte, soprattutto all’inizio dell’operazione, fosse serpeggiata la speranza che il centro, partito per 90 giorni e con un potenziale di espansione di quattro volte superiore, data l’ampiezza del terreno a disposizione, potesse restare in piedi a data da definirsi, dopo il sopralluogo di ieri è stata la prima cosa a finire nelle fosse Imhoff. Sui volti dei consiglieri la perplessità nell’osservare i container e i lavori di urbanizzazione è stata l’unica espressione riconoscibile. Ora l’ultima parola spetta al dirigente comunale all’urbanistica. Se dovesse riscontrare qualche irregolarità, la prospettiva che il campo chiuda ancor prima di partire non sarà più solo utopia.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.