Home Politica Imposimato, ospite del M5S Viterbo, grida: “No alla riforma costituzionale, avremo un dittatore, e il regime è già qui”

Imposimato, ospite del M5S Viterbo, grida: “No alla riforma costituzionale, avremo un dittatore, e il regime è già qui”

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“Siamo già in dittatura, Renzi va fermato. Non è accaduto nemmeno ai tempi di Stalin o della Cina di Mao Zedong che un presidente del consiglio fosse pure il segretario del partito. Se passa la riforma costituzionale sarà il presidente del consiglio a scegliere personalmente deputati e senatori. Fu così che iniziò l’era fascista: quando si assegnò agli organi del partito la scelta dei senatori”. È l’accorato appello del presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato, lanciato alla foltissima platea che ha affollato la Sala Gatti all’incontro organizzato dal Movimento Cinque Stelle di Viterbo. “Loro sono stati gli unici a difendere la Costituzione, quando volevano renderla flessibile. Tutti hanno votato sì, meno che loro, così è iniziato il mio amore verso il Movimento Cinque Stelle”, dice Imposimato al gruppo dei pentastellati seduti intorno a lui al tavolo dei relatori. C’è   Silvia Blasi (M5S Consigliere Regionale), Massimo Baroni (M5S Parlamentare), Massimiliano Bernini (M5S Parlamentare), Alfonso Bonafede (Parlamentare) Fabio Massimo Castaldo (M5S, Parlamento europeo), Gianluca De Dominicis (consigliere Comune di VT), Enrico Mezzetti (Presidente ANPI provincia VT).\r\n\r\n“Questa riforma orrenda è una minaccia pericolosissima alla nostra democrazia. Attribuisce molti poteri al presidente del consiglio, mentre li toglie agli organi di garanzia che sono il Consiglio superiore della magistratura, la  Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica.  Il presidente del consiglio che, non dimentichiamo, è anche segretario del partito, una cosa che non avveniva nemmeno ai tempi di Stalin e della Cina di Mautztung. Mai si è visto riunire nella stessa persona queste due qualifiche, né che il segretario del partito scelga tutti i candidati  al Senato.\r\n\r\n \r\n\r\n“Incostituzionale la nomina dei parlamentari”. “Nella riforma è il Presidente del consiglio che sceglie i senatori, ma questo non si può fare, perché va contro l’art. 1 della Costituzione, secondo il quale l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme previste dalla Costituzione, ossia tramite il voto esercitato dal cittadino”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Stiamo tornando al regime”. “Quando i parlamentari sono scelti dal potere politico, ritorniamo alla dittatura.  La prima manifestazione del fascismo fu proprio affidare agli organi del partito fascista la scelta dei senatori. Questa è la prima minaccia grave alla nostra Costituzione”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Parlamento nominato dal Presidente del Consiglio”. “La nuova legge elettorale – prosegue Imposimato – “stabilisce che sia il Presidente del Consiglio a indicare i 100 capilista, ma anche il secondo e il terzo nome in lista, quindi avremo una Camera dei Deputati sotto il controllo assoluto del Presidente del consiglio”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Magistratura sotto il controllo del Presidente del Consiglio”. “Il premier potrà anche scegliere gli organi laici del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Costituzionale.  Condizionare la scelta e la nomina dei magistrati, cosa che già sta facendo adesso, perché già ora siamo in una fase di regime”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Siamo già in dittatura”.  “La dittatura si ha quanto la maggioranza governa in disprezzo dei diritti dell’opposizione. Renzi e i suoi hanno fatto questa riforma con il voto di fiducia, non permettendo all’opposizione di esprimere il loro dissenso, ma nemmeno di fare proposte. Ce ne erano, alcune anche per diminuire i deputati come è stato fatto per i senatori, ma sono state respinte”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Riforma a colpi di voti di fiducia. Il silenzio del Presidente della Repubblica”. “Due leggi fondamentali”, dice Imposimato riferendosi alla legge costituzionale e a quella elettorale,  “che l’art 72 della Costituzione attuale prevede siano approvate con la partecipazione dell’opposizione, sono passate con il voto di fiducia. Questo è di una gravità senza precedenti. E purtroppo devo lamentare che il Presidente della Repubblica non è intervenuto a fermare l’illegittimità di queste leggi. Come ci insegna Calamandrei, il Presidente della Repubblica non deve intervenire solo dopo l’approvazione della legge, come dice l’art 74, ma in base all’art 87 ha il dovere di intervenire anche quando la legge non è conforme alla Costituzione repubblicana. Noi inoltreremo un appello al Presidente della Repubblica, perché ci sono diverse violazioni della Carta costituzionale da parte del governo, che è l’organo costituzionale più pericoloso perché crede di poter fare quello che vuole, e lo sta facendo, in violazione dei principi fondamentali della Costituzione”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Quesiti referendari illegittimi e truffaldini”, dice Imposimato, “E noi li respingiamo, sono un tentativo di  manipolare la volontà popolare. Il primo dice che bisogna modificare il bicameralismo paritario, così sembra che le due Camere facciano cose diverse, invece si mantiene quella dei deputati a 630 e si riducono i senatori da 315 a 100 per poterli controllare, per poter dare loro l’immunità, per poter consentire alla Camera dei Deputati di votare i giudici della Corte Costituzionale e i membri del Consiglio superiore della magistratura che vuole lui, e anche di poter condizionare le elezioni del Presidente della Repubblica. Questo non va bene, la democrazia è il governo della maggioranza nel rispetto dei diritti dell’opposizione. Quando l’opposizione muore, è finita la democrazia. Cosa che già sta avvenendo”.\r\n\r\n \r\n\r\n“La qualità morali di un politico”. “Aristotele diceva che per essere buoni politici bisogna avere enorme capacità nei doveri della carica, vi pare che questi due abbiano queste cose?”, chiede Imposimato alla platea riguardo a Matteo Renzi e a Maria Elena Boschi. “Io credo di no – prosegue –  Bisogna avere conoscenza della Costituzione, e non credo che l’abbiano. Inoltre bisogna possedere virtù e giustizia, queste sono doti che non vedo in queste persone. Io credo che ci possa essere il condizionamento di un Verdini che è anche condannato in primo grado per corruzione. Anche lui è un riformatore della Costituzione. Mentre riguardo agli altri due”, continua Imposimato contro Renzi e Boschi, “una è la figlia di un indagato per bancarotta fraudolenta, l’altro ha il cognato indagato per riciclaggio”.\r\n\r\n \r\n\r\n“Perché Renzi non fa una legge per abolire la prescrizione”, pone un’altra domanda Imposimato nel suo accalorato intervento, mentre la gente si “spella” le mani per dimostrare il suo assenso. “Sono anni che fa finta di approvare la legge sulla prescrizione, che servirebbe per combattere la corruzione, la manda avanti e indietro, tutti trucchetti. Ci vorrebbero due giorni per fare una legge che elimina la prescrizione, che è un amnistia  fatta per i corruttori. Ma non la fa”.\r\n\r\n \r\n\r\nIl costo della corruzione in Italia.  “Noi paghiamo 70 miliardi di euro all’anno di corruzione – dice Imposimato –  150 miliardi all’anno di evasione fiscale. Il governo non fa niente. Ha fatto sono leggi che vanno contro l’uguaglianza dei diritti sociali, contro il diritto al lavoro, contro la scuola. Leggi che offendono lavoratori e insegnanti.\r\n\r\n \r\n\r\n“Il Movimento Cinque Stelle ha difeso la Costituzione”. “Il Movimento Cinque Stelle ha il merito di avere già attuato per loro parte la Costituzione, prima difendendo art 138, e da qui  è nato il mio amore per il Movimento, quando sono andati a difendere la Carta costituzionale da chi voleva modificarla da rigida a flessibile, per cambiarla a proprio piacimento.  Questo è stato il primo segnale di intelligenza e di amore per la Costituzione del Movimento Cinque Stelle. Loro, inoltre, si sono diminuiti gli stipendi e hanno rinunciato al finanziamento dei partiti, eppure mi pare che esistono ancora, non solo, ma che sono anche diventati il primo partito.\r\n\r\n \r\n\r\n“La legge salva banche di Renzi”. “Questo signore”, dice Imposimato ancora all’indirizzo di Renzi, “vuole la governabilità, per fare leggi più velocemente. Ma che leggi ha fatto? La legge Salva banche, che invece di salvare i  risparmiatori truffati dalle banche, ha salvato le banche che hanno truffato i risparmiatori. Il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, ha fatto leggi per le proprie aziende. Il Presidente del consiglio è vero che l’ha costretta alla dimissioni, ma solo dopo che è intervenuta la magistratura che ha scoperto lo scandalo di  Tempa Rossa, per cui la ministra, secondo le intercettazioni, di certo non faceva gli interessi generali,\r\n\r\n \r\n\r\n“L’attacco alla magistratura”. “Attenzione”, avverte Imposimato, “l’attacco alla magistratura è già iniziato.  Da una parte si fanno leggi per ridurre l’età pensionabile dei magistrati, dall’altra si prorogano i vertici della magistratura. Non è che Renzi fa queste cose – si domanda – perché attraverso i vertici vuole controllare certi processi penali e civili che stanno per arrivare là? Il Presidente della Repubblica deve intervenire adesso, l’ha detto anche il Consiglio superiore della magistratura. L’attacco all’indipendenza della magistratura è già in corso.  Doveva essere nominato il Presidente del Consiglio di Stato, che è quello che decide i ricorsi dei magistrati ordinari, chi deve fare il presidente del tribunale di Roma, di Palermo, di Caltanissetta, di Milano ecc. Secondo la prassi viene scelto tra i primi tre. Renzi ha preteso un elenco di cinque nomi e ha scelto il quinto. Queste cose stanno avvenendo adesso.\r\n\r\n \r\n\r\n“Avremo un dittatore”. “Domani, con la riforma, quando ci saranno i membri laici del Consiglio Superiore della magistratura o della Corte Costituzionale scelti dal Presidente del consiglio,  avremo un dittatore e si verificherà lo svuotamento degli organi di garanzia. Questo è un fatto estremamente pericoloso.\r\n\r\n \r\n\r\n“Il risparmio promesso dalla riforma è una balla”. “Molti non sanno che c’è un articolo nella riforma, tra le disposizioni finali, che consente a Camera e Senato di aumentarsi gli stipendi senza limiti, possono portarli alle stelle se vogliono. Non ci dimentichiamo degli appalti e degli affitti d’oro, questo articolo consente il perpetuarsi di queste cose, di una prassi senza regole che comporta miliardi a carico dei contribuenti e corruzione legalizzata. Come possiamo credere che ci voglia far risparmiare 58 milioni di euro se non contrasta queste cose, ma le alimenta.  È una disposizione per dire facciamo quello che vogliamo. È inserita con un emendamento di un certo Ugo Sposetti, lo dovreste conoscere. “La disposizione è stata votata da tutti meno che dal Movimento Cinque Stelle”, dice. Quando Renzi minaccia di fare il ponte sullo stretto di Messina, inutile e costosissimo, viola anche le direttive della Commissione Europee che dice che l’Italia paga le opere pubbliche 600% di più di quello che le pagano gli altri paesi.\r\n\r\n \r\n\r\n“Chi porterà l’Italia in guerra”. “Con l’art. 78 dell’attuale Costituzione – prosegue Imposimato –  la guerra può essere dichiarata solo da Camera e Senato. Dopo la riforma sarà solo la Camera ad avere questa prerogativa,  e la Camera è controllata dal Presidente del consiglio. Perché Renzi sta facendo questa cosa, mentre sta trascinando l’Italia in guerra in Libia e si delinea il pericolo di un  attacco in Iran, perché si vuole addirittura modificare il trattato America, Cina, Russia, Germania, Iran per la pace nucleare?”\r\n\r\n \r\n\r\n“Chi ha scritto la riforma costituzionale?” “Sappiamo tutti chi fece la Costituzione del 1948. Ma questa chi l’ha scritta? Non sappiamo chi sia l’autore materiale. Non è che sono stati soggetti esterni al Parlamento?  Calamandrei diceva: ‘se sceglierete esperti al di fuori del Parlamento, voi menomerete la sovranità popolare. Questi di ora sono addirittura ignoti”\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n(Guarda il video integrale dell’intervento di Ferdinando Imposimato)

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.