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Parte la discussione sul bilancio e in maggioranza inizia lo scontro

Parte la discussione sul bilancio e in maggioranza inizia lo scontro

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Parte la discussione del bilancio di previsione 2017 con l’esame in consiglio comunale del piano di valorizzazione e alienazione dei beni comunali, e per la maggioranza di Michelini iniziano le fibrillazioni. Le prime, al momento della votazione degli incarichi professionali che incassano il «no» di Marco Volpi e Arduino Troili in zona Pd. Secondo i due consiglieri comunali non sarebbe stata data ampia applicazione al «principio di pubblicità e trasparenza». La segretaria generale spiega che in alcuni casi non è richiesta la pubblicazione di alcuni atti, ma i due consiglieri comunali accendono comunque il semaforo rosso. Scatta il giallo, invece, sul terreno del Merlano. Gianmaria Santucci, propone di portare avanti il progetto con la parrocchia e di togliere il terreno dall’elenco delle alienazioni come proposto dall’assessore al Patrimonio Luisa Ciambella (Pd). Da quella lista lo vuole togliere pure Francesco Serra (Pd): «Se la parrocchia ripropone la sua proposta progettuale chiarendo quali vantaggi sociali ne ricaverà il Comune, allora per me può andare avanti. A presentare delle proposte potranno essere anche altri operatori, purché specifichino il fine sociale e il beneficio per la collettività. Quel terreno però va tolto dalle alienazioni». Sul fronte si apre, così, un’altra crepa in maggioranza, che rischia di diventare una netta rottura con i due emendamenti di Filippo Rossi (Viva Viterbo) che picconano due dei pilastri dell’impalcatura delineata da Ciambella con il Piano di alienazioni e valorizzazioni portato in consiglio comunale: il museo civico e l’ex cinema Genio. Filippo Rossi fa due proposte che somigliano molto a una dichiarazione di guerra a una parte della maggioranza: togliere il museo civico dal piano delle valorizzazioni, così come pure l’ex cinema Genio per inserirlo, quest’ultimo, tra i beni da vendere. Ciambella incassa il colpo e soffoca sul nascere lo scontro che si sta profilando all’orizzonte con Viva Viterbo. « Abbiamo messo il museo civico nell’elenco delle valorizzazioni per trovare le risorse necessarie a recuperare la parte crollata. Se lo volete togliere non c’è problema – dice Ciambella  –  Vuol dire che è rimasto chiuso finora, lo sarà per un altro anno». Intanto c’è spazio per un botta e risposta piuttosto piccato tra Rossi e Martina Minchella (Pd) che hanno due versioni diverse sul termine «valorizzazione». «È stato un errore politico mettere il museo civico tra le valorizzazioni dice Rossi -. Un passo falso, valorizzare può dire tutto, anche disfarsene» Per Minchella, invece, «valorizzarlo» significa investirci sopra, non liberarsene.  L’emendamento viene accolto, vota favorevole anche l’opposizione.  Anche sull’ex Cinema Genio si gioca un’altra prova di forza tra le componenti di maggioranza. Rossi chiede di venderlo, Ciambella lo vuole valorizzare. La salvezza per una maggioranza che sembra sul punto di andare in pezzi è nel mezzo: l’ex Cinema Genio resta nelle valorizzazioni, ma con il vincolo della destinazione d’uso per cui dovrà restare un cinema teatro». Passa, così, ancora una volta l’indirizzo di Filippo Rossi. Ma la guerra sotterranea in maggioranza ha ancora un «colpo in canna»: «Se deve restare vincolato il Genio – dice Paolo Simoni (Oltre le mura) – allora dovrà essere così anche per gli altri teatri che invece rischiano di diventare bar, caffetterie, biblioteche e aree di cultura».  Si riferiva, forse, al nascente Teatro Caffeina? Per vedere la maggioranza in frantumi, però, deve arrivare l’emendamento proposto da Elpidio Micci (gruppo misto) dell’opposizione. Il consigliere di Grotte chiede di togliere dal piano delle alienazioni tre terreni stimati per circa 250 mila euro. L’emendamento passa anche con il voto favorevole di Claudio Mecozzi (Oltre le Mura) e Marco Volpi (PD). Infine, a mettere definitivamente in crisi la coalizione di centro sinistra ci pensa Gianluca de Dominicis (M5S) con un emendamento per ritirare dall’elenco delle alienazioni il casale del Merlano. La proposta fa sussultare dalla sedia l’assessora al Patrimonio, Luisa Ciambella, «Sarebbe un danno e di certo non un bel segnale per la famiglia che ha nominato già un legale». Sul casale, infatti, si starebbe già profilando un contenzioso. Motivo, questo, per cui De Dominicis chiede di non metterlo sul mercato. La maggioranza ha un momento di disorientamento. Si ammucchiano in fondo al banco della giunta e il presidente del consiglio, Marco Ciorba, dispone una sospensione. Al rientro in aula, Paolo Simoni (Oltre le Mura) comunica a nome di tutta la maggioranza che respingeranno l’emendamento di De Dominicis, quindi il casale del Merlano resterà tra le alienazioni, ma chiedono di inserire una postilla che ne subordini l’avvio della procedura al parere di un legale. La seduta si chiude dopo le 22.\r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.