Home Politica Platea numerosa per Zicchieri (Noi con Salvini) a Viterbo: «Sicurezza e legittima difesa. No allo Sprar». Fusco: «Chi non è in regola va a casa. No Ius Soli»
Platea numerosa per Zicchieri (Noi con Salvini) a Viterbo: «Sicurezza e legittima difesa.  No allo Sprar». Fusco: «Chi non è in regola va a casa. No Ius Soli»

Platea numerosa per Zicchieri (Noi con Salvini) a Viterbo: «Sicurezza e legittima difesa. No allo Sprar». Fusco: «Chi non è in regola va a casa. No Ius Soli»

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Nella calda estate italiana, Francesco Zicchieri, responsabile “Noi con Salvini”, arriva a Viterbo all’incontro organizzato dal coordinatore provinciale Umberto Fusco, e lancia il suo discorso con il tema che in questi giorni, più di ogni altra cosa, arroventa la platea: sbarchi e accoglienza targata centrosinistra.

Pubblico piuttosto numeroso all’incontro serale di ieri alle 21. Circa 150 le persone accorse per sentire le “ricette” di Salvini su come voltare pagina in un’Italia che sembra affondare ogni giorno di più, scaraventata come una barca senza timone verso gli scogli di una crisi economica e una finanziaria, la disoccupazione imperante, la pressione fiscale infinita. Questioni antiche a cui si sommano problemi nuovi. Uno, su tutti, al centro delle cronache di questi giorni, l’emergenza migranti che si sta trasformando in un’emergenza Italia, con il paese, solo, a fronteggiare una marea umana senza fine in arrivo da oltremare.

«Questa non è integrazione – dice Zicchieri – è una sostituzione di popolo. Vogliono togliere quello italiano e metterne degli altri. Questa non è accoglienza e nemmeno integrazione. È semplicemente un business”, dice Zicchieri, “se guardate dietro a questo finto buonismo ne troverete molto. Arrivano ragazzoni belli, forti, alti, giovani che possono lavorare, ma che invece girano in cuffiette e cellulari di ultima moda. Se va bene si mettono a chiedere l’elemosina, se va male delinquono. Integrazione è rispetto delle regole. Farsi ospitare perché si produce e condivide qualcosa. Non siamo razzisti. Lo abbiamo dimostrato vent’anni fa, accogliendo gli albanesi in fuga dalle loro difficoltà. Ma erano altri tempi storico-economici. Oggi non ce n’è nemmeno per noi». “Prima gli italiani, poi gli altri” è un motto che Zicchieri ha dimostrato di seguire: «Come consigliere comunale di Terracina, ho salutato il sindaco di Fratelli d’Italia, e sono passato all’opposizione, perché ha aderito allo Sprar», dice, chiamando in campo un modello di accoglienza a cui aderisce anche il comune di Viterbo. «È un escamotage – dice Zicchieri – che i Prefetti propinano ai sindaci, dicendo loro che se aderiscono allo Sprar, non arriveranno i “cas” (centro di accoglienza straordinaria)”, quelli in cui, in questo momento storico, si stanno raccogliendo, nella gran parte dei casi, grosse concentrazioni di migranti, dietro la motivazione dell’urgenza del collocamento dei numerosi sbarchi. «Con lo Sprar – dice Zicchieri – il Comune fa un progetto che poi passa alle cooperative.  Con i Cas, almeno, i migranti stanno qui un anno e forse se ne vanno. Con lo Sprar, al contrario, gli dai la carta d’identità che permette loro il ricongiungimento familiare con cui far venire altri,  devi dare loro un lavoro, per garantire la continuità per vivere e, se necessitano di un alloggio, li devi inserire nella graduatoria delle case popolari, dove hanno spesso un punteggio più alto degli italiani. Ho detto al mio sindaco arrivederci e grazie. Ho dato una parola ai miei cittadini, non potevo tradirla. Gli altri pensano alle prossime elezioni, noi alle prossime generazioni».

Da sin.: Contardo, Zicchieri, Caci, Salvati

La platea si spella le mani per applaudire  Zicchieri che dichiara di trovare «in questo entusiasmo della gente la benzina per  fare così tanti chilometri per portare in tutta la Regione Lazio il messaggio di Salvini: nessuno ci convincerà ad ammainare la bandiera della nostra tradizione, della nostra storia, delle nostre radici – prosegue -. Per noi due cose sono essenziali: sicurezza e certezza della pena tramite la legittima difesa.  Se lo Stato italiano non assicura questo ai suoi cittadini, è inutile parlare di qualunque altra cosa. Lo Stato deve garantire la libertà di poter girare per le strade a qualunque ora, per qualsiasi motivo, senza il rischio di essere aggrediti, magari per dieci euro. Bisogna combattere per la nostra città. La rassegnazione è la fine della nostra nazione. Il nostro non è un partito degli eletti, dove ci si accasa, ma un partito di militanti che, a proprie spese, togliendo tempo alle proprie famiglie, lotta con passione e sacrificio per cambiare il futuro delle città in cui vivono. Non abbiamo un capo del partito che paga le cene e i pullman,  facciamo tutto di tasca nostra, perché crediamo che Salvini sia il futuro.  Il nostro territorio è sacro, faremo tutte le battaglie che i cittadini riterranno opportune. Non tradiremo mai il nostro progetto per inciuci o poltrone».

L’incontro al centro sportivo “Il Bullicame” è stato introdotto da Umbeto Fusco, coordinatore provinciale di “Noi con Salvini”, anche lui, sull’onda dei massici sbarchi attacca il governo sulle politiche di accoglienza e non solo: «No Ius Soli, no rassegnazione”, dice in merito alla proposta di legge in discussione al Senato la prossima settimana sulla concessione della cittadinanza italiana ai figli di immigrati. E sull’azione da mettere in campo anche nella Tuscia precisa: «Controlleremo uno per uno, chi sta in regola resta, chi non è legale va a casa. Già al comune di Civitella Cesi – dice Fusco –  abbiamo portato il nostro sostegno riuscendo a contenere il numero di arrivi. Noi italiani siamo forti, dobbiamo combattere, e raggiungere i nostri obiettivi. Pensiamo alla gente che ha difeso la bandiera italiana, dobbiamo risorgere anche noi. Saremo impegnatissimi a Viterbo. Stiamo già lavorando al programma». Presente alla serata anche il sindaco di Montalto di Castro, Sergio Caci, con il responsabile comunale di Noi con Salvini, Andrea Salvati. «Quelli di Salvini dicono quello che tutti pensano, ma non osano dire – esordisce Caci – molti non si sporgono più di tanto dal balcone, loro sì. Dopo le batoste prese, ora anche il Pd dice quello che afferma Salvini. Meglio difendere i cittadini che una legge ingiusta. Dobbiamo accogliere, ma lo deve fare anche il resto dell’Europa. Dobbiamo difendere le posizioni dei cittadini». Presente alla serata anche il responsabile degli enti locali, Enrico Maria Contardo (NcS). Fusco ha salutato i consiglieri comunali di “Noi con Salvini” che iniziano ad affacciarsi anche nei paesi  della provincia di Viterbo, come « Carlo Pellegrini a Bassano Romano. C’è stato poi il grande impegno a Montalto di Roberta Roberti», ricorda Fusco.

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

 

 

(In foto da sinistra: Umberto Fusco, Francesco Zicchieri)

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.