Home Attualità Prima serata delle cene in piazza con i facchini. La solidarietà contro la paura.
Prima serata delle cene in piazza con i facchini. La solidarietà contro la paura.

Prima serata delle cene in piazza con i facchini. La solidarietà contro la paura.

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Si mette in moto la macchina della solidarietà, che viaggia, ogni anno, sullo stesso binario di quella di santa Rosa, la grande spirale luminosa che porta con sé un messaggio di pace e amore. All’ombra della maestosa cattedrale di piazza San Lorenzo, il Sodalizio dei facchini ha ufficialmente inaugurato, ieri 22 agosto 2017, la prima serata delle cene in piazza, insieme ad Avis Viterbo e al gruppo di Lux Rosae, rappresentate sul palco rispettivamente da Luigi Ottavio Mechelli, e Rodolfo Valentino, accanto al presidente del Sodalizio, Massimo Mecarini, e al capofacchino, Sandro Rossi. Non è una novità che il trasporto di santa Rosa si accompagni sempre ed inscindibilmente a una gara di solidarietà. Del resto i facchini sotto la macchina dimostrano proprio questo: uniti l’uno all’altro, formano una catena di fratellanza, all’interno della quale non è più possibile distinguere il più forte dal più debole. Da lì sotto, ogni anno, lanciano il messaggio che uniti si può affrontare ogni sfida. Quella dell’amore, ma anche quella della paura. Che quest’anno, purtroppo, rischia di diventare l’ospite indesiderata della manifestazione. L’installazione di due blocchi in plastica da riempire con acqua all’inizio di piazza della Morte, per impedire l’incursione di veicoli con “brutte intenzioni”, sono un segno dei tempi che stiamo vivendo, dilaniati dalla violenza e dalle stragi. Anche aspettando in fila per le cene, nell’aria si avverte l’eco degli avvenimenti di questi giorni: dopo lunghi minuti di attesa per dare il tempo alle forze dell’ordine di effettuare la bonifica della piazza, all’ingresso  degli stand gli uomini in divisa controllano uno per uno le persone in coda prima di farle entrare. Qualcuno ha preferito restare a casa. Ma la tradizione non si ferma. Non ha paura. Da lassù, in cima alla sua macchina, la Santa in più di sette secoli in cui ha continuato a dominare le vie della sua città, ne ha visti di tempi difficili. Di anni bui. E, sempre, ogni volta, ha visto il suo popolo raccogliersi e ritrovarsi ai suoi piedi, al suo passaggio, in nome di quell’identità cittadina, di quella fratellanza, di quel comune sentire, che è la forza di ogni popolo ed è sempre stata la migliore risposta dei viterbesi a ogni minaccia. Santa Rosa va avanti, attraversa gli eventi della storia, raccoglie lo spirito dei tempi, e li porta con sé nel futuro. E il suo popolo, in guerra e in pace, ha sempre camminato con Lei. La tradizione continua, quindi, cresce e si arricchisce ogni anno di pagine e pagine di belle idee, di buon cuore, di nuovi rituali. Ieri, alla prima cena dei facchini in piazza, una bellissima zaffera medioevale uscita fuori direttamente dalla straordinaria storia della brocca risanata di santa Rosa, uno dei suoi miracoli più conosciuti, ha fatto il suo giro tra le persone sedute a tavola per raccogliere offerte nell’ambito dell’iniziativa “Centesimiamo”. Sui tavoli in legno sono sfilati i gustosi piatti della pro loco di Monte Romano:  trippa al sugo, coda alla vaccinara. Stasera sarà la volta della pro loco di  Castiglione in Teverina che proporrà fagioli con le cotiche e bocconcini di manzo al tartufo, mentre giovedì 24 agosto, l’associazione Cavatello di Vitorchiano porterà in menu i  cavatelli e lo spezzatino di cinghiale. Nella stessa serata la Cna Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Associazione di Viterbo e Civitavecchia, presenterà una torta monumentale di 250 chilogrammi, di forma ottagonale, alta circa 3,5 metri e con una base quadrata di 2,5 metri. Serata conclusiva quella di venerdì 25 agosto, con un menu a base di pesce proposto dall’associazione  “Grossi” di Capodimonte che cucinerà filetto di coregone marinato, orecchiette al coregone, coregone alla griglia. Presenti alla serata di ieri il questore di Viterbo, Lorenzo Suraci, il presidente del consiglio comunale, Marco Ciorba, il consigliere comunale Paolo Moriconi e la consigliera Maria Rita de Alexandris, impegnata come ogni anno ad aiutare i facchini tra i tavoli.

 

 

 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.