Home Politica Rivoluzione in giunta: Sberna a FdI e Lotti assessore? Terzo assessore a Fratelli d’Italia?
Rivoluzione in giunta: Sberna a FdI e Lotti assessore? Terzo assessore a Fratelli d’Italia?

Rivoluzione in giunta: Sberna a FdI e Lotti assessore? Terzo assessore a Fratelli d’Italia?

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Viterbo – È iniziato tutto sotto silenzio, bocche cucite, telefoni spenti. Ma era nell’aria da tempo, e lo scossone potrebbe essere talmente forte che è impossibile tenere sotterranee le correnti che si agitano. Complice anche un quadro nazionale che va delineandosi in modo molto marcato: l’inarrestabile consenso della Lega oramai, indiscutibilmente, primo partito italiano, come dicono le urne, la crescita altrettanto rilevante di Fratelli d’Italia, trainata da Giorgia Meloni, il declino, prevedibile e fisiologico, dopo decenni di onorata leadership nel centrodestra, di Forza Italia. Impossibile che un quadro così marcato e in accelerazione non si ripercuotesse sul comune di Viterbo. Ed eccolo, lo scacchiere in movimento del prossimo rimpasto a Palazzo dei Priori, verso l’allineamento anche con il quadro nazionale. Dorme sonni tranquilli la Lega: nove consiglieri comunali e l’ombrello di un consenso nazionale lanciato verso il 40%. Le fibrillazioni si registrano tutte tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. La prima che cresce, la seconda che cala. Fondazione potrebbe entrare in gioco nel caso in cui gli incastri tra i due partiti richiedessero un tassello in più da manovrare per completare il quadro complessivo. Tutto parte da quello che nei corridoi di Palazzo chiamano “regolamento di conti” dentro Forza Italia. Da un lato i consiglieri comunali. Giulio Marini, Paolo Muroni, Matteo Achilli, Isabella Lotti. Dall’altro i due assessori: Antonella Sberna, Elpidio Micci. Tutti insieme, sempre più stretti, dentro un partito che si sta restringendo, precipitando nei consensi elettorali. Tendenza oramai consolidata. Da qui la ricerca, legittima, di sponde più sicure da parte di alcuni gruppi azzurri. Da molto si scrive del probabile passaggio di Antonella Sberna e Matteo Achilli a Fratelli d’Italia. “Attraversamento” dall’area moderata a quella sovranista del centrodestra, mai portato a compimento. Finora. Ma con l’accelerazione verso il basso della perdita di consensi degli azzurri, il grande passo potrebbe essere dietro l’angolo. La “poltrona” ai Servizi Sociali di Antonella Sberna traballerebbe in modo vistoso dentro Forza Italia. Ad occuparla, secondo indiscrezioni di queste ore, potrebbe essere Isabella Lotti, compagna del coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandro Romoli. A questo punto il duo Lotti-Micci, candidati insieme nella campagna elettorale del comune di Viterbo, avrebbe due assessorati. È ragionevole presumere che l’altro duo di consiglieri comunali Marini-Muroni, accettata la sostituzione di Lotti a Sberna, potrebbe pretendere un proprio rappresentante in giunta, chiedendo l’unica posizione rimasta: l’assessorato di Elpidio Micci. Al suo posto lo stesso Muroni? L’operazione potrebbe già essere in corso. A questo punto il riflettore si sposta sulla decisione che prenderà Sberna e Achilli. Traccheggeranno ancora o porteranno a termine quello che oramai si vocifera in tutto l’ambiente politico, e cioè il passaggio a Fratelli d’Italia? Dall’entourage meloniano trapela una posizione poco attendista. Un conto avere 6 consiglieri nelle trattative della nuova rimodulazione della giunta, altro averne cinque. Se, dunque, dovesse concretizzarsi il passaggio di Sberna e Achilli prima del rimpasto, è ragionevole attendersi la richiesta di un terzo assessore da Fratelli d’Italia. Chi lo cederà? Forza Italia  o Fondazione? Ecco che il timing con cui Sberna e Achilli potrebbero muoversi, diventa fondamentale. Se resteranno a Forza Italia, quest’ultima potrebbe avere la chance di mantenere due assessori, ma non è detto che siano Sberna e Micci. L’ipotesi Lotti è molto concreta e, automaticamente, nel gioco dei pesi delle varie aree, potrebbe portare anche al cambio di Elpidio Micci. Quadro che potrebbe verificarsi indipendentemente dalle decisioni di Achilli  e Sberna, con quest’ultima che potrebbe seriamente rischiare di restare impallinata tra due fuochi. Dalle parti di Fratelli d’Italia a rischiare sarebbe Laura Allegrini. C’è chi ipotizza che Sberna potrebbe subentrare al suo posto, nel caso in cui a Fratelli d’Italia restassero due assessori. Nel caso in cui le posizioni fossero tre, con l’arrivo di Matteo Achilli a portare il gruppo a sei consiglieri, al posto di Allegrini andrebbe un esterno. Ma l’ex senatrice, così come Elpidio Micci, nelle elezioni comunali hanno dimostrato di essere  un serbatoio di voti. Sollevarli a cuor leggero, è una cosa complicata anche per vecchi lupi della politica. Forse per questo il rimpasto è iniziato prendendolo molto alla larga? Partendo dalle relazioni chieste agli assessori sull’operato svolto? Un alibi perfetto per colpire chiunque. Pure i più votati, se non riuscissero a dimostrare di avere reso sul campo dell’amministrazione.  In tutto questo quadro che ribolle sotto una calma apparente, Fondazione potrebbe entrare dalla porta secondaria. Nella spartizione delle posizioni, infatti, qualora le carte del mazzo fossero finite, è ragionevole presumere che si possa andare a pescare uno dei due assessorati di Fondazione. Ipotesi che soddisferebbe diversi consiglieri comunali che da tempo starebbero mugugnando sull’eccessivo peso politico assegnato al gruppo di Santucci: due assessori per due consiglieri comunali. Se questo è il puzzle dei volti e dei posti in giunta, resta anche aperta la partita delle deleghe. Indipendentemente, infatti, da chi entrerà o uscirà dalla giunta, da chi avrà più o meno posizioni, pare molto probabile una redistribuzione delle deleghe tra tutti i partiti.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.