Home Attualità Rsa: il Consiglio di Stato boccia il Comune di Viterbo, le reazioni dell’opposizione. Mozione di sfiducia per Michelini

Rsa: il Consiglio di Stato boccia il Comune di Viterbo, le reazioni dell’opposizione. Mozione di sfiducia per Michelini

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Sul bilancio comunale potrebbe cadere  un macigno  molto pesante. Una bella gatta da pelare per la coalizione di Michelini, a causa della  delibera numero 142 del 2015  che prevede una riduzione del contributo comunale sulle Rsa.\r\n\r\nIl siluro che ha colpito Palazzo dei Priori è partito dal Consiglio di Stato e si chiama dispositivo 43/2016 che accoglie il ricorso dell’associazione Aforsat (associazione familiari ospiti delle residente sanitarie assistenziali della Tuscia) giudicando illegittima la delibera adottata.\r\n\r\nIl Comune aveva tentato di rivedere criteri e modalità, al fine di restringere il proprio impegno finanziario sulle Rsa, ma la sentenza ha stabilito che invece deve attenersi ai criteri e alle modalità di calcolo Isee stabilite dal Dpcm 159/2013.\r\n\r\nOra il Comune potrebbe dover pagare alle famiglie di ricoverati in Rsa una bella cifra. Una grana amministrativa e una pessima figura politica, secondo l’opposizione, poiché l’organo che deve impartire la rotta alla macchina amministrativa si vede bocciare un atto di indirizzo, la delibera di giunta appunto, che potrebbe infliggere alle casse pubbliche una brutta botta.\r\n\r\nEd ecco la proposta della consigliera comunale, Antonella Sberna: “Pronta mozione di sfiducia per il sindaco Michelini”.\r\n\r\nPer capire le ripercussioni della decisione del Consiglio di Stato su Palazzo dei Priori, bisognerà comunque aspettare la quantificazione esatta della cifra da sborsare per il 2015. Entro certi limiti, infatti, il Comune potrebbe cavarsela con l’assestamento di bilancio. Se fosse maggiore, però, per il bilancio comunale potrebbe mettersi veramente male.\r\n\r\n“Solo a pensare agli effetti della pronuncia del Consiglio di Stato sulla delibera 142/2015 cosiddetta “svuota RSA” tremano le vene ai polsi – continua Sberna –  Il tempo è ormai scaduto per il Sindaco Michelini e per gli assessori Ciambella e Troncarelli che da quasi due anni si celano dietro l’atroce delibera a danno non solo degli anziani, ma a scapito reale e concreto di tutta la collettività. Altro che assestamento di bilancio e regolamento con le fasce annunciati come sterili palliativi.È mancata la consapevolezza,  la lungimiranza, la conoscenza amministrativa,  la programmazione.\r\n\r\nE adesso a farne le spese è tutta la città è il suo già precario e scarno bilancio.\r\n\r\nA questo punto, ritengo ci siano tutti gli estremi per la presentazione in Consiglio di una dura mozione di sfiducia al sindaco Michelini affinché una volta per tutte la maggioranza si assuma le proprie responsabilità politiche”.\r\n\r\nSull’argomento batte i pugni sul tavolo anche il gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Gianluca Grancini e Luigi Buzzi: “La notizia della sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al ricorso promosso dall’associazione Aforsat, può farci solo che piacere – dicono -.  Gli utenti delle RSA, e le motivazioni da sempre rivendicate dall’associazione, sono state finalmente ascoltate, dimostrando come la posizione dell’amministrazione è stata sempre sbagliata o, quantomeno, ha sottovalutato il problema. Del resto si sa: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In consiglio abbiamo cercato in tutti i modi di supportare le istanze dei rappresentanti di Aforsat, ma la maggioranza, il sindaco e la giunta sono andati avanti incuranti di tutto questo, approvando una delibera che ora porterà un grosso esborso per le casse comunali, sicuramente non previsto nel bilancio. Gli utenti possono ora tirare un sospiro di sollievo, la presidente Calcagnini ha dimostrato tenacia e caparbietà nel difendere i diritti dei propri associati, FDI-An le riconosce i meriti e spera che questa vicenda si concluda definitivamente al più presto in modo del tutto positivo”.\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.