Home Politica Scintille in consiglio, Santucci: “Chi strappa finisce strappato”. Perlorca (Lega): “Le minacce non sono gradite”

Scintille in consiglio, Santucci: “Chi strappa finisce strappato”. Perlorca (Lega): “Le minacce non sono gradite”

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Viterbo“Chi strappa finisce strappato”: lo dice Gianmaria Santucci (Fondazione) all’indirizzo dei leghisti che propongono il nome di Stefano Caporossi alla presidenza della quarta commissione scatenando le ire di Fratelli d’Italia, che avevano chiesto di rinviare la votazione e che hanno contro battuto proponendo il nome di Andrea Micci. La spunterà Caporossi con il voto di Lega, Forza Italia e Pd. Ma prima di arrivare alla scelta del presidente della quarta commissione, tra i banchi della maggioranza si segna il perimetro tra “alleati” con parole nemmeno tanto velate. Parte per primo Gianmaria Santucci(Fondazione per la Tuscia): “Non sapete a che gioco state giocando, siete troppo inesperti per giocare a questo gioco chiedo cinque minuti di sospensione in cui la maggioranza si riunisce”. Ma qualcuno, nelle file della Lega, ha già le idee chiare. È Ombretta Perlorca che si alza e prende la parola: “Le minacce non sono gradite anche nel rispetto del consiglio. Non so come siete abituati voi, o come lo eravate, però qui qualcosa dovrà cambiare, non sarà più come prima.  Rispetto per rispetto.”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.