Home Attualità Affidare ogni aspetto del Trasporto al Sodalizio: Udt propone, Mecarini ci sta, il sindaco no
Affidare ogni aspetto del Trasporto al Sodalizio: Udt propone, Mecarini ci sta, il sindaco no

Affidare ogni aspetto del Trasporto al Sodalizio: Udt propone, Mecarini ci sta, il sindaco no

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Con una nota stampa Unione della Tuscia riapre una questione su cui si dibatte da tempo: l’organizzazione del Trasporto della macchina di santa Rosa. Un evento complesso, che impegna su diversi fronti, quello tecnico della costruzione e del trasporto della macchina, l’assegnazione delle tribune, quello promozionale, quello legato alle tante iniziative che arricchiscono la festa e ogni anno sono sempre più numerose. Un impegno a trecentosessanta gradi e per trecentosessantacinque giorni all’anno. O così dovrebbe essere. Non si può pensare, infatti, che l’organizzazione di un evento tanto imponente come la festa di santa Rosa possa concentrarsi nel mese prima, o poco più, del fatidico tre settembre. Sulla base di queste considerazioni, più volte si è parlato dell’opportunità di affidarla o a un ente esterno al Comune di Viterbo, che se ne occupi in modo pieno ed esclusivo.\r\n\r\nEd ecco la proposta dell’Unione della Tuscia: “cedere al Sodalizio ogni aspetto relativo al Trasporto della Macchina di Santa Rosa”.\r\n\r\nIn realtà l’idea non è nuova: passare  il testimone al gruppo dei facchini, che sono non solo il motore indispensabile della macchina, ma anche i maggiori promotori delle diverse iniziative collegate, è da sempre, e da più parti, apparsa come la soluzione più naturale.\r\n\r\nIn proposito Unione della Tuscia rilancia l’idea, anche questa già dibattuta da tempo, della costituzione di una fondazione dove “l’azionista di maggioranza”, dicono, sia proprio il Sodalizio. La prospettiva di occuparsi di ogni aspetto inerente il Trasporto incontra la disponibilità del presidente Massimo Mecarini. “Quello che facciamo ogni anno per la nostra Santa lo facciamo con grande cuore e passione”, dice in riferimento non solo al Trasporto vero e proprio, ma anche alle altre iniziative, tutte ispirate dal desiderio di promuovere la festa con il messaggio che incarna di fede e carità, intorno al quale ricercare la partecipazione della cittadinanza. Per quanto riguarda l’idea della Fondazione, proposta da Unione della Tuscia, Mecarini si dimostra favorevole, purché “il Sodalizio continui ad avere un ruolo centrale” è il suo unico commento.\r\n\r\nE diversamente non potrebbe essere. Non solo perché finora il Sodalizio è stato un attore attivo nella promozione e nell’organizzazione di molti aspetti della festa, ma anche perché, alla luce della recente normativa, il Comune non potrebbe istituire una fondazione. Il D.L. n. 95/2012 convertito in legge n. 135/2012 stabilisce: “E’ fatto divieto agli enti locali di istituire enti, agenzie e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica, che esercitino una o più funzioni fondamentali e funzioni amministrative loro conferite ai sensi dell’articolo 118, della Costituzione”. \r\n\r\nLa Corte ha spiegato in alcune sue sentenze che la norma si inserisce in un quadro dispositivo chiaramente finalizzato alla reinternalizzazione dei servizi, per cui nel divieto rientrerebbero necessariamente anche le fondazioni, mentre nelle funzioni fondamentali e amministrative sarebbero ricomprese anche quelle culturali e ricreative.\r\n\r\nAlla nota di Unione della Tuscia risponde anche il sindaco Leonardo Michelini: “Il Trasporto di santa Rosa mi pare che funzioni bene così com’è – dice – l’appalto è costruzione e trasporto. Per affidare il trasporto a qualcun altro, bisognerebbe cambiare l’appalto. Ma a mio avviso più si scindono le responsabilità e peggio è. Anche le tribune rispettano delle norme di legge di collaudo di certificazione, i servizi e le concessioni fatte da un ente pubblico devono rispondere alla normativa prevista. Per l’appalto della macchina  abbiamo fatto un concorso di idee per selezionare il soggetto vincitore e poi abbiamo proceduto a un appalto pubblico, ma anche il primo era un concorso pubblico”. Sulla fondazione Michelini taglia corto: “io mi interesso a realizzare un’opera e trasportarla. Poi che ruolo dovrebbe avere la fondazione? Per me le cose funzionano bene così. Sulla promozione è un altro discorso, ma sul resto non si scherza”.\r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.