Home Politica Allo scambio di auguri di FdI, Galati: «Protocollo migranti una tegola tra capo e collo». Allegrini: «Qualcuno predica bene e razzola male».
Allo scambio di auguri di FdI, Galati: «Protocollo migranti una tegola tra capo e collo». Allegrini: «Qualcuno predica bene e razzola male».

Allo scambio di auguri di FdI, Galati: «Protocollo migranti una tegola tra capo e collo». Allegrini: «Qualcuno predica bene e razzola male».

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Viterbo – «Non c’è nessuna situazione strana. Solo normale dialettica tra persone che si conoscono da 25 anni e che hanno a cuore la gestione della città. Sono situazione che capitano, ma si risolvono con un  abbraccio e un bacetto. Abbiamo chiesto al sindaco Giovanni Arena di non farci apprendere le cose dai  giornali, ma di informarci prima su quello che decide di fare. Lui ha capito e ha accolto la nostra richiesta». A parlare è il capogruppo in consiglio comunale, Paolo Bianchini, durante lo scambio degli auguri natalizi in un noto locale del centro storico, all’indomani della maretta a Palazzo dei Priori con la seduta di consiglio comunale andata a vuoto per l’impossibilità di raggiungere il numero legale. Agli assenti si sono aggiunti i quattro consiglieri comunali di Fratelli d’Italia che, pur essendo presenti, hanno deciso di non sedersi tra i banchi e restare fuori la sala del consiglio. Questo, quindi, non si è svolto per niente. Motivo pare sia stata l’assegnazione delle deleghe ad alcuni consiglieri comunali leghisti e di Forza Italia da parte del sindaco senza prima parlarne in maggioranza, parte della quale, i meloniani appunto, avrebbero appreso delle deleghe dai giornali. Accanto a Bianchini c’è il deputato Mauro Rotelli. Viene ricordato il suo impegno per il completamento della trasversale Orte Civitavecchia. Ma è chiaro che tutta la curiosità dei presenti, a parte gli auguri, è concentrata sulle sorti di Palazzo dei Priori. «Un anno fa eravamo all’opposizione – dice l’altro consigliere comunale Luigi Buzzi – oggi siamo maggioranza. Dialettica a parte, noi abbiamo tanta voglia di costruire. Lo stiamo dimostrando con i  nostri assessori. Forse sono proprio loro la marcia in più di questa amministrazione. Uniti si arriva ai successi, e noi siamo arrivati al governo della città. Ci saremo anche nei prossimi anni».  Concetto ribadito dal consigliere comunale Gianluca Grancini: «Abbiamo già fatto molto in questi sei mesi, ma sono solo i primi passi». Considerazione che conferma la volontà di restare a Palazzo dei Priori e non andare a casa. Brutta notizia per chi accarezzava l’immagine del centrodestra già con le valigie in mano. «Ci siamo spesi tantissimo – ha aggiunto l’assessore Marco de Carolis -. Siamo sempre sul pezzo, 24 ore su 24, anche grazie ai consiglieri comunali e a tutta l’amministrazione. La città è piena di gente e di iniziative. Viterbo è tutta presa assalto dai turisti». De Carolis approfitta per dare appuntamento a tutti per il Capodanno in piazza della Rocca, organizzato dal comune di Viterbo,  e il concerto del primo dell’anno al Teatro dell’Unione. «Abbiamo trovato una città devastata – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Laura Allegrini –. Noi abbiamo una visione chiarissima della città: centro storico, infrastrutture adeguate, sviluppo economico, valorizzazione della sua identità, quindi dei prodotto agricoli, rompere l’isolamento.  In questi giorni c’è stata polemica sui giornali – ha proseguito -. Se fossimo tutti dello stesso partito la penseremmo allo stesso modo. Ma siamo una coalizione, ci sono sfumature che, però, arricchiscono l’insieme. Abbiamo già fatto parecchio, e abbiamo già molte idee per la primavera. Abbiamo messo a regime progetti e finanziamenti che altri si vantano di avere avuto, ma che noi abbiamo sfruttato. Ci sono  27 cantieri aperti. Un’accelerazione c’è stata, ed entro i prossimi sei mesi la città inizierà a cambiare volto. Politicamente – ha detto – siamo coerenti. Lo siamo sul sistema immigrazione, sul  Global compact. Quello che diciamo al parlamento nazionale, lo applichiamo tanto al sud, quanto al nord e al centro.  Predichiamo bene e razzoliamo nello stesso modo. Forse non tutti fanno così». Il riferimento, nemmeno tanto implicito, è alla firma da parte del sindaco del protocollo con la cooperativa Tre Fontane per l’impiego lavorativo dei migranti in forma di volontariato. Il pensiero lo esplicita senza mezze misure, spazzando via ogni   margine di dubbio, il consigliere comunale, Vittorio Galati: «Riuscire a fare peggio dell’amministrazione Michelini ce ne vuole. Le polemiche di questi  giorni derivano più dal non parlarsi, non comunicare i propri progetti. Quel protocollo siglato per mettere a lavoro i richiedenti asilo non è conforme alla nostra politica. Per noi è stata una tegola tra capo e collo, nessuno ci ha detto niente. Un’operazione fatta male. Ma quel che è peggio – ha concluso Galati – è stato non avere coinvolto i partiti di maggioranza, né noi, né parte della Lega, né  Forza Italia. Un’operazione tutta sbagliata, stiamo cercando di far tornare sulla strada maestra chi ha fatto questa cosa». Allo scambio di auguri anche Peruzzi, Giampieri nuovo portavoce provinciale, Liberati vice sindaco di Tuscania.

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.