Home Attualità Bagnoregio: mostra di ceramica per rafforzare candidatura Unesco.
Bagnoregio: mostra di ceramica per rafforzare candidatura Unesco.

Bagnoregio: mostra di ceramica per rafforzare candidatura Unesco.

0
0

Viterbo, 1 luglio 2022 – Ceramica, Bagnoregio riscopre la “centralità durata due secoli, iniziata nel ‘500 con l’arrivo dei maestri di Deruta”. Bagnoregio era “un punto di riferimento per l’Italia Centrale.  E ,oggi, a Palazzo Alemanni prende vita “una mostra ideata per riscoprire le radici del territorio e dare forza al percorso di candidatura Unesco“.

La Maiolica di Bagnoregio. Forme e colori della devozione‘ è il titolo scelto “da Comune di Bagnoregio e Casa Civita per inaugurare lo spazio espositivo di Palazzo Alemanni”.

Una nota del Comune fornisce dettagli più precisi: «Più di settanta opere in esposizione nelle tre sale, riunite per la prima volta insieme con l’obiettivo di rappresentare un capitolo importante della storia del territorio. Il lavoro di studio e ricerca, così come la cura della mostra, sono state affidate all’archeologo Luca Pesante. La mostra, la cui inaugurazione è in programma per sabato 9 luglio alle ore 18, con la visita guidata dal curatore con punto di partenza dalla cattedrale di San Donato a Civita, è in programma fino al 31 dicembre”.

Nel corso dei secoli XVI e XVII Bagnoregio è uno dei centri di lavoro della ceramica più attivi dell’Italia centro-settentrionale. Una grande varietà di documenti d’archivio e molte ceramiche superstiti nei principali musei del mondo e in collezioni private, frequentemente attribuite ad altri centri produttivi, quali Deruta, compongono un quadro definitivo e coerente sui protagonisti, gli spazi di lavoro, i tipi di oggetti realizzati e la loro diffusione. Tuttavia mai finora tale tema è stato affrontato in modo unitario e complessivo, e mai una monografia o una mostra sono state a esso dedicate”, spiega ancora il Comune.  “Il territorio di Bagnoregio ha avuto una centralità nella produzione ceramica sul mercato del Centro Italia per bene due secoli – dice il sindaco di Bagnoregio Luca Profili.  –  Di questa “grandezza” si è persa la memoria, anche se ne sono rimaste le tracce. Il lavoro attento dell’archeologo Luca Pesante ha permesso di ricucire la trama di una storia unica. Abbiamo dato il massimo sostegno al progetto di questa mostra perché ci permette di restituire alla comunità bagnorese un pezzo importante di una storia di cui abbiamo vere ragioni di sentirci orgogliosi”.

“La mostra curata da Luca Pesante – dichiara l’amministratore unico di Casa Civita Francesco Bigiotti – è un’azione che tutti noi abbiamo abbracciato dalla sua prima formulazione e alla quale abbiamo lavorato con passione, in sinergia con il curatore, per vederla venire alla luce. Dieci anni fa in pochi sarebbero stati pronti a credere nel successo turistico che siamo riusciti a determinare con costanza, visione e impegno. Arrivare a produrre una mostra come questa significa fare un ulteriore e importante passo in avanti nel costante lavoro di promozione in cui ci troviamo immersi ogni giorno”.

“L’occasione di realizzare una grande mostra sulla ceramica di Bagnoregio permette di dare valore a una delle forme d’arte che caratterizzano il Viterbese e di diffondere la conoscenza di opere oggi conservate sia in Italia che all’estero, oltre a presentare una dettagliata ricerca storica sui maestri vasai attivi sul territorio per ben due secoli”. Commenta  l’archeologo Pesante.

In esposizione targhe devozionali del Seicento, con la rappresentazione della Madonna con il Bambino a rilievo e sculture/modellati a tutto tondo come il San Martino proveniente dalla chiesa di Santa Cristina a Bolsena e realizzata appunto dai maestri di Bagnoregio. Il visitatore avrà modo di vedere una serie di maioliche ex voto della cattedrale di San Donato, della Madonna delle Grazie di Civitella d’Agliano e della parrocchia di Tessennano. Verrà dedicata una parte alla storia del vasaio Gabriello Gabrielli e alle ceramiche del santuario domenicano della Madonna della Quercia, con la riproduzione dell’affresco che ritrae il vasaio nel chiostro del santuario.

Le ceramiche devozionali hanno la funzione di simboli religiosi impiegati prevalentemente in ambito domestico, ma a volte anche in luoghi comuni urbani o rurali, ed esprimono, non sempre simultaneamente, culti locali, devozioni private e superstizioni in relazione con la complessità dello spirito religioso di un dato gruppo sociale. Può accadere anche che alcuni oggetti, inclusi gli ex voto, vengano utilizzati come figure devozionali, inseriti nei paramenti murari esterni delle case o più comunemente appesi all’interno di ambienti domestici, o come simboli dal valore apotropaico soprattutto se applicati sopra la porta di accesso alla casa o perfino tra le tegole di copertura dei tetti.

La mostra ‘La Maiolica di Bagnoregio. Forme e colori della devozione’ vuole essere un’azione importante di comunicazione della candidatura a Patrimonio dell’Umanità de Il Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio, puntando a mettere in evidenza un aspetto della storia del territorio che si intende andare a riscoprire e fissare nell’immaginario collettivo di cittadini e visitatori.

La mostra sarà aperta seguendo i seguenti orari. Ora Solare: dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 16,30 e dal venerdì alla domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 17,00. Ora Legale: dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 17,30 e dal venerdì alla domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 18,00.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.