Home Politica Cataldi e Pontuale di FDI: “Contrari a trivellare i Monti Cimini per la ricerca di gas geotermici”

Cataldi e Pontuale di FDI: “Contrari a trivellare i Monti Cimini per la ricerca di gas geotermici”

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Contrari alla realizzazione di due pozzi per la ricerca di gas geotermici nel territorio dei Monti Cimini“: il consigliere provinciale Alberto Cataldi e il consigliere comunale  di Caprarola, Alessandro Pontuale, assumono una posizione chiara in merito. “Come Fratelli d’Italia – dicono –  appena siamo venuti a conoscenza della richiesta di autorizzazione alla trivellazione, siamo stati fin da subito contrari a questo progetto, senza se e senza ma. E poco importa se il capitale sociale della società che le eseguirà è di soli 11 mila euro. Fosse anche stato di 11 milioni di euro la nostra posizione non sarebbe cambiata di una virgola. La nostra  è una battaglia a difesa delle istanze del territorio e delle sue caratteristiche ricchezze ambientali e culturali”, spiega Cataldi che ha votato positivamente la delibera approvata all’unanimità in Consiglio provinciale che esprime parere contrario alla realizzazione di questi impianti per l’estrazione dal sottosuolo di gas geotermici.\r\n\r\n”Impianti per la trivellazione, la ricerca ed eventualmente lo sfruttamento di gas sotterranei, sono quanto di più assurdo e incompatibile ci possa essere per una realtà come la nostra”, dice invece Alessandro Pontuale. “Una realtà – prosegue – a vocazione agricola di qualità, ricca di bellezze ambientali e storico architettoniche che con grandi sforzi e sacrifici, soprattutto da parte degli operatori del settore, sta cercando di orientarsi anche al turismo e all’accoglienza. Insieme ai colleghi della minoranza abbiamo votato a favore della delibera del Consiglio comunale di Caprarola che ha espresso la sua contrarietà all’approvazione da parte della Regione Lazio del progetto. Ci chiediamo, però, perché il sindaco del Comune di Caprarola, Eugenio Stelliferi, abbia lasciato trascorrere un mese, dalla data di presentazione in Comune del progetto da parte del proponente, prima di convocare il Consiglio comunale e quindi prima di attivarsi per scongiurare questo rischio. Dimezzando così di fatto il tempo utile, da 60 a 30 giorni, per presentare le osservazioni alla Regione Lazio, sensibilizzare le popolazioni e mettere in campo tutte le azioni del caso. Comunque, fortunatamente, la Regione Lazio –  concludono Cataldi e Pontuale – ha ancora tutto il tempo per dimostrare quanto realmente tenga al nostro territorio, ed evitare quindi questo scempio, semplicemente emanando un atto deliberativo che classifichi il territorio dei Cimini come sito “non idoneo” per la realizzazione di questo tipo d’impianti. E siccome a chiederlo, oltre alla popolazione, sono 5 sindaci PD, ci auguriamo che la Regione Lazio, guidata dallo stesso partito, non voglia disattendere questa richiesta”.\r\n\r\n \r\n\r\n(In foto, da sinistra, Alessandro Pontuale e Alberto Cataldi)\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.