Home Politica Cimitero Grotte S. Stefano, Micci: «Nessun tavolo con maggioranza. Chi governa, si assuma la responsabilità»
Cimitero Grotte S. Stefano, Micci: «Nessun tavolo con maggioranza. Chi governa, si assuma la responsabilità»

Cimitero Grotte S. Stefano, Micci: «Nessun tavolo con maggioranza. Chi governa, si assuma la responsabilità»

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Dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2017 si riaprono le porte di Palazzo dei Priori con la seconda commissione convocata per l’audizione dell’assessore Maurizio Tofani in ordine all’appalto del cimitero e con l’assessore Antonio Delli Iaconi per quello del servizio di ristorazione scolastica. Sul primo punto l’opposizione ha immediatamente sollevato il problema relativo ai dodici dipendenti a tempo indeterminato della società che gestisce il cimitero di Grotte Santo Stefano, dopo la cessione del ramo d’azienda da parte del Cev, che potrebbero rischiare il posto di lavoro se il bando per la gestione dei servizi cimiteriali finirà in mano ad altra società.  Una questione che, alla luce dei meccanismi di mercato, sembra proprio non incontrare facile soluzione. Un altro punto, forse ancora più critico e delicato, è, invece, quello relativo all’ampliamento del cimitero di Grotte Santo Stefano e ai criteri con cui si procederà all’assegnazione dei nuovi posti, circa 188, a fronte delle 400 domande pervenute. Sulla questione l’assessore competente, Maurizio Tofani, ha lanciato l’idea di un tavolo concertato tra i consiglieri di maggioranza e opposizione provenienti dalla frazione viterbese. Una proposta subito rispedita al mittente dal consigliere di opposizione, Elpidio Micci, (Gruppo misto). «Io non parteciperò a questi incontri – ha detto – qualunque sia la soluzione che troverete per il cimitero di Grotte Santo Stefano, lascerà sul campo molti cittadini scontenti e arrabbiati. Voi governate, voi prendetevi la responsabilità di quello che fate».  A margine dell’incontro Micci spiega la sua posizione: «Sono oramai più di cinque anni che stiamo aspettando l’ampliamento del cimitero. Nel frattempo la gente muore e non si sa dove metterla. La questione era stata risolta con la precedente amministrazione che aveva deciso di ricorrere a un project financing, essendo impossibile accedere a proprie risorse e tanto meno a un mutuo. Nel 2012 eravamo pronti per dare il via alla procedura e partire con la gara d’appalto. Il mandato, però, si stava esaurendo e nei mesi successivi è arrivata la nuova amministrazione. La giunta Michelini inizialmente ha ripreso la strada del project financing e ha pubblicato il bando. A questo punto sono iniziati i problemi – continua Micci -. Alcuni consiglieri erano d’accordo, altri no.  Il bando è stato prorogato due volte e a quattro giorni dalla scadenza è stato ritirato. L’ampliamento del cimitero oramai aspetta da più di cinque anni. La gente muore e viene messa in sistemazioni provvisorie o in altri cimiteri in giro per il comune di Viterbo. Stamattina (ieri ndr) l’assessore ha detto che sono pronti per pubblicare il bando. Ma le perplessità sono molte. Non ci sono stati dati tempi certi sulla pubblicazione. L’ampliamento che sarà realizzato con l’accensione di un mutuo di 375 mila euro, sarà, inoltre, di molto inferiore a quello necessario, lasciando molte persone senza risposta. L’amministrazione Marini aveva scelto la strada del project financing non per caso, ma perché non c’erano risorse e nemmeno la possibilità di mutui». Ora, però, che l’ampliamento sembra più vicino, emerge un altro, terrificante, scoglio: «Chi  lasciare fuori dall’assegnazione dei 188 nuovi posti dei 400 richiedenti?». Bel dilemma. Sul quale l’opposizione non vuole farsi tirare in ballo. Da qui la posizione di Micci in commissione ieri mattina. «Sono loro ad avere creato questa situazione – sottolinea deciso –  e loro se ne assumeranno la responsabilità», dice Micci, puntualizzando un altro fattore, a suo dire, di criticità: «Realizzeranno l’ampliamento sull’unico parcheggio del cimitero. Il solo disponibile per i visitatori. Resto perplesso, inoltre, anche sulla tempistica – prosegue Micci – ritardi e lungaggini continui, lo stesso assessore Alvaro Ricci, sollecitato a dare risposte in consiglio comunale, aveva assicurato di essersi attivato per una procedura negoziata da fare a fine maggio. Siamo arrivati alla scadenza annunciata e ancora nulla. Non si sa niente di preciso. Consideriamo pure che se i lavori non partiranno nei prossimi mesi, con l’arrivo dell’inverno, l’ampliamento del cimitero potrebbe subire un altro, inevitabile, stop».

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.