Home Attualità Come restituire la vita a Prato Giardino, le proposte di Zappetta e De Rubeis (UdT). Marini:”Noi consiglieri presi in giro dalla giunta”

Come restituire la vita a Prato Giardino, le proposte di Zappetta e De Rubeis (UdT). Marini:”Noi consiglieri presi in giro dalla giunta”

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Come si restituisce la vita a Prato Giardino? Innanzitutto con la presenza dei cittadini. Ne è convinta Alessia de Rubeis, portavoce comunale di Unione della Tuscia: “Stiamo cercando di organizzarci per far sì che Prato Giardino torni ad essere di proprietà dei viterbesi. Come? Semplicemente con la presenza. Oggi i cittadini non vengono  più qui per via degli spacciatori e della delinquenza in generale che funge da deterrente alla fruizione dell’area, scoraggiando chi vorrebbe invece venire qui a godersi questo angolo verde, fare una passeggiata, guardare le paperelle nel laghetto.  Speriamo di riuscire a riportare quanti più viterbesi possibili a Prato Giardino. È un peccato che oltre all’incuria in cui è finito, non ci siano più nemmeno i cittadini”. Le due cose sono però concatenate.  I fruitori di un’area si allontanano inevitabilmente quando questa precipita nel degrado ambientale e sociale. “Se un bar è frequentato da persone di dubbia fama – fa un esempio Alessia de Rubeis – attirerà sempre persone di questo tipo. È la teoria delle finestre rotte. Riuscire a portare buoni propositi e brave persone all’interno di Prato Giardino contribuirà a ricreare un ambiente sereno, tranquillo e piacevole da frequentare, che attirerà sempre più cittadini perbene, marginalizzando chi non lo è”. Un altro suggerimento per riqualificare Prato Giardino, in particolare per quel che riguarda la sicurezza, proviene da Roberto Zappetta, istruttore di arti marziali. “Sarebbe utile far girare delle persone volontarie, con un minimo di addestramento, all’interno del parco, la popolazione viterbese capirebbe che Prato Giardino è controllato – spiega -.  Un passeggio di volontari che controllano l’area, come faceva, in sostanza la figura del custode. È ovvio che dovrebbero ricevere un minimo di addestramento per approcciarsi in modo corretto a eventuali situazioni delinquenziali che potrebbero verificarsi e mettersi immediatamente in contatto con le Forze dell’ordine.

Sono convinto che la presenza di questi volontari contribuirebbe a dare sicurezza alle persone che tornerebbero a frequentare il parco. Anche l’illuminazione e le telecamere sono utili, ma non è un deterrente efficace come la sorveglianza da parte di un gruppo di persone.

Tempo fa venni a sapere di un progetto che prevedeva l’impiego su base volontaria di associazioni di  Vigili Urbani, Carabinieri, Protezione Civile. Non si può pensare che le Forze dell’ordine possano stare tutto il giorno a entrare e ad uscire da qui, distogliendoli da altri compiti. Basterebbe la presenza di tre o cinque persone su base volontaria, non una ronda, ma qualcuno che tenga d’occhio cosa avviene a Prato Giardino e avverta subito le autorità preposte in caso di necessità”.

Punta, invece, il dito contro l’amministrazione comunale l’ex sindaco, Giulio Marini (Guarda il video) : “Prato Giardino sta spettando da troppi anni la riqualificazione. L’amministrazione non ha dato seguito al percorso indicato dal consiglio comunale che aveva deciso di stanziare somme per la riqualificazione di questa area urbana, molto importante per la vivibilità cittadina.  È stato fatto un consiglio straordinario che ha stabilito all’unanimità di stanziare 100 mila euro per la riqualificazione. È stata una delle tante prese in giro che l’amministrazione e la giunta ha voluto fare nei confronti dei consiglieri . Questi soldi non sono stati messi in bilancio, così come non sono stati effettuati i lavori all’altro parco del Bullicame. È un degrado generale che costantemente va avanti su tutta la città. Abbiamo chiesto più volte di prendere iniziative in merito, ma non c’ è peggior sordo di chi non vuole sentire”.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.