Home Politica Micci (Lega): “A Viterbo più immigrati e più reati”. Ricci (Pd): “Le due cose non sono collegate”.
Micci (Lega): “A Viterbo più immigrati e più reati”. Ricci (Pd): “Le due cose non sono collegate”.

Micci (Lega): “A Viterbo più immigrati e più reati”. Ricci (Pd): “Le due cose non sono collegate”.

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Viterbo – Punti di vista: diametralmente opposti. Posizioni: lontane anni luce. Nel consiglio straordinario richiesto dalla Lega per discutere di sicurezza, portando un proprio ordine del giorno, l’opposizione di centrosinistra, compresa l’importanza, anche mediatica, dell’argomento, ha provato a convincere la Lega a fare un ordine del giorno condiviso. Proposta caduta nel vuoto. Il Carroccio è andato avanti senza tentennamenti, approvando solo l’emendamento di Fratelli d’Italia che chiedeva di valutare l’istituzione di un manager della sicurezza. Per tutti gli altri: un muro alto chilometri. E non poteva essere altrimenti. Come si poteva immaginare un ordine del giorno sulla sicurezza firmato “congiuntamente” da Lega e Partito Democratico, le cui visioni in merito sono palesemente note, e clamorosamente separate da una distanza siderale? “Più agenti, più telecamere, una stazione mobile interforze; protocolli con associazioni d’arma per organizzare squadre che vigilino sul territorio“, la proposta a grandi linee della Lega. Dall’altra parte: “Misure sociali, cultura della legalità, e un lungo brivido lungo la schiena  all’idea che la Lega potesse introdurre le cosiddette “ronde“. Insomma come si poteva pensare che due visioni così lontane, due modi di pensare così diversi, potessero dare vita a un documento condiviso, senza chiedere all’una o all’altra parte di rinunciare a una parte del proprio dna? E, infatti, i leghisti non sono scesi a compromessi, votando l’ordine del giorno integrale, senza smussamenti di angoli troppo spigolosi per il Pd e compagnia. Un esempio su tutti: l’immigrazione, cavallo di battaglia della Lega. Uno dei tanti. Alvaro Ricci (Pd) dice:Viterbo è l’unico capoluogo d’Italia in cui i reati sono aumentati. Ma gli sbarchi in questi anni sono diminuiti. Quindi non c’è correlazione tra sicurezza e immigrazione“. Questo il suo punti di vista. Quello della Lega è diametralmente opposto. Lo esprime chiaramente il coordinatore Andrea Micci, consigliere comunale. “La provincia di Viterbo negli ultimi cinque anni è stata seconda solo a Roma per incremento di immigrati. Parallelamente si è verificato un aumento dei reati. La vostra politica delle porte aperte, a mio avviso, ha reso le nostre città molto meno sicure di prima. Viterbo nell’ultimo quinquennio è stata la seconda provincia del Lazio per maggior numero di presenze straniere. E nell’ultimo trimestre 2019 il nostro capoluogo è l’unico in Italia a registrare un incremento del numero dei reati. Coincidenza?”, chiede Micci. Secondo la Lega no. E, coincidenza, mentre in consiglio comunale si sta discutendo della tematica esce la notizia di un “nigeriano tratto in arresto, per la quarta volta perché trovato in possesso di spaccio di droga“. Andrea Micci cita l’episodio durante la seduta: “Voi, forse, parlate di fuffa – replica a Ricci -. Noi parliamo della vita reale, e ci impegniamo in cose concrete”.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.