Home Attualità Orte: Giuliani e Proietti salvano Bolt, il capriolo scampato a un’auto che rischia di morire per lo scaricabarile istituzionale

Orte: Giuliani e Proietti salvano Bolt, il capriolo scampato a un’auto che rischia di morire per lo scaricabarile istituzionale

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Lo chiamano tutti Bambi, in omaggio al tenerissimo cucciolo di cervo dalla coda bianca ideato dalla Disney, anche se in realtà lui è un giovane capriolo che proprio qualche giorno fa ha rischiato di andare incontro a un destino veramente poco fiabesco. Forse accecato dai fari delle macchine, è finito sulla strada dove è stato investito da un’auto, nel territorio del Comune di Orte, fratturandosi la zampetta anteriore destra e riportando altre ferite in diverse parti del corpo.\r\n\r\nQuattro persone che si trovavano sul posto sono intervenute, allertando i Carabinieri che hanno avvisato il sindaco del comune di Orte, Angelo Giuliani, persona conosciuta per la sua sensibilità verso ambiente e animali. Sul luogo è arrivata anche la Protezione Civile. “Ho visto una lunga fila di macchine ferme – racconta la signora Rosi Belloni che si trovava sul posto nel momento dell’incidente – Sono andata a guardare e ho visto quella povera bestiolina riversa a terra, immobile, sanguinare. Mi ha fatto molta tenerezza”.\r\n\r\nÈ l’assessore all’agricoltura Daniele Proietti a prendere in mano la situazione per conto del Comune di Orte, mantenendo un filo diretto con il sindaco che dà subito la disponibilità ad occuparsi del cucciolo ferito. “Ci siamo mossi immediatamente per assicurare le prime cure al povero animale – racconta l’assessore Proietti – rivolgendoci inizialmente a un veterinario di zona, Marco Tendina. Contemporaneamente – prosegue – ho informato dell’accaduto anche la Provincia di Viterbo tramite il consigliere provinciale Elpidio Micci”. Il capriolo, infatti, necessitava di interventi più  approfonditi soprattutto sulla zampetta fratturata. Ma quando Micci porta la questione a Palazzo Gentili, si sente rispondere picche. La Provincia non ha più questa competenza. Il povero capriolo, chiamato nel frattempo Bolt, rischia di essere abbandonato alle sue sofferenze. Sembra, infatti, che nemmeno la Regione si possa occupare di lui. Non resta che il Comune di Orte.\r\n\r\n“Di fronte alle istituzioni che si erano messe a giocare a palla con le sorti del povero capriolo – dice il sindaco Angelo Giuliani – non abbiamo esitato e ci siamo subito fatti carico della sua situazione, affidando il capriolo alla Croce Azzurra di Viterbo che è intervenuta prontamente sulla zampetta fratturata dell’animale. Adesso il capriolo sta bene, sistemato in uno stallo provvisorio gentilmente offerto dalla signora Maria Teresa  che ringrazio per la disponibilità dimostrata, dove recupererà la propria forma fisica. Se da un lato siamo felici del buon esito della vicenda, dall’altro siamo molto amareggiati. Ci siamo ritrovati completamente soli a gestire un avvenimento che se avesse incontrato l’immediata risposta della struttura competente, e quindi attrezzata per simili casi, si sarebbe risolto in maniera semplice e veloce. Invece ci siamo scontrati con una paralisi funzionale sconcertante, che ci ha creato disagio e ci ha spinto a prendere l’iniziativa.  Ci auguriamo di vedere presto il nostro piccolo amico Bolt  tornare a saltare.   Ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro contributo al riguardo”.\r\n\r\nLa richiesta di aiuto per il povero capriolo era stata portata a Palazzo Gentili dal consigliere provinciale Elpidio Micci, che al termine della seduta dedicata alla discussione e all’approvazione del bilancio, aveva preso in mano il microfono e si era rivolto al presidente Mauro Mazzola dicendo: “Presidente io non so più a che santo appellarmi”, aveva esordito Micci relativamente alla necessità di affidare urgentemente il capriolo a una struttura che potesse provvedere al suo recupero, alla cura e al reinserimento in natura. Nonostante le telefonate, le richieste, gli appelli, infatti, non si era riusciti a capire chi avesse la competenza a intervenire in questo caso. Un argomento su cui anche il Presidente della Provincia Mauro Mazzola non ha saputo dare una risposta, perché le province, investite da un processo di riforma che le sta portando all’abolizione, non hanno più questa competenza. È la solita, drammaticamente nota, “storia” tutta tristemente italiana: “È una vergogna – si sfoga Micci – che non ci sia una struttura idonea a prendersi cura di questi animali. Ieri è toccato a un povero capriolo, domani potrebbe esserci un altro animale da soccorrere. Mi sento in dovere di ringraziare l’assessore Daniele Proietti per la prontezza e l’efficacia con cui si è fatto carico del problema. Io, da parte mia, come consigliere provinciale pensavo di poter dare un contributo risolutivo a una materia che fino a poco tempo fa era di competenza della provincia. Invece con grande delusione mi sono trovato davanti un apparato pubblico totalmente incapace di dare una pur minima risposta all’emergenza che ho prospettato. Ho anche contattato i responsabili regionali a Viterbo. Ma non c’è stato nulla da fare. Non è intervenuto nessuno”.\r\n\r\nMa mentre le ore passavano e le difficoltà aumentavano, la vicenda del capriolo iniziava a tingersi dei toni tipici di ogni favola che si rispetti, come sempre avviene quando a entrare in scena è il buon cuore delle persone. Innanzitutto quello del sindaco di Orte, Angelo Giuliani, e dell’assessore Daniele Proietti che, di fronte all’inerzia delle istituzioni interpellate, ma anche all’impossibilità di individuare la competenza in capo a una di esse, hanno deciso di passare all’azione. In aiuto di Bolt si è attivata anche una rete di volontari, tra cui Leonardo de Angelis. Il capriolo dopo i primi soccorsi è stato trasferito presso la Croce Azzurra, dove è stato sottoposto a una lastra che ha escluso danni irreversibili, per poi essere immediatamente curato e ingessato. L’animale, apparentemente in buone condizioni e in via di guarigione, ora trascorrerà il periodo della sua convalescenza seguito e accudito, finché non sarà tornato in piena forma. Il lieto fine della vicenda lascia, però, un retrogusto amaro. Le istituzioni quando servono non ci sono. E chi resta a fronteggiare l’emergenza sono spesso i comuni, l’interfaccia dell’apparato burocratico più diretta e immediata con il cittadino.\r\n\r\nPare che del recupero dell’animale si sarebbe dovuta occupare la Regione. Ma questo non è avvenuto. Sembra però che si stia  lavorando per siglare una convenzione che riporti in capo alla Provincia tale funzione.\r\n\r\n \r\n\r\n(In foto da sinistra: assessore Daniele Proietti, il capriolo Bolt, il sindaco di Orte Angelo Giuliani)\r\n\r\n \r\n\r\nGalleria fotografica

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.