All’incontro tra i comitati per promuovere il fronte del “no” alla riforma costituzionale proposta da Renzi-Boschi non c’era. Un’assenza che suona sibillina alla luce delle sue ultime dichiarazioni: “se a livello provinciale riusciremo a trovare un chiarimento politico al fine di essere uniti, faremo, come sempre, la nostra parte, altrimenti la campagna referendaria per il no la faremo tranquillamente da soli”. Firmato Dario Bacocco, coordinatore provinciale di Forza Italia.\r\n\r\nQuel che invece è chiaro ai più, è che nelle amministrative del 5 giugno 2016 il centrodestra si è palesemente diviso: da una parte Fratelli d’Italia e Noi con Salvini dall’altra Forza Italia.\r\n\r\nI primi entrano in giunta a Soriano nel Cimino, Montefiascone, Vasanello, Vitorchiano, Corchiano, Fabrica di Roma, Orte.\r\n\r\nForza Italia incassa, invece, la bruciante sconfitta di Vetralla, dove Bacocco è stato assessore nella legislatura conclusa, riportando la sonora bocciatura del sindaco uscente, Sandrino Aquilani, area forzista.\r\n\r\nAlla luce di ciò che sta avvenendo in altre parti d’Italia, sembrerebbe quasi esserci la linea, anche localmente, di formare un asse tra Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, lasciando fuori Forza Italia, la quale, negli ultimi anni, non sembra proprio aver brillato con chiarezza di contenuti e orientamenti.\r\n\r\nIn proposito dell’esistenza di una strategia chiara, tesa a escludere gli azzurri di Berlusconi, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Peruzzi Talucci, smentisce categoricamente: “tutte le liste sono state formate in base ad accordi stretti a livello comunale”, dice, “non c’è stata assolutamente nessuna intenzione di escludere o indebolire Forza Italia. Hanno semplicemente prevalso delle logiche interne ai comuni. Questo è ciò che è avvenuto a livello provinciale. Semplicemente non siamo riusciti a convergere sugli stessi candidati con Forza Italia. Se, invece, tutte queste parole di Bacocco sono spese per quanto avvenuto a Vetralla, allora il provinciale non c’entra nulla”.\r\n\r\nFratelli d’Italia si dicono, comunque, disponibili, a ricompattare il centrodestra, includendo tutti i mille pezzi e pezzettini in cui si è esploso il “pianeta” Pdl.\r\n\r\nÈ chiaro che mentre i partiti facenti capo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno una caratterizzazione ideologica ben definita, Forza Italia, fino a diversi anni fa punto di riferimento del popolo moderato di centrodestra, sembra attualmente incapace di decidere che pesci prendere, muovendosi tra alleanze con il centro moderato di sinistra e gli ex alleati storici, facendo, nel primo caso, prove tecniche di un partito della nazione. Progetto che sembrava quasi a un passo dal compiersi qualche tempo fa, ma oggi tutto da rivedere alla luce dell’ascesa indiscutibile del Movimento Cinque Stelle che sta raccogliendo l’elettorato moderato di destra e di sinistra, collocandosi proprio lì, dove si sarebbe dovuto posizionare il partito della nazione, esattamente al “centro”.\r\n\r\n \r\n
Tiziana Mancinelli
\r\n \r\n\r\n(In foto da sinistra: Giuseppe Peruzzi e Paolo Manzi assessore a Montefiascone)
