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“Porte chiuse agli alfaniani”: Sabatini nel mirino del coordinatore provinciale Bacocco?

“Porte chiuse agli alfaniani”: Sabatini nel mirino del coordinatore provinciale Bacocco?

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Nessuno degli ex di Ap rientrerà in Forza Italia”: l’estrema sentenza ribalza dalla testata “Il Giornale” ed è destinata a fare molto clamore perché ad emetterla è Silvio Berlusconi in persona. Chi ha lasciato la casacca di Forza Italia, difficilmente potrà di nuovo indossarla, soprattutto se a suo tempo ha seguito Angelino Alfano. Questo è quanto si deduce dalle dichiarazioni che stanno emergendo dai massimi vertici azzurri. Il “popolo fedele non lo capirebbe”, riporta sempre Il Giornale.

A Forza Italia, quindi, porte chiuse per Alfano. Non rientrerà, pare, nemmeno il ministro dimissionario Costa, al quale, però, sarà probabilmente affidato il compito di ricostruire un contenitore delle forze moderate e cattoliche di centro che si riconoscono nel Ppe e che dovranno dialogare con Forza Italia.

La linea di Berlusconi, quindi, sarebbe quella di “non far rientrare nessuno” come riporta ancora Il Giornale, riprendendo le dichiarazioni del coordinatore nazionale Niccolò Ghedini.

Alla luce del quadro generale si comprende pienamente l’uscita del coordinatore provinciale di Forza Italia di Viterbo, Dario Bacocco che ha lanciato il monito a non «cercare scorciatoie di comodo per ottenere candidature che dovranno passare dai vertici provinciale e regionale del partito». Ma a chi si riferiva Bacocco? Chi potrebbe pensare di avvicinarsi a Forza Italia per avere una candidatura? Il coordinatore provinciale non ha fatto nomi, ma ha fornito un identikit piuttosto preciso: «il gruppo di Alfano».

Nello scenario politico locale, tra le figure maggiormente di spicco che abbandonarono il Pdl per seguire l’allora  Ministro dell’Interno, c’è Daniele Sabatini. Attuale consigliere regionale, eletto con il Pdl, è stato in seguito capogruppo in regione per il Nuovo Centrodestra, per poi abbandonarlo per Cuori Italiani. Difficile, ora, pensare che voglia dire addio alla politica alla scadenza del suo mandato elettorale, ma altamente probabile che cercherà una candidatura  tra Parlamento, Regione, Comune come candidato sindaco. Con quale casacca lo farà? Bacocco, pur non facendo nomi, ha detto che per gli Alfaniani, o ex, difficilmente potrà essere  quella di Forza Italia, alzando le barriere nei confronti di chi, in queste ore, starebbe premendo per “tornare a casa”: quella di Berlusconi.

Nella compagine azzurra, inoltre, i giochi sarebbero già fatti. Pare che, se la spunterà il modello tedesco nella legge elettorale, Francesco Battistoni potrebbe essere il capolista bloccato nel collegio di Viterbo, mentre per il collegio del mare fino a Civitavecchia ricorrerebbe il nome di Sergio Caci, sindaco di Montalto di Castro. Per  Dario Bacocco ci sarebbe la candidatura in Regione Lazio, mentre Giovanni Arena sarebbe finalmente libero di inseguire il suo sogno, concorrendo per la carica di sindaco di Viterbo.

Fuori dalla partita Giulio Marini. Nonostante l’attaccamento alla bandiera, per l’ex sindaco, con la spaccatura interna aperta ormai da anni, e Francesco Battistoni vice coordinatore regionale, le possibilità di ottenere uno spazio sembrerebbero ridotte al lumicino. Sarebbe, invece, pari a zero per alfaniani ed ex, la possibilità di inserirsi nella partita della Tuscia, soprattutto se, come Sabatini, hanno pure fatto un asse con Giulio Marini, sposando la corrente contrapposta a quella di Battistoni.

Se, però, la via verso il Parlamento o la Regione può restare  chiusa per chi non ha un partito con un certo consenso alle spalle su cui contare, diversamente è quella che conduce al Comune di Viterbo. Le recenti amministrative hanno infatti dimostrato come il civismo, in queste consultazioni, si riveli sempre più spesso una carta vincente. Alla luce di ciò, si potrebbe pensare di intravedere nell’associazione “Il Leone”, fondata, guarda caso, da Marini e Sabatini, l’intenzione di iniziare a gettare le basi di un movimento civico destinato a cercare consensi in vista del rinnovo del consiglio comunale di Viterbo nel 2018, sostenendo magari proprio Sabatini come candidato sindaco. Partita anche questa piuttosto spinosa: nel centrodestra sembrerebbe molto difficile far convivere il gruppo di Sabatini con quello di Mauro Rotelli di Fratelli d’Italia che, invece, starebbe accorciando sempre di più le distanze con Fondazione di Gianmaria Santucci e Viva Viterbo di Filippo Rossi. E chissà che Sabatini, qualora decidesse di candidarsi a sindaco, non trovi approdi più sicuri sulla sponda di Moderati e Riformisti di ispirazione fioroniana, considerando che stavolta pare destinato a concretizzarsi il progetto di grande centro a livello nazionale inglobando  Lorenzo Cesa (segretario  Udc), Flavio Tosi (leader di Fare!), Gaetano Quagliariello (Idea) e Gianfranco Rotondi (Rivoluzione cristiana). Ma anche in questo caso per Sabatini, l’aver stretto un asse con Marini, considerando la dialettica interna a Forza Italia tra correnti, potrebbe risultare addirittura più “scomodo” politicamente che l’aver seguito a suo tempo Angelino Alfano.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.