Home Attualità Proceno: migranti in quarantena, alcuni fuggono. Trasferimento al Celio dei positivi.
Proceno: migranti in quarantena, alcuni fuggono. Trasferimento al Celio dei positivi.

Proceno: migranti in quarantena, alcuni fuggono. Trasferimento al Celio dei positivi.

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Proceno (VT), 2 agosto 2020 – Due migranti sarebbero fuggiti dalla struttura di Proceno, presso la quale sono ospitati, violando così la quarantena. Si tratterebbe di due persone del gruppo inizialmente collocato all’ex convento dei Frati Minori a Valentano poi spostato a Orte a Proceno. Lo denunciano gli esponenti di Forza Italia, il senatore Francesco Battistoni, e i consiglieri comunali di Proceno, Irene Donatelli, Anna Maria Barbini. Gli azzurri si scagliano contro il presidente della “Ospita srl” che si sta occupando dell’accoglienza dei migranti, per le parole riferite a un giornale on line: «In questo momento sono più pericolosi alcuni turisti, che i migranti, che vengono sempre monitorati». Attaccano Barbini e Donatelli: «Parole incomprensibili e gravi. Turismo penalizzato da vicenda immigrati. La frase è assurda,  al limite del ridicolo, visto e considerato che dalla sua struttura sono già scappate due persone che avrebbero dovuto osservare la quarantena. Al sig. Cuore, fossero confermate le sue dichiarazioni, chiediamo invece di fare meglio il suo lavoro – continuano Barbini e Donatelli – È inconcepibile che una loro struttura debba essere monitorata dalle forze di polizia a spese dello Stato anziché dal loro personale interno. Sottraiamo i carabinieri ai compiti di controllo del territorio per un qualcosa che poteva essere benissimo evitato. Capiamo che Cuore, traendo profitto da questi collocamenti, tenda a vedere la questione immigrati come una risorsa, ma non si permetta di fare paragoni con il turismo. La vicenda sta portando grandi penalizzazioni alle strutture ricettive del luogo. Le due attività ormai contrastano. Va trovata rapidamente una soluzione nel bene e nell’interesse della comunità di Proceno». Questa la situazione nel Comune della Tuscia in rapida evoluzione, tanto che, poco dopo, Battistoni comunica: «L’unica notizia positiva di un’altra giornata di preoccupazione è la telefonata che ho avuto in tarda serata con il Ministro dell’Interno Lamorgese, dove ho spiegato le ragioni per cui rimane insostenibile questo genere di accoglienza nel Comune di Proceno – dice Battistoni – Il Ministro è stata molto disponibile e ha garantito che trasferirà in tempi brevissimi gli immigrati risultati positivi al Covid-19, che sono nella struttura L’Airone, presso il Celio».

«Per il resto dobbiamo constatare l’assoluta inadeguatezza della struttura L’Airone – ha aggiunto Battistoni – e la grande preoccupazione della gente anche perché, proprio ieri, si è registrata un’altra uscita di uno degli immigrati. Un ragazzo che doveva essere in quarantena è stato trovato a girare per le vie del centro storico ed è stato riaccompagnato, dal sindaco Pellegrini in persona e da una pattuglia di carabinieri nella struttura di dimora».

Il sindaco di Proceno non si dà per vinta: «Mi hanno comunicato che prenderanno provvedimenti verso i due positivi. È una buona notizia. Ma il rischio continua ad essere veramente alto, sanitario e potenzialmente di pubblica sicurezza, e l’unica soluzione è il trasferimento di tutti gli ospiti. Proceno deve tornare ad una condizione di normalità il prima possibile, altrimenti le nostre attività economiche legate al turismo, già vessate dal lockdown, rischiano di chiudere per sempre. C’è poi l’aspetto sociale che va tutelato, i procenesi devono poter tornare a vivere la loro serenità. I miei concittadini hanno dimostrato grande apertura e senso di accoglienza negli scorsi anni. Ma ora non possiamo chiedere loro troppo».

Conclude il sindaco «Bene, quindi, l’imminente trasferimento degli immigrati positivi in un centro che potrà garantire loro assistenza, ma la nostra battaglia continua, nell’interesse di tutto il territorio».

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.