Home Politica Viterbo, “disastro” centrodestra. Fuori dal ballottaggio Ubertini e Allegrini.
Viterbo, “disastro” centrodestra. Fuori dal ballottaggio Ubertini e Allegrini.

Viterbo, “disastro” centrodestra. Fuori dal ballottaggio Ubertini e Allegrini.

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Viterbo, 13 giugno 2022 – Mentre il centrodestra mette le ali in tutta Italia, a Viterbo finisce rovinosamente a terra. Un disastro tutto in salsa viterbese. Nemmeno il trend nazionale con il vento in poppa salva la triade Rotelli – Fusco – Battistoni dalla caduta nella Città dei Papi. La sentenza dei viterbesi è chiara e inequivocabile: fuori dal ballottaggio sia Laura Allegrini, sostenuta da Fratelli d’Italia, Siamo Viterbo e Popolo della famiglia, sia Claudio Ubertini, candidato sindaco della coalizione Lega, Forza Italia, Udc e Fondazione. Il verdetto dei viterbesi è stato spietato e senza appello. Non ci sarà una seconda occasione, perché al ballottaggio ci andranno Chiara Frontini e Alessandra Troncarelli, una delle due, oltre alla fascia di sindaco, si fregerà del primato di essere il primo sindaco donna della storia del comune di Viterbo. Al centrodestra non resta che raccogliere i cocci, prima quelli fatti con la caduta anticipata del comune di Viterbo, poi quelli determinati dalla spaccatura interna tra Fratelli d’Italia da una parte, Lega e Forza Italia dall’altra. Una stagione di “rotture” finché a “rompersi” sono stati i viterbesi. A fine scrutinio la Lega si presenta ridotta ai minimi termini, totalizzando solo 1.463 e fermandosi al 5,12%, Forza Italia, insieme a Udc e Fondazione,  portano a casa 1.205 voti, realizzando il 4,22%, su cui si fanno sentire, va detto, le uscite importanti di questi ultimi mesi: Arena, Lotti, Elpidio Micci, Bugiotti, Sberna ed Achilli.  Una vera e propria Caporetto: la Lega si ferma a un terzo della percentuale su base nazionale che attesta Salvini a circa il 15-16%. Meglio Fratelli d’Italia con 4.333 voti, anche se, pure in questo caso, i consensi ottenuti sono al di sotto del trend nazionale. Se qui Fratelli d’Italia viaggia intorno al 22%, a Viterbo deve accontentarsi di un 15,16%. Certamente meglio della Lega, ma lontana dalle percentuali del partito nazionale. Insomma, se in tutta Italia il centrodestra festeggia, a Viterbo piange lacrime amare e regala Palazzo dei Priori alla civica Frontini o alla dem Troncarelli. Lo deciderà il secondo turno. Un centrodestra che si è presentato agli elettori sempre litigioso, sia durante l’amministrazione comunale, sia dopo la sua caduta. Dopo la sfiducia all’amministrazione Arena, firmata da Lega e Fratelli d’Italia, anche il binomio tra i due si è subito incrinato con la scelta del candidato sindaco. Da una parte Laura Allegrini voluta da Fratelli d’Italia, dall’altra Claudio Ubertini, portato dalla Lega, alla quale si sono unite poi Forza Italia, Udc  Fondazione.  È stato subito un muro contro muro, una prova di forza quotidiana tra Lega e Fratelli d’Italia che hanno, evidentemente, stancato i viterbesi, che nell’urna, con la matita, hanno scritto la parola fine al siparietto del centrodestra. Che, bisogna dire, ce l’ha messa proprio tutta per schiantarsi, prima la caduta di Palazzo dei Priori, poi la corsa separati e, infine, la sconfitta al primo turno che lo lascia fuori dal ballottaggio. Oggi risuona surreale quella previsione della Meloni arrivata a Viterbo a sostegno della candidata sindaco, Laura Allegrini: «La migliore candidatura – aveva detto la leader di Fratelli d’Italia a Viterbo – può vincere al primo turno, altrimenti al secondo, e ricompattare il centrodestra». Sembra la narrazione di un’altra città. Di certo non di Viterbo.  Allegrini si ferma al primo turno. E il centrodestra, più che ricompattarsi, sembra polverizzato. Ma quel che appare ancor più drammatico è che con l’avanzare dello scrutinio e il consolidarsi delle percentuali, si rileva come il centrodestra, probabilmente, anche andando unito, sarebbe comunque restato fuori dal ballottaggio. Sommando le percentuali delle due coalizioni, si resta comunque al di sotto di quella conseguita da Frontini, 33,08% e Troncarelli 27,90%. «Se oggi restiamo fuori anche dal secondo turno, la cosa deve far riflettere», dice Claudio Ubertini. «Qualcosa non ha funzionato». Soddisfatta, invece, Laura Allegrini: «Siamo soddisfatti del nostro risultato – dice -.  Abbiamo fatto veramente una bella campagna elettorale, un crescendo, abbiamo lavorato molto sui contenuti, al di fuori degli slogan,  abbiamo fatto una campagna elettorale pacata e tranquilla. Non ci sono stati scontri di nessun genere. Abbiamo colto un buon risultato.  Ci sono candidati che sono partiti prima di noi. Siamo il primo partito a Viterbo, questo è il miglior risultato di quelli conseguiti dove Fratelli d’Italia andava da sola. C’è, inoltre, un’aderenza tra i voti raccolti dal candidato sindaco e il risultato delle liste. Bisognava andare uniti – dice Allegrini -. Questo risultato di Fratelli d’Italia conferma che siamo attualmente la forza trainane del centrodestra. Ora si dialoga per gettare nuove basi».

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.