Home Politica Filippo Rossi demolisce Experience Etruria e tutto il consiglio: «Degli etruschi non frega niente a nessuno. Qui solo poraccismo»

Filippo Rossi demolisce Experience Etruria e tutto il consiglio: «Degli etruschi non frega niente a nessuno. Qui solo poraccismo»

0
0

In una maggioranza dove tira aria carica di esplosivo, arrivo l’effetto detonatore di  Filippo Rossi . L’esponente di Viva Viterbo torna dopo una lunga assenza sui banchi di Palazzo dei Priori, dove, coincidenza vuole, trova subito la discussione sull’imposta di soggiorno, cioè il turismo, sua materia preferita, tanto da avere un suo uomo alla guida dell’assessorato.\r\n\r\n«Ci siamo fatti seghe mentali con gli etruschi come se fosse la cosa più importante di tutte, diciamolo: degli etruschi non frega niente a nessuno, né ora né in futuro. Gli etruschi non spostano migliaia di turisti». È il riferimento, nemmeno troppo velato, al progetto Experience Etruria e del Distretto turistico dell’Etruria Meridionale, cavallo di battaglia dell’assessore Luisa Ciambella. Un filone, secondo Rossi, tutto da bocciare. E non è il solo. In consiglio arriva la proposta dell’assessore Sonia Perà di ridurre l’imposta di soggiorno ai gruppi di turisti con più di venti persone. Una variazione del regolamento comunale che inciderà per circa 8 mila euro. L’assessore specifica che la richiesta arriva direttamente dalle strutture ricettive del luogo. «Parlare di otto mila euro in più o in meno può essere il passatempo di una sera» dice Rossi, «lo dico umilmente, per far sviluppare il turismo ci vogliono investimenti che a Viterbo, tranne l’imposta di soggiorno, non ci sono stati. Il sindaco dice di abbassare la tassa di soggiorno come se fosse una cosa che riguarda i cittadini viterbesi. Ma che ci frega, pagano quelli che vengono da fuori». Il sindaco non risponde. Rossi prosegue di fronte al  consiglio annichilito:  « Il turismo sta aumentando, l’imposta va impiegata sui servizi turistici. Come aumentare il turismo è una decisione politica: organizzare un grande carnevale, per esempio, raddoppiare gli investimenti su San Pellegrino in Fiore. Non aspettare idee da privati cittadini. È il pubblico che deve investire e proporre».\r\n\r\nL’esponente di Viva Viterbo va avanti a ruota libera e aggiusta il mirino sul Movimento Cinque Stelle per poi sparare: «Qualcuno pensa che basti fare i bagni pubblici per far arrivare più turisti. Di stupidaggini ne sento ovunque. La prima capitale europea turistica è Londra che non è nulla rispetto a Roma, eppure la capitale italiana è in fondo alla classifica, perché non investe nel turismo moderno, che non è vedere il Colosseo, ormai la gente lo guarda su internet. Roma è una città morta, ci accontentiamo delle nostre rovine che sono intellettuali e psicologiche, oltre che quattro sassi. A piazza del duomo, che dovrebbe essere la punta di diamante del turismo nella città – prosegue Rossi –   non c’è niente, nemmeno un caffè. Il turismo è un’industria e il primo investitore deve essere il pubblico. Non sono i bar o i B&B che devono investire. Servono risorse: mi scaldo contro le rotatorie, perché  non portano ricchezza. Riaprire la torre civica sì, si crea mitologia.  Pensate che il luogo turistico più visitato in Italia dagli stranieri è il balcone di Giulietta e Romeo, cioè una cavolata, un libro finto e un balcone fatto negli anni Trenta. O iniziamo a fare queste cose a Viterbo o non ne parlate». Rossi torna ad attaccare i Cinque Stelle, rei di avere proposto di investire l’imposta di soggiorno sui bagni pubblici: «Non ci fate una bella figura a dire investiamo sui bagni pubblici È una cosa sfigata. Ho sentito a Roma qualcuno che ha detto andiamo a Viterbo perché c’è il bagno pubblico più bello ».\r\n\r\nE infine un pensiero per tutto il consiglio: «Una mia amica parlava dell’ideologia del poraccismo, per cui o non si può investire,  o si tolgono  otto mila euro, così, per fare  la marchetta politica» dice in merito alla proposta di Perà, che poi è stata votata dal consiglio comunale con quattordici voti in maggioranza, tredici dell’opposizione e l’astensione di Troili. La politica fatta così, è piccola roba.  Bisogna dare speranza alla città. L’ho detto  in campagna elettorale, qui dentro, poi non l’ho detto più a nessuno. Adesso lo dico su Facebook ».\r\n\r\nDai banchi del consiglio comunale tramortito dalla valanga Rossi, solo Sergio Insogna si scuote e ribatte: «Ma da dove viene questo – grida –  gli etruschi li ha fatti Barelli», confermando che pure i consiglieri comunali, alcuni almeno, sugli etruschi non sono stati molto attenti.\r\n\r\n(Video)\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.