Home Politica I leghisti viterbesi a Pontida. Dal palco Salvini cita più volte Viterbo.
I leghisti viterbesi a Pontida. Dal palco Salvini cita più volte Viterbo.

I leghisti viterbesi a Pontida. Dal palco Salvini cita più volte Viterbo.

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VITERBOAl raduno di Pontida c’è pure la Tuscia. C’è con i suoi militanti, simpatizzanti, iscritti del partito. Ma c’è anche con la prima classe di amministratori locali: quelli che si apprestano a entrare in consiglio comunale, e anche provinciale. Per il primo una rappresentanza di 3 dei 6 esponenti di Palazzo dei Priori: Stefano Evangelista, Claudia Nunzi, Antonio Scardozzi. Per il secondo, Carlo Pellegrini, in procinto di entrare in consiglio provinciale, se tutto andrà secondo programma in Comune con la nomina di Elpidio Micci ad assessore. Capofila del nutrito gruppo leghista della Tuscia il senatore Umberto Fusco che di “Pontida” durante la sua lunga storia d’amore con la Lega ne ha fatte parecchie. Per tutti è stata una levataccia: partenza all’1.30 da Viterbo. Diverse auto e un pulmino. In tutto una quarantina di persone. Viaggio nella notte per vedere l’alba inoltrata sul prato di Pontida 2018 alle sette del mattino. Ad attenderli il gazebo del Lazio insieme a quello di altre regioni d’Italia. Anche questa una novità che parla di una Lega ormai sdoganata dal Po. Un viaggio, quello dei leghisti viterbesi, ben ripagato, non solo dai numerosi selfie che oramai caratterizzano ogni incontro politico con Matteo Salvini e i numerosi esponenti di governo presenti, ma anche per  i ripetuti richiami del segretario nazionale della Lega dall’imponente palco del comune bergamasco a  Viterbo, citato tra quelle città espugnate dall’armata leghista nella marcia di avanzamento verso il sud dell’Italia, e tra le realtà territoriali presenti al raduno, che per esserci hanno dovuto attraversare mezza Italia. “Venire da Milano è bello –ha detto il segretario – ma farlo da centinaia e centinaia di chilometri è importante”

Città, quella di Viterbo, che Matteo Salvini ha già visitato due volte negli ultimi mesi, trovando sempre una grande accoglienza. Il 22 marzo a piazza del Comune con un tempo che  non aveva nulla di primavera, ma che con una temperatura prossima allo zero non ha fermato i fedelissimi del leader leghista che si sono riversati in strada ad ascoltarlo. Tornato in tempi più miti, il 21 giugno, ha finalmente trovato una città “calda” che ha riempito piazza del Teatro. Da lì la promessa di tornare a Santa Rosa, un’intenzione che ha definitivamente sugellato la sintonia tra l’elettorato leghista viterbese e Matteo Salvini, da sempre vicino alla Tuscia grazie all’amicizia anche personale con Umberto Fusco. La sottolineatura di Viterbo da un palcoscenico così emblematico nella storia della Lega come quello di Pontida, ha certamente entusiasmato la rappresentanza e rafforzato la simpatia e il consenso che Salvini sta rapidamente conquistando nella Tuscia.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

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Galleria fotografica © Jacopo Malachin – jacomalaphoto@yahoo.it

Foto ©Pagina Fb Claudi Nunzi

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.