Home Politica Imposta di soggiorno: stop a Delli Iaconi. Ubertini: “Lasciate i soldi dove sono. Tra un mese ve ne andate. Non tocca a voi decidere”

Imposta di soggiorno: stop a Delli Iaconi. Ubertini: “Lasciate i soldi dove sono. Tra un mese ve ne andate. Non tocca a voi decidere”

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VITERBO – Scoppia la bagarre sull’imposta di soggiorno. La maggioranza di centrosinistra a Palazzo dei Priori arriva in commissione con la proposta di impegnare quasi 80 mila euro, dei circa 200 mila lasciati sul territorio viterbese dai turisti, a circa un mese dalla scadenza del mandato elettorale e dall’insediamento della nuova amministrazione. Una “circostanza” che fa insorgere l’opposizione dai banchi della Sala d’Ercole. “Credo sia opportuno che lasciate i soldi dell’imposta di soggiorno lì dove sono – attacca Claudio Ubertini (FdI) – tra un mese ve ne andrete e non potete decidere voi a chi destinare queste risorse. Mi sembra più semplice e più corretto che se ne occupi chi verrà dopo di voi. Tra le cose che volete finanziare, tra l’altro, non vedo niente di turistico”. Più duro Sergio Insogna: “Sono tre anni, da quando è stata istituita – dice – che la state utilizzando in modo improprio, andando a finanziare situazioni che non sono coerenti con lo scopo per cui è stata istituita. La tassa deriva dall’attività turistica e in questo comparto va reinvestita. State spacchettando una parte dell’imposta di soggiorno, rendendo questi importi inutili pure per le attività che andate a finanziare. Siete abituati a vivere alla giornata, senza alcuna programmazione. Queste sono spese pre elettorali. Non va bene. Abbiamo un sito internet che fa ridere, cartelloni in inglese maccheronico, e state qui a pensare di dare 5-10 mila euro a chi dite voi. State snaturando questa tassa per i vostri comodi. Essa va interamente investita nell’ambito turistico. A cosa servono le iniziative sugli impianti  pubblicitari?”, attacca ancora Insogna. La proposta di delibera presentata dalla maggioranza di centrosinistra prevede:  25 mila euro per la mostra di Pietro Vanni, 12.500 per le celebrazioni rossiniane, 5 mila euro per il Salotto delle 6, 10 mila euro per iniziative teatrali, 5 mila euro per manifestazioni turistico – folkloriche, 20 mila euro per iniziative promozionali su impianti pubblicitari e 122 mila euro per interventi sul turismo e la fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, cifra, quest’ultima, che dovrebbe essere impegnata dalla prossima amministrazione. E proprio al riguardo una dura contestazione arriva anche dal consigliere comunale di Forza Italia, Giulio Marini: “Pensate di spendere più di 70 mila euro in un mese e lasciare 122 mila euro per i restanti sei mesi dell’anno alla prossima amministrazione?”. L’assessore Delli Iaconi ribatte che: “Sono iniziative già programmate da tempo che finora non abbiamo potuto finanziare”. Ma l’opposizione aspetta al varco, e proprio su questa asserzione rincara la critica alla coalizione di Michelini: “Proprio perché non avevate i soldi per farle, ora non potete attingere alla tassa di soggiorno per finanziarle”, si alza il coro dei consiglieri di opposizione. E ad esso si aggiunge pure quello del consigliere di maggioranza Marco Volpi (Pd) che non solo critica l’assenza, a suo dire, di un’adeguata attenzione ai territori degli ex comuni, ma annuncia anche che potrebbe non votare il bilancio di previsione 2018. “Con questa proposta di delibera – dice Volpi – è stato fatto un passo indietro rispetto a quanto ottenuto per le ex circoscrizioni nel 2017”. C’è, inoltre, chi come Chiara Frontini (Viterbo 2020) contesta “lo spezzettamento operato dalla maggioranza con questa proposta dell’imposta di soggiorno, che impedisce di pensare e finanziare progetti strategici, in grado di aver un reale impatto sul territorio”. E proprio su quest’ultimo punto è esplicito Luigi Buzzi (FdI): “Ma dove sono i risultati dell’impiego della tassa di soggiorno in questi anni?”. Perché spendere bene significa pure conoscere e monitorare il ritorno degli investimenti effettuati. Un dato ad oggi sconosciuto secondo Buzzi. Nella situazione attuale, insomma, i risultati ottenuti con il reimpiego sul territorio dei soldi incassati con l’imposta di soggiorno, sarebbero un terno a lotto. Come la data della mostra di Pietro Vanni, su cui i consiglieri di opposizione, visto che sarebbe finanziata con 25 mila euro, insistono. “Quando la farete la mostra di Vanni?”, incalza Marini, dal momento che questo sarà l’ultimo mese utile per questa amministrazione, poiché da giugno arriverà il nuovo sindaco e toccherà a lui e alla sua coalizione decidere cosa fare con questi importi.  “Adesso, appena avremo la possibilità di farla”, replica delli Iaconi. “Ma avrà programmato una data”, ribatte stizzito Marini. “La data è la prima possibile – replica ancora Delli Iaconi –  appena avremo approvato il bilancio”. Esplode la protesta dai banchi dell’opposizione per l’approssimazione dell’assessore alla cultura.  Per avere due numeri, forse, resta solo il lotto. Mentre la proposta di delibera per la destinazione della tassa di soggiorno del centrosinistra ottiene quelli contrari dell’opposizione, a cui si aggiunge il voto negativo del consigliere di maggioranza Volpi (Pd), mentre Arduino Troili (Pd) al momento di esprimersi si “perde” nei corridoi di Palazzo dei Priori.

 

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.