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Alloggi popolari, Lega: “Prima gli italiani”, insorge Giacomo Barelli.

Alloggi popolari, Lega: “Prima gli italiani”, insorge Giacomo Barelli.

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Viterbo – Lega pronta a portare avanti un orientamento preciso sull’assegnazione degli alloggi popolari: “Prima gli italiani“. Un’intenzione che non condivide il consigliere di opposizione Giacomo Barelli (Viva Viterbo) che lo ha esternato esplicitamente in consiglio comunale, nella seduta di ieri, interrogando l’assessore ai Servizi Sociali, Antonella Sberna. “Prima gli italiani, prima quelli belli, poi quelli brutti, quelli simpatici e antipatici, io dico solo una cosa – dichiara Barelli – prima quelli che hanno diritto, che siano italiani o stranieri. La legge e la Corte Costituzionale lo hanno affermato più volte in seguito ai tentativi scorretti da parte di Comuni.  Lo ricordo ad alcuni amici della maggioranza – allude Barelli ai leghisti seduti in consiglio comunale in maggioranza, di cui costituiscono il gruppo più numeroso –  finché la Costituzione  resiste noi siamo contenti di aderire a questi principi e a questi articoli, voi magari meno, ma entrambi dobbiamo sottostare alla legge. Quello che, invece, voglio evidenziare sono i tantissimi alloggi occupati abusivamente, per cui il Comune si deve far carico del contenzioso. Sono di proprietà, ma gestiti dall’Ater. È un problema annoso, perché anche gli abusivi hanno un problema, ma lo hanno anche quelli che si mettono in fila in maniera regolare e non riescono a prendere un alloggio”. Ma quel che preme a Barelli è incalzare l’assessore Sberna (Forza Italia) sul nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari, per sapere se recepirà degli alleati di coalizione, introducendo la postilla “Prima gli italiani” tanto cara alla Lega. E a dire il vero Sberna non si fa trovar impreparata: “L’indirizzo ce lo può dare soltanto la legge regionale che impone quello che dobbiamo, fare ci atterremo alla normativa”. Barelli esulta, senza sapere che la riposta di Sberna collima perfettamente con la proposta della Lega. Il regolamento di cui parla il Carroccio non è quello delle case dell’Ater, disciplinate dal legge regionale, ma del Comune. E, qui, il regolamento pare proprio che potrebbe riservare a Barelli qualche sorpresa: sgradita.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.