Home Cultura La Calza della Befana sfila anche sotto la pioggia.

La Calza della Befana sfila anche sotto la pioggia.

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Viterbo, 7 gennaio 2024 – La Calza del Centro Sociale Pilastro sfida il maltempo e sfila a dispetto della pioggia che non ha concesso nemmeno qualche ora di tregua. Ma le 120 befane non si sono fermate. Tra loro anche la sindaca Chiara Frontini, l’assessore Katia Scardozzi, le consigliere comunali Alessandra Croci, per la maggioranza, mentre per l’opposizione presenti: Alessandra Troncarelli, Lina delle Monache, Francesca Sanna .

Da sin. Alessandra Troncarelli, Chiara Frontini, Francesca Sanna, Lina delle Monache, Katia Scardozzi.

Alle 14,30 raduno sotto i portici di Palazzo dei Priori in piazza del Plebiscito per ripararsi dal maltempo. Dopo le 15 sono partire incolonnate  con i cappelli a punta, le sottane colorate e le scope agghindate verso Porta Romana dove hanno preso posizione accanto alla Calza, caricata sui tettini delle storiche auto del 5oo Tuscia Club e puntuali sono partite per il tradizionale percorso attraverso la città.  Sono scese giù a piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza del Plebiscito, via Ascenzi, lanciando caramelle, anche se, visto il maltempo, pochi sono stati dall’altra parte i bambini presenti per raccoglierle.

La consigliera comunale Alessandra Croci, delegata alla via Francigena, guida la Joelette.

Arrivata al Sacrario, come da manuale oramai consolidato, la Calza si è fermata, è stata sollevata dal tettino delle auto 500 e adagiata in terra per essere trasportata a mano fino a piazza San Faustino lungo la salita di via Cairoli, contando solo sui “polmoni” delle 120 befane. La Calza è stata poi nuovamente collocata sulle auto storiche  e si è diretta veloce verso  il traguardo, con la pioggia che non ha mai smesso di cadere sulle befane, senza riuscire tuttavia, a spegnere il loro entusiasmo.

Alcune delle Befane

In qualche tratto del percorso, con l’intensificarsi della pioggia, si è temuto di dover sospendere l’iniziativa. Ma la Calza alla fine ce l’ha fatta: è arrivata a meta, contando sulla buona volontà e sul cuore delle befane che hanno voluto portare a termine la loro “missione” verso la città, anche se gran parte di essa è rimasta a casa.  Non è la prima volta che l’esercito delle donne viterbesi con il cappello a punta si prende gioco del tempo.

“È la seconda che piove al passaggio della Calza”, ricorda il presidente del Centro Sociale Pilastro, Luciano Barozzi. In realtà le befane della Tuscia hanno affrontato intemperie ben più severe di quella di oggi: “Siamo passati anche con la neve”, dice ancora  Barozzi, confermando quella “tigna che abbiamo noi viterbesi e che ci fa arrivare sempre alla fine”, ironizza.  Uno sforzo, purtroppo, che non ha ricevuto i meritati applausi. Molte famiglie, vista la pioggia e il freddo, hanno preferito tenere a casa i propri bambini.   “Purtroppo – dice Barozzi – il maltempo ha rovinato la festa. Tutte le persone che siamo abituati a vedere lungo il  percorso, quest’anno non ci sono. Giustamente hanno preferito tenere a casa i figli”, dice, guardando con rinnovata fiducia alla prossima edizione. “Speriamo che l’anno prossimo il tempo sia migliore. Con l’edizione 2024 siamo stati sfortunati. Ci dispiace anche per i tanti turisti  che il 5 gennaio”, giorno in cui tradizionalmente sfila la Calza, che quest’anno, per il maltempo era stata rinviata al 7, “erano venuti a vedere la manifestazione e, invece, non c’è stata. Non hanno neppure potuto visitare la città”, dice ancora Barozzi. Novità di quest’anno anche le cinque Harley Davidson di Viterbo Chapter che si sono unite al corteo delle befane. La Calza se ne va, sotto una pioggia di gocce d’acqua e caramelle nelle vie semivuote che non cancellano, però, il grande affetto dei viterbesi verso questa manifestazione, costretti solo dal maltempo a disertare l’iniziativa e a restare in casa, immaginando la Befana scendere dal caminetto piuttosto che incontrarla, come forse avrebbero preferito, lungo le strade viterbesi.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.