Home Politica Ciambella: «Assembramenti fuori dalle scuole. Arena non chiude in base a dati ridicoli».
Ciambella: «Assembramenti fuori dalle scuole. Arena non chiude in base a dati ridicoli».

Ciambella: «Assembramenti fuori dalle scuole. Arena non chiude in base a dati ridicoli».

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Viterbo, 14 novembre 2020 – «Con quali modalità vengono conteggiati i tamponi? Siamo davanti a una girandola di numeri che la Asl rende noti ogni giorno. Tra drive-in e strutture private siamo in una giungla che rende difficile capire cosa finisca nel calderone dell’azienda sanitaria locale». È l’interrogazione della consigliera Luisa Ciambella al sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, sulla situazione dei contagi da Covid19 all’ultimo consiglio comunale. Una domanda che ne introduce un’altra: «La decisione di chiudere o meno le scuole è assunta su una base di dati attendibili? Chiediamo un’operazione trasparenza da parte della Asl sulle modalità con cui sono conteggiati i tamponi effettuati e i relativi positivi. Siamo di fronte a una girandola di numeri spesso di difficile interpretazione. Mi chiedo se nel numero dei positivi e dei tamponi che la Asl comunica ogni giorno, ci siano anche quelli effettuati dalle strutture private accreditate dalla Regione Lazio. A queste ultime si rivolgono sempre di più i cittadini per i test antigienici che sono meno affidabili dei molecolari, ma hanno dei responsi rapidissimi. Ogni giorno è una tombola di numeri che ci danno una fotografia parziale. Anche le scuole – prosegue Ciambella  – meriterebbero risposte più rapide. Faccio un esempio: se una famiglia si rivolge a un laboratorio privato e il bambino risulta positivo all’antigienico, perché non riconoscere quel test del laboratorio accreditato della Regione Lazio come utile al fine di attivare subito la quarantena della classe, anziché attendere i tempi lunghi del tampone molecolare il cui risultato arriva spesso quando la quarantena della classe dovrebbe essere già finita? Mi sembra buon senso riconoscere questi test, non solo dal punto di vista scientifico, ma anche giuridico, per accorciare i tempi delle azioni di prevenzione da attivare. Da qui Ciambella apre la questione più infuocata di questi giorni: la scuola. https://www.centrochiaviviterbo.com/«Riguardo ai contagi tra gli studenti sindaco – prosegue l’ex capogruppo Pd – a che punto siamo con l’acquisto dei tamponi e lo screening a tutti gli studenti? E con l’acquisto di connessioni e strumenti digitali per la Dad?», chiede Ciambella riguardo al maxiemendamento approvato da maggioranza e opposizione contenente misure di sostegno in emergenza Covid19. Ma la questione più urgente sulle scuole è anche un’altra: «Stamattina l’Istituto Superiore della Sanità – continua Ciambella –  ha pubblicato uno studio sull’andamento del contagio in Italia diviso in fasce di età e categorie. Quella dove si sono registrati maggiori contagi dal 25 agosto al 9 novembre va da zero a 19 anni, dove si è registrato un aumento del 1073,10% del contagio. La nostra provincia ha un RT medio di 1,68, oscillante da 1,55% a 1,89%. Le sue dichiarazioni, sindaco, negli ultimi giorni risultano troppo altalenanti. Dai numeri che prende a rifermento non ci sembra che ci sia una contezza complessiva nel valutare il fenomeno in generale, ma soprattutto nelle scuole visto che il dato non è contestualizzato. Non tiene conto, ad esempio, del personale contagiato, non si conoscono gli istituti coinvolti e l’incidenza dei positivi. Non sappiamo se ogni giorno viene fatto lo stesso numero di tamponi nelle scuole. Non abbiamo la possibilità, stando a quello che lei ci dice, di capire quale sia la fotografia del contagio nelle scuole. Questi dati li deve pretendere e rendere pubblici. Alla luce di questi dati nazionali del’ISS, risultano quasi ridicoli i numeri in base ai quali lei prende la decisione di non chiudere le scuole. Lei ha la certezza matematica dell’attendibilità dei dati che utilizza per non disporre la chiusura delle scuole? Se i dati a sua disposizione sono certi, oltre che la sua coscienza in ordine, fa bene a non chiudere le scuole, ma se non ha tutte queste certezze, si assuma la

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responsabilità che le compete e le chiuda. I controlli delle forze dell’ordine vanno garantiti all’ingresso e all’uscita delle scuole. Mi hanno mandato delle foto che testimoniano assembramenti di studenti e genitori:  se ci sono le condizioni la scuola deve essere l’ultima a chiudere, ma se non ci sono, va chiusa». La risposta di Arena è convinta al riguardo: «C’è un lavoro meticoloso su basi che io ritengo ufficiali – replica -. Tutti i giorni ricevo un elenco complessivo, dal quale estrapolo i dati delle scuole aperte, dalla materna alle medie, dopodiché faccio un riscontro con quello che mi manda il dottor Carai nel pomeriggio. Ci può essere un errore di uno o due unità che, nel caso, correggiamo. Nessuno smania per chiudere le scuole, poi però ci sono dei dati oggettivi, che ora mi tranquillizzano. Il saldo tra nuovi positivi e i guariti è costante, anzi è decresciuto di un paio di unità. Ci sono classi in quarantena, alcune finiscono, altre cominciano. Ma il saldo dei positivi non è cresciuto. Se ci dovesse essere una situazione allarmante, bisognerà intervenire in maniera decisa». Riguardo ai dati dei tamponi, Arena spiega: «I positivi rilevati in una struttura privata, vengono chiamati dalla Asl per fare i tamponi molecolari. Tutti i dati esterni vengono comunque proiettati nella Asl».

*Le foto pubblicate sono state mostrate dalla consigliera comunale Luisa Ciambella durante l’ultimo consiglio comunale in video conferenza, specificando di averle ricevute da alcuni genitori.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.