Home Politica Egidi: «Alle primarie non ci chiudiamo a riccio su dinamiche interne, ma guardiamo alla società»
Egidi: «Alle primarie non ci chiudiamo a riccio su dinamiche interne, ma guardiamo alla società»

Egidi: «Alle primarie non ci chiudiamo a riccio su dinamiche interne, ma guardiamo alla società»

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Quasi il doppio dei consensi per Renzi rispetto ad Orlando lasciano poco all’immaginazione: la base degli iscritti del Pd, almeno in questa prima fase, quella delle votazioni nei circoli, sembra avere le idee chiare. Un congresso che a livello locale si è svolto in un clima sereno, nessuna uscita sopra le righe, nessuna parola di troppo, nonostante siano scese in campo diverse anime: Fioroni, Egidi e Serra per Renzi, Panunzi, Valentini e Mazzoli per Orlando. Pensare che  da qui al 30 aprile le acque restino piatte, sembra però una scommessa piuttosto rischiosa da fare. Già nelle prime dichiarazioni di ieri Alessandro Mazzoli (PD) pareva piuttosto «agguerrito», politicamente parlando: «Da oggi inizia un nuovo film – ha detto -: la sfida per le primarie aperte del 30 aprile. La candidatura di Orlando è quella che può crescere di più nel popolo degli elettori del Pd e del centrosinistra, nel popolo dei delusi, in chi ha sofferto la scissione e in chi ha visto via via affievolirsi lo spirito originario che portò alla costruzione del Partito democratico. Renzi ha vinto questa prima tappa del congresso, ma non sembra affatto disponibile a correggere gli errori che hanno portato alle severe sconfitte delle amministrative di un anno fa e del referendum del 4 dicembre scorso».\r\n\r\nDunque l’esercito di Orlando ancora non ha di certo gettato la spugna e tira dritto verso la tappa finale del 30 aprile, dove a votare saranno tutti gli elettori del Pd, non solo gli iscritti.\r\n\r\nIntanto stamattina anche il segretario provinciale del Partito Democratico di Viterbo, Andrea Egidi,  ha commentato il post congresso dei circoli: «Nel 2013 – ha spiegato – avevamo 3445 iscritti, votò il 68%, oggi l’affluenza è saluta al 78%, dieci punti in più e una platea più estesa di 4370 iscritti. A Viterbo abbiamo registrato un dato straordinario su Renzi, un voto che si dimostra uniforme in tutta Italia da nord a sud, dal centro più piccolo a quello più grande. Segno che i nostri iscritti hanno percepito il patrimonio che oggi rappresenta Renzi, credono in lui come guida di questo paese. Il nodo più evidente del confronto è stato il voto del 4 dicembre. Una sconfitta che però non ci induce a tornare indietro. Orlando si è presentato raccogliendo 1996 firme, rievocando simbolicamente la stagione dell’Ulivo, e i gli iscritti si sono espressi a favore di Renzi».\r\n\r\nEgidi crede ci sia ancora spazio per l’affermarsi di un partito di maggioranza: «Non possiamo tornare indietro – dice – e rifare le armate Brancaleone». Riguardo al suo appoggio a Renzi, mentre il gruppo di Mazzoli si è speso a favore di Orlando, Egidi dichiara: «Non si può fare campagna per il sì al referendum, vivere una stagione parlamentare e amministrativa, poi schierarsi con Orlando».\r\n\r\nRiguardo alla convivenza all’interno della mozione di Renzi di diversi gruppi, quello di Fioroni, di Serra e dello stesso Egidi, quest’ultimo afferma: «Durante le primarie dovremo rilanciare una proposta per permettere al Pd di vivere in pieno il rapporto con la società. Non dobbiamo chiuderci a riccio concentrati sulle nostre dinamiche interne».\r\n\r\nUn auspicio particolarmente significativo con le le amministrative in alcuni comuni della Tuscia dietro l’angolo. Sui termini dell’analisi del risultato ottenuto precisa­: «Non sono interessato alle letture di piccola bottega» afferma riguardo alla possibilità che il voto riportato nei singoli Comuni  possa essere utilizzato dalle varie componenti che hanno sostenuto la mozione Renzi/Martina per «calcolare» il loro peso rispetto alle altre. Secondo Egidi non ci saranno problemi nel decidere i quattro delegati della mozione Renzi e i due di Orlando alla convenzione provinciale. «Ci riuniremo e decideremo», asserisce.\r\n\r\n 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.