Home Attualità Degrado cittadino: senzatetto accampati alla ex chiesa delle Fortezze, tra erba alta e rifiuti.
Degrado cittadino: senzatetto accampati alla ex chiesa delle Fortezze, tra erba alta e rifiuti.

Degrado cittadino: senzatetto accampati alla ex chiesa delle Fortezze, tra erba alta e rifiuti.

0
0

Viterbo, 7 aprile 2024 – Senzatetto che dormono  nella ex chiesa delle Fortezze riqualificata negli anni e ripensata per diventare un teatro all’aperto tanto da edificare poco più avanti una gradinata semiellittica per gli spettatori.

Nessuno si aspettava, però, che quello che sarebbe andato in scena alle Fortezze, sarebbe stato uno spettacolo che nessuno avrebbe mai voluto vedere. Della ex chiesa a pianta quadrata è rimasta in piedi solo la campata finale completamente aperta sulla strada.

Passando da qui si notano chiaramente delle persone che dormono in terra sopra a dei cartoni e avvolti in coperte. Intorno sporcizia e rifiuti, con una transenna del comune trasformata in un appendi abiti. Uomini senza una fissa dimora che hanno trovato un riparo tra le fiere colonne della ex chiesa in gran parte scomparsa, che era stata riqualificata e ripensata negli anni con una funzione che potesse reintegrarla non solo nel tessuto urbano, ma anche della socialità cittadina, trasformandola in un luogo di cultura.

Ma quello che, invece, va in scena qui, è contro ogni narrazione della bellezza e del decoro, che dovevano essere, invece, i pilastri dell’azione della maggioranza Frontini. Intorno alla ex chiesa, l’area è completamente ricoperta di cespugli, erba alta e rovi delimitata da transenne, con una di queste trasformata in un appendiabiti.

Un quadro di degrado urbano e sociale tipico delle periferie delle grandi città che a Viterbo, invece, invade un’area centrale che costituisce anche una delle porte di accesso alla città per chi viene da fuori. Ci si chiede come possano convivere gli annunci dell’amministrazione Frontini di voler attirare un turismo di qualità, con un contesto reale che racconta una città dove non solo sembrano ancora carenti i servizi di base per chi vuole trasformare il turismo in una risorsa economica, ma offre numerosi fotogrammi di incuria, degrado e abbandono.

Basta spostarsi nell’altra porta di accesso alla Viterbo “turistica”, nel parcheggio di Valle Faul che attraverso l’ascensore porta direttamente a piazza San Lorenzo per ritrovare il filo conduttore di questa trama del degrado. Sottratta dal progetto Plus alla polvere e alle sterpaglie, valle Faul è diventata una piazza verde urbana che fa da sfondo a Palazzo papale, con la piantumazione di tante varietà di piante e alberi che si sposano tra loro lungo ricercate geometrie, oramai semidistrutte, con i viali in legno invasi dall’erba e dalle sterpaglie. Grosse lingue di foglie secche, che ancora restano dallo scorso inverno, smorzano l’entusiasmo multicolore della primavera sugli alberi, infestando viali, vialetti e piazze, al centro delle quali la moderna fontana ancora è piena di acqua ferma e putrida. 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.