Home Nazionale Immigrazione: Di Maio (M5S) punta su blocco delle partenze e riduzione da 2 anni a 4 mesi dei tempi di rimpatrio.
Immigrazione: Di Maio (M5S) punta su blocco delle partenze e riduzione da 2 anni a 4 mesi dei tempi di rimpatrio.

Immigrazione: Di Maio (M5S) punta su blocco delle partenze e riduzione da 2 anni a 4 mesi dei tempi di rimpatrio.

0
0

Roma – “Blocco delle partenze e stretta sui rimpatri con accordi da siglare con i paesi di origine”. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, pronto a imprimere la sua linea su uno dei temi maggiormente sentito dagli elettori italiani, nonché cavallo di battaglia leghista: l’immigrazione. E lo fa lanciando qualche affondo velato al suo ex alleato di governo, Matteo Salvini. “Sui rimpatri siamo all’anno zero – dice Di Maio – Non è stato fatto nulla nei 14 mesi precedenti”, dice riguardo all’ex governo Lega – Cinque Stelle. E, così, sui rimpatri prepara il decreto interministeriali Esteri – Giustizia – Interni che dovrebbe portare a un significativo accorciamento di tempi per mandare a casa chi non ha diritto di restare sul territorio italiano:  “da due anni a 4 mesi”. Una svolta che potrebbe avvenire grazie all’accordo siglato con i paesi d’origine:  Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia e Ucraina.  “Finora i tempi dei rimpatri sono stati stazionari – spiega Di Maio –  troppe lungaggini burocratiche, tra richieste d’asilo e ricorsi. Oltre un terzo di chi arriva in Italia non ha i presupposti per restare. Ora acceleriamo le procedure. E diamo un messaggio importante: chi resta sa che può stare serenamente, chi non può restare deve andare“. Secondo Di Maio: “La redistribuzione dei migranti negli altri Paesi europei non è la soluzione definitiva. Dobbiamo fare molto di più sul sistema dei rimpatri”. Di Maio sembra intenzionato ad aggiungere al decreto un pacchetto di accordi con i paesi africani, da dove arriva il massiccio flusso di migrazioni attraverso i porti libici, convinto che il blocco di partenze sia uno degli elementi cardine per risolvere la questione dell’immigrazione incontrollata. Su tali accordi avrebbe già lavorato Giuseppe Conte in una delle sue numerose visite in Africa. “I magistrati potranno finalmente smaltire le domande più velocemente – assicura il ministro alla Giustizia Bonafede -. Le domande di protezione internazionale, in grande aumento, occupano grande spazio all’interno dei nostri tribunali. Con questo decreto, avendo un elenco di paesi sicuri, si permette di avere tutta la procedura con tempi dimezzati, proprio per quei paesi considerati sicuri”. Cauta il ministro dell’ Interno, Luciana Lamorgese: ” Ne riparliamo tra 6 mesi. Il provvedimento ridurrà i tempi, ma non so dire quanto, se uno, due, quattro mesi.  Nessuno ha la bacchetta magica. Il problema non si risolve con un mese. Sicuramente sarà un provvedimento utile”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.