Home Politica Marini sulla realizzazione del parco canile: “ma quali ostacoli, sono solo scuse”

Marini sulla realizzazione del parco canile: “ma quali ostacoli, sono solo scuse”

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Vincolo idrogeologico e mancanza di una normativa regionale non sono veri ostacoli alla realizzazione del parco canile, come dichiarato dall’assessore Ciambella, ma solo scuse.\r\n\r\nLo dichiara Giulio Marini, ex sindaco di Viterbo, e quello che proprio nel 2012 acquistò il terreno su cui oggi insiste il canile municipale direttamente dall’Enpa, arrivando a un passo dal trasformarlo in parco canile, utilizzando un finanziamento regionale. Il diavolo però ci mise la coda, o meglio, la Polverini, allora presidente della giunta regionale, diede le dimissioni e  con esse anche il sogno del parco canile svanì.\r\n\r\n \r\n\r\nQuali atti furono adottati durante il suo mandato da sindaco di Viterbo per il canile municipale?\r\n\r\nDurante il mio mandato l’Enpa nazionale decise di vendere la terra su cui sorgeva la struttura del canile di Bagnaia. Il primo contatto che ebbi con il presidente dell’ente della protezione animali fu burrascoso. Si rese disponibile a vendere al Comune di Viterbo il terreno per 400 mila euro. Io, in qualità di sindaco, non accettai. Iniziò così un braccio di ferro tra amministrazione comunale ed Enpa. Mantenni sul posto i cani, nonostante le minacce di sfratto da parte dell’Enpa. Fu una sfida tra Viterbo e Roma che terminò dopo due anni di discussione e con un’offerta finale di acquisto di 40 mila euro. Così procedetti, e il terreno diventò  di proprietà comunale.  Eravamo, quindi, pronti a realizzare il parco canile, accedendo a un finanziamento regionale. Si trattava di risorse spendibili solo sul suolo pubblico, quindi, ora che avevamo acquistato il terreno ne potevamo usufruire per portare a compimento il progetto. Purtroppo proprio in quel momento Renata Polverini si dimise. Io credo, però, che sia ancora possibile trovare il modo di accedere ai finanziamenti regionali per dare un parco canile a Viterbo. Se l’amministrazione vuole, può certamente provare ad accedere a queste risorse per investirle su un terreno di sua proprietà.\r\n\r\n \r\n\r\nE il vincolo idrogeologico?\r\n\r\nQuando si vuole rendere una cosa irrealizzabile si accampano motivazioni tecniche. Il vincolo idrogeologico va sistemato. Ma il punto è un altro. Il parco canile che strutture invasive ha? Stiamo parlando di progetti che ancora non si conoscono, allora come si fa a dire che saranno in contrasto con il vincolo idrogeologico? Se non interferiscono con il flusso idrico dov’è il problema del vincolo? Se ancora non abbiamo i progetti, come facciamo a dire che la zona è vincolata. Questo  è un falso problema.\r\n\r\n \r\n\r\nE l’assenza della normativa regionale? (Marini sorride)\r\n\r\nSe io quando ero sindaco stavo per fare il parco canile con un finanziamento regionale, senza normativa regionale, dov’è ora il problema?\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.