Home Politica Parco Canile ieri in commissione: il progettista rinuncia all’incarico. Tutto da rifare.
Parco Canile ieri in commissione: il progettista rinuncia all’incarico. Tutto da rifare.

Parco Canile ieri in commissione: il progettista rinuncia all’incarico. Tutto da rifare.

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ViterboParco Canile: la storia infinita. Dopo una delibera che ne stabiliva la realizzazione in località Novepani, poi un’altra che riproponeva un canile tradizionale a Pratoleva,  seguita ancora da un ordine del giorno del consiglio comunale che riportava tutto alla delibera originaria e quindi sosteneva la realizzazione di un parco canile a Novepani, la stancante querelle sui vincoli, da verificare secondo l’allora vice sindaco Luisa Ciambella (Pd), considerati, invece, del tutto superati da molti consiglieri comunali e dalle associazioni animaliste, eccolo tornare in consiglio comunale con il nuovo corso Arena. Tutto ciò, infatti, si è consumato con la precedente amministrazione, durante la quale, alla fine, si era arrivati a stanziare 15 mila euro in bilancio per la progettazione di un Parco Canile, scelta inequivocabile fatta dal consiglio comunale che aveva totalmente bocciato l’idea di un canile tradizionale non più in linea con i nuovi standard di benessere richiesti pure per i poveri cani senza padrone ai quali si vuole evitare di trascorrere la vita dentro un’angusta gabbia. Bando espletato, dunque, e incarico assegnato. Per il Parco Canile iniziava ad apparire una luce in fondo al tunnel. Subito spenta. Termina il mandato di Michelini, arriva Giovanni Arena e l’ingegnere che aveva vinto il bando espletato per la progettazione rinuncia all’incarico. Tutto da rifare. Ieri la questione è arrivata in commissione consiliare. L’assessore competente, Paolo Barbieri, è stato subito chiaro:Voglio chiudere velocemente la questione e partire con il Parco Canile”. Ovviamente “Dopo santa Rosa”. Ma come farlo? Il bando espletato pare che non stabilisse un importo a base d’asta, questione sollevata dai consiglieri comunali nella seduta di ieri. Delle due proposte arrivate, una per 9 mila euro e una per 19 mila euro, si è aggiudicata l’incarico la prima. Che però il 9 agosto ha comunicato al sindaco di non poter accettare l’incarico perché la cifra offerta si sarebbe rivelata “incongrua” rispetto al lavoro da fare. Come ripartire quindi? Fare un nuovo bando o assegnare l’incarico alla seconda proposta?

“Il parco canile – ricorda Barbieri in commissione – si trascina dal 2o13. Era stato dato un incarico a maggio e aveva vinto l’ingegner Petroselli. Venti giorni fa, però, ha rinunciato. È stato chiesto al secondo, all’ingegner Valeriani di assumere l’incarico, ma l’importo era diverso”. La proposta, infatti, è per 19 mila euro e in bilancio per la progettazione del parco canile ci sono solo 15 mila euro.   Scoglio superabile,s secondo Frontini: “Integriamoli con altri 4 mila euro”. Il parco canile potrebbe arrivare ad ospitare fino a 300 cani, sottolinea Barbieri.

Gianluca Grancini (FDI), invece, si chiede come sia “possibile fare un bando senza un importo a base d’asta“. Solleva forti perplessità Giacomo Barelli (Viva Viterbo): “Vorrei capire i motivi per cui l’ingegner Petroselli ha rinunciato all’incarico – dice -. Mi pare che fosse candidato in lista con la consigliera Frontini – prosegue accendendo un faro su un eventuale movente politico, subito smorzato dalla stessa Frontini: “L’incarico prevedeva che il progettista si assumesse pure il costo di sanare eventuali abusi. Con la cifra offerta non ci si rientrava”, spiega l’esponente di Viterbo 2020. Bando duramente contestato dall’ex assessore Alvaro Ricci, critica che si è riversata inevitabilmente sul dirigente competente della sua stesura all’epoca di Michelini. Un punto su cui tutti, maggioranza e opposizione, si sono trovati d’accordo è stata quella di procedere il più rapidamente possibile verso la realizzazione del Parco Canile, pensando, immediatamente, alla via più corretta e rapida per procedere all’assegnazione dell’incarico per la progettazione. Le ipotesi sul campo: ripetere il bando; fare un’assegnazione diretta; chiamare il secondo partecipante. Tutte vie, ipoteticamente, percorribili, quanto meno sulla carta. Dopo santa Rosa se ne saprà di più. Certo è che la nuova amministrazione sembra sostenere fortemente la volontà di procedere seriamente con la sua realizzazione. Il Parco Canile, dunque, stavolta, potrebbe veramente vedere la luce e realizzare il sogno di Elvia Viglino, storica animalista della Tuscia, scomparsa di recente proprio durante il dibattito sulla questione, lottando fino alla fine dei suoi giorni per dare ai cani questa prospettiva di una vita migliore.

 

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.