Home Politica Piano del commercio: scontro nella notte, Arena a Barelli: “C’hai le manie di persecuzione”
Piano del commercio: scontro nella notte, Arena a Barelli: “C’hai le manie di persecuzione”

Piano del commercio: scontro nella notte, Arena a Barelli: “C’hai le manie di persecuzione”

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Viterbo – Piano del Commercio: si tira fino a tardi. Mezzanotte ed oltre. Ed esplodono scintille. Barelli, forse, vorrebbe andare a casa e chiede di mettere al voto la sospensione del consiglio per ben due volte. Nella prima i numeri non sono dalla sua parte. La maggioranza vota per proseguire. La seconda incontra sulla strada il no del presidente del consiglio comunale, Stefano Evangelista, che sottolinea a Barelli: “Non si può votare per una cosa su cui già si è votato“. La discussione prosegue. La maggioranza vuole approvare almeno l’articolo 11 del Piano del Commercio, la parte, quindi, su San Pellegrino.  L’ora è tarda, la stanchezza si fa sentire, e i nervi affiorano. Barelli propone un emendamento, ma Buzzi lo blocca: “Lei sta chiedendo a tutti i consiglieri, alle ore 22 e diciotto di votare un emendamento incongruente“. Barelli difende la sua posizione, e Buzzi rincara la dose: “Il suo emendamento è incongruente e inconcludente”. Un altro scambio di battute e nel dibattito entra pure Paolo Bianchini che si inalbera con Barelli: “Non accetto che mi si dica che sto approvando un piano perché ho degli interessi“. Ma Barelli spiega: “Intendevo l’interesse legittimo ad approvare in maniera solerte il Piano del Commercio“. Bianchini esce dall’aula piuttosto alterato. Buzzi butta acqua sul fuoco e ricorda: “Vi faccio notare che nella precedente seduta è stata la stessa opposizione a chiedere di anticipare questo punto, perché unanimemente riconosciuto come il cuore di tutto il regolamento”. Si discute a tutto tondo: orari di chiusura, somministrazione di alcolici, apertura di nuovi bar. Per Antoniozzi farli chiudere all’una è troppo tardi: “I residenti quando hanno visto l’orario, hanno sbarrato gli occhi – dice -. Aiutiamo i residenti che ce l’hanno chiesto a gran voce,  anticipiamo l’orario di chiusura”. Muroni ha la sua tesi: “Non solo chi abita a San Pellegrino ha dirittoal risposo, anche chi abita in  via San Lorenzo, piazza del Gesù. Io ho girato poco, ma in altre città i centri storici  sono abitati e i locali sono sempre aperti. Il problema di fondo sono i controlli”. E proprio su questo interviene lapidario Barelli: “Facciamo un esercizio di retorica. L’una, le due, mezzanotte. Tanto, poi, non controlla nessuno”. Erbetti: “Stiamo limitando le nuove aperture, poi magari il ristorante vende alcolici dopo le 22“. “Qual è il senso di impedire a una gelateria di restare aperta dopo le 22.30?”, ribatte Purchiaroni, “Stiamo creando un mostro”. I divieti, infatti, riguardano la categoria di attività artigianali, quindi non solo bar, ma anche, ad esempio, una gelateria. L’assessore Mancini spiega che la regolamentazione del Piano del Commercio sarà poi seguita da un protocollo di intesa con la regione Lazio che smusserà tutti gli angoli. Ma la discussione è infuocata. E Purchiaroni non ci sta: “Non mi voglio assumere la responsabilità di imporre a una gelateria di chiudere alle 22,30. La regione potrebbe avere anche una crisi politica e tutto resterebbe così”. Il dirigente ci mette un punto: “qui non ci sono scelte a livello politico. Se sono attività artigianali alimentari per me è indifferente che sia una pizzeria, un kebab o una gelateria”. Notaristefano vorrebbe imporre ai gestori dei bar di ripulire lo spazio antistante alla propria attività. “Ce lo hanno chiesto diversi B&B perché in strada lasciano di tutto”. Muroni replica: “Pure fuori porta San Pietro, non solo a San Pellegrino, ci sono bottiglie in giro intorno a un distributore automatico”. Si arriva alla fine degli emendamenti e la maggioranza vota il famigerato articolo 11. Barelli inizia a intravedere la strada di casa, quando il presidente del consiglio Stefano Evangelista annuncia la capigruppo. “Per continuare a discutere il piano del commercio martedì pomeriggio, dopo il consiglio straordinario della mattina – spiega Evangelista – la capigruppo va fatta al più tardi domattina, quindi, anziché farvi tornare, la facciamo direttamente ora”. Arena si avvicina a Barelli e gli dice che procederanno con la votazione dell’art. 11 poi si discuterà della capigruppo. Barelli lo apostrofa poco elegantemente, e perde le staffe: “Non riesco proprio a comprendere perché tutta questa fretta nell’approvare questo regolamento”. E Arena, a mezzanotte inoltrata, si prende l’ultima parola del siparietto: “Tu c’hai le manie di persecuzione”.

 

 

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.