Viterbo – Chiuse le urne, il sodalizio dei facchini di santa Rosa guarda avanti. Ai prossimi tre anni, durante i quali il timone sarà in mano al duo Rossi – Mecarini. Non è una novità. I due rivestono il ruolo di capo facchino e presidente del sodalizio da ben 12 anni. E nell’ultima votazione, avvenuta sabato 26 gennaio, sono stati riconfermati per altri tre. Non solo loro. Anche in tutte le altre cariche: probiviri, revisori e consiglio si sono affermati uomini della lista Rossi – Mecarini che ora hanno il controllo totale sul sodalizio. Nessuna rappresentanza negli organi sociali della lista di Paolo Moneti che si è scontrata con quella del presidente uscente. Si può dire, quindi, che il voto abbia in un certo senso sanato la frattura riconsegnando gli organi sociali del sodalizio a una sola corrente che si troverà, quindi, in futuro a decidere senza oppositori, assumendosi tutta la responsabilità del fare bene o male. L’appuntamento principale dei vertici da affrontare quest’anno è certamente il Trasporto del 3 settembre. Ma il sodalizio in questi anni è cresciuto, facendo un enorme salto in avanti grazie, in particolar modo, al riconoscimento Unesco. “Il primo impegno come presidente – dice Massimo Mecarini all’indomani della riconferma alla presidenza del sodalizio – riprendere totalmente in mano l’attività, in vista dei prossimi appuntamenti. Uno di questi sono le prove di portata che ci saranno tra qualche mese. Un altro appuntamento di fondamentale importanza sarà l’incontro da fissare per il piano di comunicazione e di salvaguardia finalizzato a mantenere lo standard del bene riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità, cioè il Trasporto”. E quest’anno la tradizione viterbese vola oltre oceano: «Stiamo mettendo insieme una serie di bozzetti delle macchine di santa Rosa – spiega Mecarini – per una mostra negli Stati Uniti”, annuncia Mecarini. Le novità di quest’anno non sono finite: “Con il Centro Studi santa Rosa e le suore alcantarine – aggiunge il presidente – saranno bandite delle borse di studio per un’attività di ricerca e studio su santa Rosa”.
