Home Attualità Uccisa l’orsa KJ2 in Trentino, Movimento Animalista viterbese: “Bene l’esposto denuncia di Brambilla”

Uccisa l’orsa KJ2 in Trentino, Movimento Animalista viterbese: “Bene l’esposto denuncia di Brambilla”

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“Contrariamente a quanto sostenuto dal Presidente della Provincia, Ugo Rossi, firmatario dell’ordinanza di “esecuzione” dell’orsa KJ2 , molti esperti giudicano non necessario l’abbattimento di un animale, per di più protetto, che, per esempio, poteva essere ulteriormente monitorato ed, eventualmente, in un secondo tempo catturato ed allontanato”, lo afferma la responsabile provinciale del Movimento Animalista di Viterbo, Antonella Bruni con una nota a sostegno delle iniziative intraprese dall’on. Michele Vittoria Brambilla verso Rossi, in seguito all’ordinanza di abbattere l’orsa KJ2 che avrebbe ferito un escursionista.

Nell’esposto-denuncia presentato dalla Presidente Brambilla – continua Bruni – la Provincia dovrà rispondere non solo di animalicidio previsto dall’art.544bis , ma anche della dimostrata incapacità di organizzare la corretta convivenza tra orso e uomo, delimitando zone di rispetto e imponendone l’osservanza agli escursionisti; dei fondi nazionali e comunitari spesi prima per riportare gli orsi sul territorio e poi per ammazzarli, come Daniza nel 2014 e KJ2 oggi. Il Presidente Rossi dice aver agito secondo scienza, coscienza e buon senso. Incredibile. A quale scienza si riferisce? La coscienza ed il buon senso dettano di inforcare il fucile e sparare? Uccidendo un animale che vive nel suo habitat e reagisce seguendo l’istinto? Gli animali hanno un codice di comportamento ed è l’uomo che deve conoscerlo e rispettarlo se si introduce nel loro territorio.

E’ come dire, che io entro in un cancello dove so che c’è un cane che fa la guardia e siccome mi morde, va abbattuto perché “pericoloso”. Credo che pericolosi e molto, siano coloro che ritengono anche di “buon senso” queste scelte. L’unico buon senso che potremmo riconoscergli sarebbe quello di dimettersi, ovvero in un Paese che si possa ancora definire civile, andrebbero almeno rimossi dalla loro comoda e costosa poltrona.

Ovviamente il Presidente Rossi non poteva dimenticare di evidenziare la necessità primaria di tutelare la sicurezza generale, argomento che ormai è usato per “blindare” qualsiasi fatto.

Forse non ce ne accorgiamo, ma è da tempo ormai che sul totem della cosiddetta “sicurezza” ci hanno ristretto  ampi spazi di diritti e libertà, senza, peraltro, che ci si senta sicuri e protetti come sarebbe necessario, ma è diventata la parolina magica con la quale tacitare ogni protesta, che diventa subito impopolare e esagerata, rispetto alla superiore tutela di un valore tanto importante come la “sicurezza”.

La verità ancora una volta è molto più semplice di quel che si vuol far credere, ci sarebbero interessi politici ed economici che influenzerebbero questi fatti, e gli animali, ancora una volta, sono un mero strumento, una “cosa” su cui anche infierire  per raggiungere i fini voluti. .

C’è anche un’altra chicca. E’ così crudele e intollerabile quello che è successo,  che il governo potrebbe anche premiare la Provincia di Trento concedendogli la gestione diretta della fauna selvatica, abdicando, cioè, al suo ruolo costituzionale di custode di questo patrimonio. In questo modo la Provincia avrebbe mano libera  sulla fauna e potrebbe agire in maniera più diretta e rapida. Più rapida di così? Come? Sparando a vista?

Beh, intanto, già stanno pensando di spostare in massa gli orsi nell’est Europa o di attuare dei piani di contenimento.

Un governo che si rispetti  non può accogliere la richiesta di gestire autonomamente una materia così importante , anche  perché, altrimenti,  potremmo  essere autorizzati a pensare che, considerate le gravi difficoltà finanziarie lamentate da molte amministrazioni locali,  si potrebbe dare loro “mano libera” e  considerare alternativa più “diretta, rapida ed economica” lo sterminio dei cani nei canili invece che il loro mantenimento.

Il Movimento Animalista – conclude Bruni – invocherà giustizia in tutte le sedi, politiche e giudiziarie e non si fermerà finché non verrà fuori tutto quello che c’è da sapere. Se c’è una guerra subdola in atto, noi la combatteremo, ma dalla parte degli animali».

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.