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Vittorio Sgarbi: “In Procura ci vado io”.

Vittorio Sgarbi: “In Procura ci vado io”.

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Viterbo, 24 marzo 2024 – In quasi due anni di mandato Frontini non si era praticamente mai visto partecipare a un consiglio comunale, ma ora Vittorio Sgarbi sembra intenzionato a recuperare il tempo perduto, prendendo parte a due sedute in una settimana e contribuendo ad accendere il già frizzante clima di Palazzo dei Priori.Come assessore alla Bellezza intendo andare in Procura”, ha detto nel consiglio di giovedì scorso, “perché nel percorso da Viterbo a Montalto ho visto uno dei luoghi più belli del mondo, che sono memoria dell’umanità, come Tuscania, aggrediti in modo intollerabile con una quantità infinita di chilometri di parchi fotovoltaici. È uscita una legge, il 4 marzo di quest’anno, che stabilisce un vincolo totale dell’area che va da Tuscania a Montalto. Non possiamo perdere quella bellezza assoluta”, ha stigmatizzato Sgarbi, invitando “alcuni sindaci a fare una denuncia in Procura per infrazione dell’articolo 9 della Costituzione e interrompere questa tragedia. Stiamo distruggendo uno dei luoghi più belli del mondo”, ha affermando, chiamando in causa la consigliera comunale Luisa Ciambella: “Mi dicono che veniva da Fioroni ora è con Rocca”, lei corregge: “No, venivo dal Pd, un partito da cui ho preso le distanze. Uno dei motivi è che l’amministrazione Zingaretti è stata proprio quella che ha prodotto questa autorizzazioni selvagge. Molti Comuni, compreso questo, non si presentavano nemmeno alla conferenza dei servizi”. Quella stessa regione a guida Pd che “ha autorizzato l’ampliamento della discarica senza i dovuti approfondimenti biologici”, ha incalzato Ciambella, “Rocca ha abrogato il sistema degli Egato, nati su proposta del Pd, di cui ho fatto parte, ma che ho abbandonato da tre anni, per trovare posto ai trombati della politica. Ho sposato la causa Rocca per gli stessi motivi che mi hanno portato a sostenere la sindaca”, ha detto Ciambella sull’orlo di incendiare il consiglio comunale, avviando un probabile attacco a Frontini, seduta di fronte sui banchi della giunta, e il Pd in quelli posteriori dell’opposizione, scossi da una certa turbolenza per le critiche a Zingaretti. Ci ha pensato il presidente del consiglio, Marco Ciorba, a domare le fiamme, prima che esplodessero, interrompendo Ciambella, alla quale sono comunque rimasti alcuni minuti per specificare che la giunta Zingaretti “non ha bloccato le autorizzazioni, ma solo le installazioni” degli impianti per le energie rinnovabili. Dagli scranni della giunta comunale Vittorio Sgarbi ha lanciato un altro tema caro alla città: il museo delle macchine di santa Rosa coinvolgendo “gli imprenditori dell’area termale per costruire un padiglione in legno ed ospitare quattro macchine” al Paliano. Pare, proprio che l’assessore alla Bellezza voglia non solo partecipare, ai consigli comunali in questo caso, ma anche “vincere”. Pure se il suo è un assessorato senza portafoglio, come lui stesso ha sottolineato giustificando la sua assenza dal parlamentino viterbese: “Cosa può fare un assessore alla Bellezza senza un bilancio e senza un portafoglio?”, ha detto “le mie assenze corrispondono alla mia impossibilità di agire, mi pareva inutile venire”. La sua presenza improvvisamente assidua, farebbe pensare che non sia più così? O semplicemente, più che il portafoglio, Sgarbi ha ritrovato il tempo: “Da quando mi sono dimesso da sottosegretario, ho capito che ne avevo di più per partecipare ai consigli”. Sempreché di tempo ne sia rimasto pure all’amministrazione Frontini, dopo gli scricchiolamenti rumorosi della sua maggioranza. 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.