Berlusconi: “Mai messo veti ad accordo con Cinque Stelle. Abbiamo nostre idee su come riuscire a formare un governo”
ROMA – Maria Elisabetta Alberti Casellati ha concluso il suo primo giro di consultazioni, iniziato subito dopo l’affidamento di un incarico esplorativo da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, finalizzato a verificare l’esistenza di una maggioranza in Parlamento tra centrodestra e Cinque Stelle entro venerdì di questa settimana. Al termine del primo giro di consultazioni la missione della seconda carica dello Stato sembra di quelle impossibile. Da parte di Di Maio restano i veti verso Forza Italia, e Matteo Salvini, da parte sua, ribadisce, contrariamente a quanto vorrebbe il leader pentastellato, l’unità indissolubile del centrodestra.
“Di Maio ha mantenuto la sua posizione di sempre di non accettare la possibilità di un accordo con il centrodestra nella sua universalità, cioè con i tre partiti che lo compongono – dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al termine del colloquio con la presidente Casellati -. Di Maio ha tacciato il centrodestra di essere una coalizione artificiale. Un’affermazione che credo sia molto lontana dalla realtà – prosegue il Cavaliere -. Come partiti di centrodestra abbiamo governato per nove anni la Repubblica, siamo stati e siamo ancora a capo di molte regioni importanti, partecipiamo insieme anche alle prossime elezioni regionali. Abbiamo approvato e siglato punto per punto lo stesso programma. Ben 172 nostri parlamentari sono stati eletti con il voto degli elettori dei tre partiti. Questa è una colazione e non può essere definita non realistica o artificiale. Approfitto per dire che da parte nostra non abbiamo mai messo veti nei confronti di nessuno. Verso di noi, invece, sono stati posti dai protagonisti del Cinque Stelle. Nè Forza Italia, né il suo presidente – prosegue Berlusconi – hanno mai messo veti all’alleanza tra il centrodestra con il Cinque Stelle. Abbiamo insistito sul fatto che avendo il centrodestra ottenuto più voti, spetta alla nostra coalizione indicare il candidato alla presidenza del consiglio che, secondo i patti, dovrà esprimere la Lega avendo ottenuto più voti”. Al termine del suo intervento Berlusconi lancia una frase sibillina: “Abbiamo le nostre idee su come potrebbe essere risolta la questione urgente e importante di un governo per il Paese, anche se non credo sia questo il momento per dichiarare queste idee. Vedremo come procederà la consultazione. La presidente del Senato ci ha chiesto di rendersi disponibili domani per un altro giro di consultazioni, per cui non andrò in Molise per le elezioni regionali”.
