Home Politica Consiglio su immigrazione, Insogna: “Surreale parlare con 30 bottigliette d’acqua”, arriva Carta buona accoglienza
Consiglio su immigrazione, Insogna: “Surreale parlare con 30 bottigliette d’acqua”, arriva Carta buona accoglienza

Consiglio su immigrazione, Insogna: “Surreale parlare con 30 bottigliette d’acqua”, arriva Carta buona accoglienza

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“Surreale parlare con trenta bottigliette d’acqua”: Sergio Insogna (Gal) la butta sull’ironia.\r\n\r\nImmigrati che arrivano, consiglieri che partono. All’ordine del giorno del consiglio comunale c’è la questione dei richiedenti asilo e, in particolare, il centro di accoglienza straordinaria che sta sorgendo nei pressi della ex Fiera di Viterbo. Ma la maggioranza dà forfeit. E così a Insogna non resta che rivolgersi alle bottigliette d’acqua che, sistemate sui banchi rimasti vuoti della sala d’Ercole, fanno le veci dei consiglieri comunali che avrebbero dovuto dissetare, se fossero venuti.\r\n\r\n“A Capalbio, zona di mare vip, si sono rifiutati di accogliere i migranti, e così altri Comuni. Non credo questo sia l’atteggiamento giusto”, dice Insogna rivolto alle “bottigliette d’acqua”. A Viterbo ci sono tante associazioni che si occupano di immigrazione e che hanno inviato una lettera al consiglio comunale – prosegue – dove chiariscono quattro punti fondamentali per la buona accoglienza, secondo me condivisibili. Essi sono: una maggiore coesione tra le parti e i portatori di interesse, il coinvolgimento nelle scelte che comprenda i cittadini e le associazioni, una maggiore responsabilità e collaborazione degli organi di stampa nella comunicazione, uscita dalla logica di emergenza per una più opportuna programmazione di processo”.\r\n\r\nLa lettera, che richiama la carta della buona accoglienza siglata il 18 maggio scorso da Ministero dell’Interno, Anci, Alleanza cooperative sociali, è stata inviata al consiglio comunale il 16 novembre a firma delle associazioni: Kyanos, Arci Viterbo, Fight for Love, Centro antiviolenza Erinna, Artitudine, Ram Dass, Perché io segno, Casa dei diritti sociali.\r\n\r\n“Tutto ciò va nella direzione di quello a cui stavo pensando – dice Michelini rubando la scena alle bottigliette d’acqua – stipulare una convenzione tra Prefettura, Comuni ospitanti e gestore del servizio affinché anche gli enti locali possano avere un ruolo attivo. La semplice comunicazione da parte della Prefettura non basta. Non voglio innescare uno scontro istituzionale, ma il Comune deve avere un ruolo attivo. Se la Prefettura non tornerà indietro sulla ex Fiera di Viterbo, dovrà comunque togliere tra tre mesi i container”.\r\n\r\nA margine del consiglio Marta Nori informa che l’associazione Kyanos, della quale è presidente, ha messo a diposizione delle donne ospitate in via Emilio Bianchi “servizi gratuiti inerenti visite ginecologiche, incontri sulla conoscenza e sul benessere del proprio corpo, e incontri sulla contraccezione femminile. La nostra associazione – spiega –   si occupa di promuovere il benessere, il diritto all’autodeterminazione sul proprio corpo e la consapevolezza della donna. Il sindaco non ci ha ancora risposto. Dopo circa un mese e mezzo, invece, la mia associazione è stata contattata dal vice prefetto il quale, facendomi parlare con un suo collaboratore, mi ha assicurato che farà un incontro con tutte le associazioni e cooperative che si occupano di accoglienza per presentare la Kyanos, ma intanto il tempo passa e i miei servizi restano inutilizzati”.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n(In foto Sergio Insogna di fronte alle bottigliette d’acqua sui banchi lasciati vuoti dalla maggioranza”

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.