Home Politica In maggioranza Fondazione “scricchiola”, Insogna: “Alcune cose non vanno”.
In maggioranza Fondazione “scricchiola”, Insogna: “Alcune cose non vanno”.

In maggioranza Fondazione “scricchiola”, Insogna: “Alcune cose non vanno”.

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Viterbo – Calma apparente in consiglio comunale. Il rimpasto c’è. Ma non c’è. Insomma se ne parla. I partiti si sono incontrati. Secondo le indiscrezioni avrebbero anche fatto le loro richieste. Fratelli d’Italia avrebbe chiesto il terzo assessorato, forte dell’ingresso di Martina Minchella, uscita dal Pd, che ha portato i meloniani a cinque consiglieri. Nelle mire dei fratelli ci sarebbero anche i Servizi sociali, per i quali, si dice, sarebbero disposti anche a cedere i Lavori Pubblici. E lo scambio potrebbe essere gradito a Forza Italia. Ma nel pentolone il brodo si allunga, perché per cuocere quello che questo rimpasto potrebbe, infine, sfornare, ci vorrà del tempo. I piatti più pesanti, si sa, vanno fatti digerire lentamente. E chissà che qualcuno non l’abbia capito. Il pallino è lanciato. Gira. Nessuno sa ancora dove potrebbe fermarsi. E quali conseguenze provocare. Lo sa il sindaco che  vorrebbe fare solo piccoli aggiustamenti, per non rischiare di innescare effetti a catena incontrollabili. Ma i consiglieri avrebbero diverse vedute: auspicano giri di deleghe e anche di assessori. Per ora si resta nel limbo. Una fase di attesa, durante la quale i “giocatori” si studiano, lanciano qualche piccolo avvertimento, più o meno esplicito. In questi giorni si è notato un certo defilarsi di Fondazione. Sulla variazione di bilancio per recuperare fondi per le utenze della piscina comunale, Santucci e Insogna sono rimasti  in sala, ma si sono astenuti. “Restare  – dice Sergio Insogna – è stato un gesto di responsabilità. Se fossimo usciti, non ci sarebbe stato il numero legale. Quindi siamo rimasti al nostro posto, ma non abbiamo votato. Non condividiamo il fatto che siano state tolte risorse allo sport, associazioni ed eventi, e siano stati dirottati sulla piscina“, dice Insogna. “Si poteva tagliare da altre parti senza problemi“, spiega il consigliere comunale di Fondazione. Ieri, poi, la grana della scuola musicale, per cui non è arrivato ancora il piano degli incarichi con i docenti che starebbero lavorando senza contratto. “Credo che una delega importante come il personale non debba restare in capo al sindaco – continua Insogna –  perché richiede un certo impegno, poi ci ritroviamo così”. Ieri mattina in commissione a votare la delibera per la scuola musicale c’era solo Insogna. Assente Santucci, pur avendo fatto una breve comparsa all’inizio dei lavori. “Aveva un impegno”, dice Insogna. Comunque stiano le cose, dalle parti di Fondazione, si avverte qualche scricchiolamento. Mentre dietro le quinte sarebbe ben più forte l’attrito che si sarebbe innescato tra il gruppo di Santucci e Fratelli d’Italia. Insomma “se son rose”, qualcuno prima o poi si pungerà. Magari al prossimo rimpasto.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.