Home Attualità “Le piazze fanno centro”: cinquanta idee per la riqualificazione, chiesto un finanziamento per piazza Fontana Grande
“Le piazze fanno centro”: cinquanta idee per la riqualificazione, chiesto un finanziamento per piazza Fontana Grande

“Le piazze fanno centro”: cinquanta idee per la riqualificazione, chiesto un finanziamento per piazza Fontana Grande

0
0

“Le piazze fanno centro”, o quasi.\r\n\r\nIl concorso di idee nazionale lanciato dall’assessore all’urbanistica del Comune di Viterbo, Raffela Saraconi, in collaborazione con l’Ance, per riqualificare alcune zone del centro storico, ha proclamato, nell’ultima seduta della commissione giudicatrice di ieri, i tre vincitori su cinquanta partecipanti.\r\n\r\nLe idee ci sono, tante e diversificate, che sarannno utili spunti per delineare la visione progettuale dello sviluppo futuro del centro storico, anche se, “La grande complessità e articolazione del tema concorsuale – ha detto la commissione giudicatrice – che prevede la contestuale analisi di ben sette piazze e interventi sulla viabilità urbana di collegamento delle stesse, spaziando dall’assetto viabilistico alla definizione degli arredi urbani, ha fatto sì che non fosse realisticamente possibile identificare proposte capaci di soddisfare in modo compiuto tutte le richieste del bando.  In tal senso è importante evidenziare come molte proposte contengano utili spunti progettuali, al tempo stesso nessun lavoro è però stato in grado di risolvere in modo esaustivo e convincente tutte le questioni poste”.\r\n\r\nPer passare poi dalle idee ai fatti ci vorranno risorse finanziarie da spendere. In proposito l’assessorato all’urbanistica avrebbe già chiesto un contributo regionale che può arrivare a un importo massimo di 500 mila euro.\r\n\r\nIeri, intanto, la commissione giudicatrice ha proclamato i tre vincitori.\r\n\r\nSi tratta di Alessia Bettazzi di Prato, prima classificata con un progetto che totalizza un punteggio di 82 su 100, Emiliano Auriemma di Roma al secondo posto con 77 punti su 100, e terzo Alfredo Giacomini di Gallese con 75 punti su 100.\r\n\r\nLa proposta vincitrice viene commentata dalla commissione così: “Partendo dalla suggestione del fosso Urcionio, il progetto cerca di ricreare un disegno unitario sul percorso delle acque che colleghi Porta Romana con le piazze oggetto del bando. Questo viene realizzato con garbo e misura, inserendo motivi architettonici contemporanei in un contesto storico ben consolidato. Lo studio delle piazze, collegate da un metaforico percorso dell’acqua, risulta interessante anche per l’inserimento di elementi, quali dehors e panche, adeguatamente contesualizzati. Nonostante una chiara coerenza dei principi  compositivi generali, si deve altresì ravvisare come limite del progetto una sovrabbondanza di segni e materiali utilizzati”.\r\n\r\nIl secondo progetto, invece, viene valutato: “Professionale, attento al contesto e capace  di fornire una visione coerente dei processi di trasformazione urbana. Una serie di scelte connesse a viabilità e sosta, tuttavia, destano perplessità rispetto alle modalità di utilizzo flessibile degli spazi. In particolare alcune scelte di arredo urbano, come i dissuasori, non convincono pienamente sia dal punto di vista formale che funzionale”.\r\n\r\nRiguardo al terzo progetto la commissione dichiara: “Il progetto, pur scontando una rappresentazione grafica elementare e un approfondimento non compiuto di tutti gli ambiti proposti, offre alcune soluzioni progettuali originali come, ad esempio, la sistemazione esterna della chiesa di San Sisto e quella di piazza del Plebiscito che è trattata in continuità con i giardini interni al comune”.\r\n\r\nIl bando, rivolto ad architetti e ingegneri, chiedeva di elaborare delle idee per la riqualificazione di piazza san Sisto, piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza del Plebiscito, via Roma, piazza delle Erbe, via e piazza San Lorenzo, piazza del Gesù, piazza della Morte”.\r\n\r\n“La genericità di alcuni aspetti del bando – sono le considerazioni  della commissione giudicatrice –  come ad esempio, le questioni connesse al modello di gestione della viabilità urbana piuttosto che alla limitazione del traffico o alla pedonalizzazione del centro storico, o altresì le riflessioni connesse alla presenza, o meno, dei dehors con tutte le possibili implicazioni legate alle modalità di gestione degli stessi, lasciavano un grado di libertà molto ampio ai concorrenti tale da determinare la possibilità di proporre soluzioni assai eterogenee. Tale diversità degli approcci risulta quindi elemento di un’iniziativa che più che identificare un improbabile “progetto ideale” ha premiato chi ha risolto nel modo più convincente i principali quesiti posti dal bando. Rispetto a questo l’importanza  e il successo del concorso risiedono, secondo la commissione, nell’aver evidenziato un insieme di temi, non solo progettuali, che dovranno necessariamente essere valutati in relazione a ogni futuro progetto di gestione e trasformazione del centro storico e, più in generale, della città di Viterbo.\r\n\r\nIn quest’ottica, la necessità di proporre un modello di sviluppo innovativo e sostenibile, attento al grande patrimonio storico, culturale della città e alla sua attuale realtà economica e sociale, passa attraverso una seria riflessione sul lavoro fatto dai cinquanta gruppi che hanno partecipato al concorso “Le piazze fanno centro”.\r\n\r\nRispetto a tale lavoro si deve prioritaraimete elogiare il grande impegno, la passione civile e le capacità tecniche e professionali evidenziate da tutti i progettisti che hanno aderito al bando proposto dall’amministrazione comunale di Viterbo.\r\n\r\nIl patrimonio materiale d’idee e di professionalità rappresentato da questi lavori, costituisce un importante lascito per la comunità locale, quale strumento di comprensione e di riflessione sul futuro della città e dei suoi spazi pubblici.\r\n\r\nL’auspicio della commissione è che, proprio partendo dagli esiti del concorso, possa essere intrapreso un percorso di riqualificazione del centro cittadino valorizzandone la rilevante qualità urbana degli spazi pubblici attraverso una serie di interventi puntuali inseriti in una visione progettuale di ampio respiro”.\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.