Home Politica Minori incassi imposta di soggiorno 2018, Barelli: “Colpa delle politiche dell’ex assessore Sonia Perà (Pd)”

Minori incassi imposta di soggiorno 2018, Barelli: “Colpa delle politiche dell’ex assessore Sonia Perà (Pd)”

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Viterbo – Riunita la prima commissione che ha approvato le modifiche al regolamento sull’imposta di soggiorno che ne estendono l’applicazione anche al “pernottamento  in qualunque tipo di struttura ricettiva e negli alloggi  per uso abitativo  ubicati nel territorio del comune di Viterbo come individuati dalla normativa regionale  in materia di turismo, nonché negli altri immobili  destinati  alla locazione breve“. In sede di discussione della modifica, stamattina in commissione, l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessia Mancini (Fondazione), ha anche comunicato gli importi riscossi fino ad agosto 2018: “131.000 a fronte dei circa 139000 dello scorso anno”. Notizia non buona per il comune di Viterbo, anche se, va sottolineato, non equivale a una riduzione del turismo. Come ha ben spiegato la stessa Mancini in commissione: “Aumentano i turisti, ma diminuiscono i tempi di permanenza“. Notizia mezza amara: i turisti non diminuiscono, ma la cassa comunale piange 8 mila euro in meno. Un dato, quello dell’imposta di soggiorno, che va analizzato e che potrebbe risentire anche delle esenzioni operate su alcune tipologie di turista. Ed è qui che si innesca la lettura dai banchi dell’opposizione, di Giacomo Barelli (Viva Viterbo), secondo il quale i minori introiti sarebbero imputabili “alla gestione di Sonia Perà”, ex assessore allo Sviluppo Economico della precedente amministrazione di centrosinistra di Michelini, in particolare a una serie di “provvedimenti, adottati dall’ex assessore -prosegue Barelli – per dare seguito alle istanze di alcuni albergatori, ma che, a nostro avviso – prosegue – avrebbero reso più difficile la riscossione da parte del comune di Viterbo, oltre a favorire l’evasione e l’elusione”. Più specificatamente sulla riduzione dell’incasso dell’imposta di soggiorno, Barelli chiama in causa i provvedimenti a firma Perà quali quelli di aver previsto “l’esenzione sino ai 16 anni”, mentre prima era prevista a 12 e lo “sconto del 50% ai gruppi composti da almeno 20 persone“. “Il mio giudizio sulla gestione di Sonia Perà è totalmente negativo – dice ancora Barelli – per la prima volta da quando è stata istituita, l’imposta di soggiorno registra una diminuzione. Noi lo avevamo detto che le modifiche apportate dall’ex assessore avrebbero contribuito non solo a rendere più difficile l’accertamento, ma anche a facilitare l’elusione e l’evasione. L’imposta di soggiorno dalla sua istituzione è sempre aumentata tutti gli anni fino al 2017, adesso per la prima volta cambia trend e diminuisce.  Per questo  esprimo un giudizio totalmente negativo sulle decisioni prese all’epoca dall’assessore Sonia Perà – rimarca Barelli -. Credo, invece, che nella commissione di stamattina siano emersi elementi per un rilancio dell’importanza dell’imposta anche per quel che riguarda gli investimenti turistici da fare. Credo che stiamo andando in una direzione totalmente diversa, che non è quella di limitare l’imposta, ma di rilanciarla, se possibile anche aumentarla, magari, e andare a individuare gli interventi  in campo infrastrutturale e del turismo che possano migliorare l’accoglienza di chi arriva in città. Credo che questa amministrazione possa farlo, il dibattito di stamattina lo conferma. Dobbiamo lavorare per utilizzare bene l’imposta di soggiorno e non perché sia di difficile attuazione», conclude l’esponente di Viva Viterbo. 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.