Home Attualità Nasce Viterbo in Fiore. Avrà un tema: si pensa a Dante Alighieri o Fellini.
Nasce Viterbo in Fiore. Avrà un tema: si pensa a Dante Alighieri o Fellini.

Nasce Viterbo in Fiore. Avrà un tema: si pensa a Dante Alighieri o Fellini.

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Viterbo – San Pellegrino in Fiore: la prima riunione stamattina ha dato l’esito sperato e l’evento floreale ultra decennale della città di Viterbo sta prendendo forma concreta. E, proprio, nella definizione dei contorni dell’iniziativa che è stata effettuata stamattina, c’è già una prima certezza: non si chiamerà più San Pellegrino in Fiore, ma Viterbo in Fiore. È lo stesso sindaco Giovanni Arena che motiva la decisione: “In prospettiva pensiamo di ingrandire l’evento a tutta la città, coinvolgendo in futuro non più solo il quartiere medioevale“. Dove, però, rimarrà confinata, almeno per quest’anno, considerando i tempi organizzativi rimasti, che sono agli sgoccioli. Stamattina è stata messa a punto la cornice generale: intorno a un tavolo si sono seduti comune di Viterbo, Camera di Commercio, le tre confederazioni dell’agricoltura, l’Università della Tuscia, la Fondazione Carivit, l’Università degli Studi della Tuscia, Villa Rosa. Molti degli interlocutori presenti, del resto, già partecipano da anni alla manifestazione, come la Camera di Commercio, la Fondazione Carivit e Villa Rosa a parte il Comune, a cui l’evento appartiene. Quest’anno ci sarà anche la new entry dell’Ordine degli Architetti, anch’essi presenti stamattina, con l’arduo compito di plasmare scenografie che possano far sognare turisti e viterbesi. Scendendo più nel contenuto, dal tavolo è emerso anche il desiderio di connotare Viterbo in Fiore con un tema. Le ipotesi in piedi sono Dante Alighieri e Fellini. Più gettonata la prima. Il legame tra Dante Alighieri  e la Tuscia è forte e porta direttamente alla ribalta un altro giacimento d’oro di Viterbo: le terme, indiscutibile attrazione “fuori porta” per chi verrà a godersi Viterbo in Fiore. Il percorso quest’anno resterà quello di San Pellegrino in Fiore, da piazza del Plebiscito al quartiere medioevale di San Pellegrino. L’idea è di assegnare una piazza a ogni operatore. Per quanto riguarda la parte organizzativa, questa cadrà sull’amministrazione comunale che se ne occuperà con i settori: agricoltura, verde pubblico, sviluppo economico e cultura.  Il primo per quanto riguarda le attività con la confederazione delle associazioni agricole, il secondo per l’allestimento floreale, il terzo per le attività commerciali e il quarto per gli eventi.  “Stiamo realizzando una grande partecipazione cittadina  – dice il sindaco Giovanni Arena – tutti gli interlocutori che hanno partecipato al tavolo di stamattina sono stati molto entusiasti, felici di essere stati coinvolti, e, soprattutto, molto motivati. Vogliamo utilizzare questo sprint dimostrato oggi da parte di tutti per creare una sana competizione tra gli  operatori che parteciperanno alla realizzazione dell’evento. Vedremo chi farà la piazza più bella”, scherza Arena. Accantonato, almeno per quest’anno, il concorso di idee e anche il bando pubblico per affidare l’evento ad un unico organizzatore.

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.