Home Attualità San Pellegrino in Fiore: domani un tavolo interistituzionale. Se son rose fioriranno.
San Pellegrino in Fiore: domani un tavolo interistituzionale. Se son rose fioriranno.

San Pellegrino in Fiore: domani un tavolo interistituzionale. Se son rose fioriranno.

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Viterbo –  San Pellegrino in Fiore: il conto alla rovescia procede inesorabilmente verso il ponte del primo maggio, la data in cui, da oramai 33 anni, Viterbo si veste dei colori e dei profumi dei fiori, una sorta di benvenuto ufficiale alla primavera che la città non ha mai mancato di tributare, impreziosendo le sue naturali scenografie architettoniche con magnifici allestimenti  floreali. Il tempo passa, le cose cambiano. Fanno il loro corso. E quest’anno l’ente autonomo San Pellegrino in Fiore, che fin dall’inizio ha organizzato la manifestazione, ha fatto un passo indietro e dopo 33 anni di onorata attività si è “licenziato” dal compito, comunicando al Comune la volontà di retrocedere dalla convenzione. Ora si apre un “vuoto” che, a seconda di come sarà colmato, potrebbe decretare un rilancio significativo dell’evento che già attira turisti da tutta Italia e anche dall’estero, o segnare un brusco arresto, che sarebbe una brutta tegola sulla testa di una città che del turismo e della cultura ha deciso di fare la sua vocazione strategica. Questo è, dunque, un momento cruciale per l’amministrazione comunale.

Ognuno a Palazzo dei Priori, e anche fuori, sta offrendo il suo contributo pure di idee. Le ipotesi sul tavolo sarebbero diverse. Il sindaco ha già annunciato un concorso di idee. Ma ci sarebbe chi vorrebbe assegnare ogni piazza a un diverso operatore, come chi, invece, vorrebbe optare per un unico organizzatore, selezionato tramite un avviso pubblico. Domattina (7 febbraio 2020 ndr ) il sindaco terrà un tavolo, intorno al quale si sederanno: Comune e Provincia di Viterbo, Fondazione Carivit, Università degli Studi della Tuscia, le associazioni di categoria del mondo agricolo (Coldiretti, Confagricoltura, Cia), Camera di Commercio. Una larga partecipazione che dimostra la grande attenzione e l’importanza riservata a San Pellegrino in Fiore, sempre se si chiamerà ancora così, dal quale, però, è importante che esca fuori una decisione in tempi rapidi e che altrettanto velocemente si tramuti in operatività concreta. All’appuntamento, oramai, mancano circa due mesi e mezzo che, per un evento articolato, complesso e ampio come San Pellegrino in Fiore, tra allestimenti floreali e un ricco calendario culturale, significa stare proprio agli sgoccioli. Ben vengano tutte le idee, e tutti i tavoli, dunque, anche se, a questo punto, ad essere scelta, forse dovrebbe essere quella “burocraticamente” più veloce.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.