Home Politica Opposizione: “I 17 milioni di euro per le periferie ad oggi non ci sono. Grave la sceneggiata di ieri con il presidente Gentiloni”

Opposizione: “I 17 milioni di euro per le periferie ad oggi non ci sono. Grave la sceneggiata di ieri con il presidente Gentiloni”

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Grave che il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, sia venuto a Viterbo ad annunciare investimenti che non sono provvisti di relativa copertura finanziaria”. A dirlo è il consigliere di Forza Italia, Giulio Marini, condividendo il pensiero con gli atri dell’opposizione: Antonella Sberna (FI), Claudio Ubertini (FDI), Gianluca Grancini (FdI) e Luigi Buzzi (FdI) con una conferenza stampa stamattina che ha rotto il clima di inebriante estasi in cui è precipitata da ieri la Città dei Papi dopo l’arrivo del premier e l’annuncio di 17 milioni di euro a Viterbo, derivanti dal bando delle periferie con conseguente firma della convenzione che segna, ufficialmente da ieri, l’avvio della relativa progettazione entro un certo numero di giorni. Un annuncio che, secondo i consiglieri, avrebbe violato anche “l’art. 1 del piano finanziario dei pagamenti, ossia la legge numero 196 del 31 dicembre 2009” emanato per “annullare la vecchia abitudine governativa di annunciare investimenti senza garantirne la reale copertura finanziaria”.

Un’ ”abitudine”, in cui, secondo Marini, Sberna, Ubertini, Buzzi e Grancini, sarebbe ricaduta proprio l’amministrazione comunale targata Michelini con la firma della convenzione di ieri presso la sede della Cna. Secondo i consiglieri, infatti, i 17 milioni di euro “ad oggi non ci sono”. L’affermazione dell’opposizione si baserebbe sullo studio delle delibere Cipe riportato su una relazione consegnata alla stampa, dove è scritto che la “delibera numero 72/2017, avente per oggetto “la determinazione e  la modulazione delle risorse assegnate con la delibera CIPE 2/21017 al programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, opera – scrivono i consiglieriun cambiamento dell’articolazione delle risorse assegnate con la Delibera del CIPE 2/2017: in particolare le risorse pari a 798 milioni di euro sono ridotte a 761 milioni di euro. Il nuovo importo è così ripartito: 603 milioni a copertura integrale del fabbisogno finanziario residuo degli interventi delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo che appartengono alla macro area del Mezzogiorno e che siano utilmente collocati in graduatoria.  Per la parte restante pari a 157 milioni di euro in favore delle città metropolitane e Comuni capoluogo del Centro Nord fino a concorrenza di tale importo, secondo l’ordine di graduatoria e sempre per la parte corrispondente al fabbisogno finanziario non coperto della graduatoria medesima”.

Secondo i consiglieri di opposizione, quindi, “i 157 milioni che andrebbero ripartiti tra le città metropolitane e Comuni capoluogo del Centro Nord, si esaurirebbero ben prima di arrivare alla città di Viterbo, andando a coprire l’importo dei progetti presentati dalle città del Centro Nord che la precedono in graduatoria, sicché per la Città dei Papi”, almeno quest’anno, e forse anche per il prossimo, secondo l’opposizione, “non resterebbe nulla, tantomeno 17 milioni di euro”. Sulla stessa relazione i consiglieri di opposizione riportano: “l’ordine di impegno delle risorse è 260 milioni per il 2017, 247 milioni per il 2018 e 254 milioni per il 2019”. Insomma seppure, secondo i consiglieri di Forza Italia e Fratelli d’Italia, si rendessero disponibili i 17 milioni di euro, non sarebbe per ora. “La firma della convenzione, però, autorizza a partire con la progettazione”, dicono, che dovrà essere finanziata “con una variazione di bilancio a rimborso quando si renderà disponibile il finanziamento”.

“La maggioranza conferma di soffrire di una malattia: l’annuncite, come Renzi e Zingaretti – attacca Luigi Buzzi (FdI) – sul Poggino più che una pioggia di milioni vediamo la pioggia che, quando cade, inonda l’area.  Prima erano 17 milioni, ora sono diventati 22. Da qui alla fine dell’anno magari aumenteranno ancora. Hanno fatto tanto rumore per nulla. Forse volevano restituirci il favore di avere lasciato loro i 13 milioni di euro del Plus, ma in quel caso la copertura delle risorse c’era. Viterbo è a un livello così basso  in graduatoria che ci resta  difficile credere che otterrà il finanziamento. Siamo sconcertati che sia proprio la prima carica dello Stato a dare il “La” a quella che ci sembra solo campagna elettorale”.

“Stavamo esercitando la nostra doverosa funzione di controllo sugli atti comunali come consiglieri – dice Giulio Marini (FI) – poi l’arrivo del presidente Gentiloni ci ha colti di sorpresa, soprattutto la sua decisione di scegliere Viterbo per una cosa del genere, quando ci sono tante altre città che sono certe di avere il finanziamento. Una bella gaffe venire proprio a Viterbo dove ancora non c’è copertura finanziaria,  contravvenendo a una disposizione di legge che vieta di firmare convenzione senza i fondi.  Ci sono altre città dove il finanziamento è stato già appostato, ma  Viterbo non è tra questi. Ha la speranza di averli, ed anche noi ci auguriamo che accadrà, che questi soldi arriveranno veramente a Viterbo, ma quello che abbiamo visto finora è solo campagna elettorale”. Rincara la dose Claudio Ubertini (FdI): “Non siamo qui perché rosichiamo, ma perché va fatta chiarezza verso i cittadini e verso gli imprenditori del Poggino in particolare. Io frequento questa zona e percepisco molta diffidenza. Si è cercato di incartare una cosa che non è così. Si parla di progetti per 22 milioni di euro, sulla convenzione si dice 17. Non vorrei che tutto ciò fosse solo campagna elettorale. Se questi soldi arrivassero, noi saremmo felici, perché siamo convinti che a spenderli saremo noi al prossimo mandato”, dice Ubertini pronosticando la sconfitta del centrosinistra alle prossime elezioni comunali.  Spero che tutto questo non sia stato fatto ad arte, perché abbiamo gli atti che ci fanno pensare che le cose non stiano propriamente  come sono state esposte alla cittadinanza”.

Conclude  Antonella Sberna con un considerazione: “Non si comprende, inoltre, come mai il Presidente del Consiglio non sia stato ricevuto direttamente nella sede del Comune, come si addice a una carica del suo peso – fa notare –  è stato invece accolto presso la sede della Cna che, tra l’altro, non rappresenta nemmeno tutte le imprese del territorio. Non vorremmo che tutto ciò sia solo una sceneggiata a fini elettorali”.

Prima di chiudere la conferenza stampa, Grancini si concede un altro passaggio: “In cinque anni abbiamo assistito all’affidamento di un numero di incarichi progettuali mai visti in tutta la storia del Comune. Duemila progetti e nessuna opera realizzata”.

Marini, invece, scende nel dettaglio della progettazione per la riqualificazione delle periferie che sarebbe valsa 17 milioni di euro. “Una piscina con 2 milioni di euro? Mi sembra irrealistico. E, inoltre, ci serve una piscina?”, dice.  Per il sottopasso della ferrovia interviene l’ex assessore ai Lavori Pubblici della giunta Marini, Paolo Muroni che ha assistito alla conferenza stampa di stamattina. “C’è un progetto esecutivo fermo da anni nel cassetto, in previsione del quale avevamo tolto la tabaccheria e ampliato le corsie”, dice riguardo all’interramento del passaggio a livello.  Il nodo dei 17 milioni di euro ottenuti dalla città di Viterbo in graduatoria arriverà molto presto nel dibattito istituzionale.  Già da lunedì, infatti, la commissione discuterà della variazione di bilancio che dovrà coprire anche il costo delle progettazioni che dovranno partire dopo la firma della convenzione. Una tempistica, secondo l’opposizione, “sospetta”. “La commissione è stata rimandata diverse volte, ora è stata fissata, proprio all’indomani della firma della convenzione”, fanno notare. Così come “tempestiva”, secondo l’opposizione, potrebbe rivelarsi la vittoria di un sindaco di un’altra coalizione su cui, secondo i consiglieri di Forza Italia e Fratelli d’Italia,  far ricadere la patata bollente dell’eventuale mancato arrivo dei 17 milioni di euro.

 

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.