Home Attualità Pastore tedesco gettato in un fosso: si cerca il colpevole. L’assessore Micci fissa un incontro con gli abitanti di Grotte.
Pastore tedesco gettato in un fosso: si cerca il colpevole. L’assessore Micci fissa un incontro con gli abitanti di Grotte.

Pastore tedesco gettato in un fosso: si cerca il colpevole. L’assessore Micci fissa un incontro con gli abitanti di Grotte.

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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo  da Associazione Mifidodifido (Cristiano Zappi, Alessia Buzzavo, Orietta Brinchi, MassimilianoTrippamera); Associazione Musi Sereni (Roberta Filoscia, Paola Pallotta); Associazione Amici Animali (onlus: Paola Viglino); Animaliamiciviterbo.it  (Maria Antonietta Stella); Associazione Bastet (Francesca Zancanaro); per il Gruppo animaliste volontarie Bagnoregio Francesca Rossi , Chiara Pagliacci, Nicola Pollastrelli, Ornella Caporossi, Anna Iuzzarelli, Antonella Bruni.

Lo ripetiamo quasi quotidianamente ed è vero: sembra non esserci fine all’orrore
delle azioni umane e la vicenda di Spes, il pastore tedesco, trovato con le zampe
strette, fino ad incidergli la carne, da una fascetta da elettricista e gettato in una
fogna a Grotte Santo Stefano ne è una agghiacciante rappresentazione.
La cosa che rende ulteriormente insostenibile questi fatti di inaudita crudeltà, è che
nessuno pensa che questo episodio sia l’ultimo, anzi il rischio è quello di assuefarci a
tutto ciò, perché ogni giorno c’è un fatto più grave che ci induce a sopportare il
precedente, ma questa è una deriva molto pericolosa che dobbiamo contrastare
sempre e comunque.
La violenza sugli animali è ormai diventata un’epidemia, tanto più subdola e
virulenta quanto più appare oggetto di una frequente minimizzazione “ C’è ben altro”
“Con tutto quello che si sente nei telegiornali” “ Ma in fondo si tratta solo di un
animale”.
Le considerazioni che possono discendere da questi orribili episodi sono diverse, ma
è legittimo chiedersi se molto sia da riferire ad un diffuso senso di impunità di cui
spesso questi reati finiscono per godere.
Sì, perché rendere giustizia è difficile in generale, difficilissimo quando si tratta di
renderla agli animali. Occorrono pene più severe e sentenze esemplari. Non è
possibile interrogare un animale durante un processo penale per chiedergli se e
quanto abbia sofferto, ma chi convive con uno di loro sa benissimo che possiamo
facilmente leggerlo nei suoi occhi e nel suo comportamento. È bene anche fare mente locale su un ulteriore aspetto del problema che non deve essere sottovalutato: chi compie questo genere di reati è una persona cattiva e senza scrupoli che, se non fermata, circola libera e in grado di ripetere atti simili nei confronti di altri esseri viventi umani e/o animali.
Dobbiamo contribuire tutti a trovare il colpevole, perché l’abuso e la sofferenza
subite da Spes devono avere giustizia, quindi, l’appello che rivolgiamo in particolare
alla comunità di Grotte Santo Stefano, nella quale vivono tante persone di grande
sensibilità animalista, è di aiutare il corso delle indagini, fornendo ogni possibile
testimonianza.
Dobbiamo dare atto all’assessore Elpidio Micci di essersi attivato per conoscere meglio la
vicenda, le condizione del povero cane e condannare decisamente l’ignobile atto,
riservandosi di promuovere quelle iniziative utili ad individuare il colpevole, tra le
quali quella di un incontro con i cittadini di Grotte Santo Stefano
L’auspicio è quello di un lavoro sinergico tra forze dell’ordine e Procura della
Repubblica, alla quale il servizio veterinario della Asl di Viterbo ha presentato
denuncia contro ignoti. Sappiamo che svolgono il proprio lavoro con perizia e
puntualità, auspicabilmente non disgiunte da una sensibilità particolare verso quegli
esseri che non hanno voce propria. Le condizioni di Spes migliorano, ma certamente le cure dovranno continuare soprattutto per quanto riguarda le gravi lesioni alle zampe i cui esiti finali non
possono essere ancora definiti. Una cosa è fin da ora certa, però, la cura che farebbe sicuramente la differenza anche per Spes resta sempre una: l’amore di una nuova famiglia che meriti il privilegio di
averla accanto. ​

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.