Home Politica Piscina comunale, Fin sospende campionato, Ciambella: “Confermate nostre preoccupazioni. Arena doveva bloccare l’evento”.
Piscina comunale, Fin sospende campionato, Ciambella: “Confermate nostre preoccupazioni. Arena doveva bloccare l’evento”.

Piscina comunale, Fin sospende campionato, Ciambella: “Confermate nostre preoccupazioni. Arena doveva bloccare l’evento”.

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Viterbo – La Federazione Italiana Nuoto che in questo momento gestisce la piscina comunale di Viterbo ha “sospeso le gare in corso in questi giorni per il campionato nazionale juniores. “In relazione alle notizie diffuse dagli organi di stampa – si legge nel comunicato della Fin – e relative all’imminente emanazione di un nuovo dpcm che disporrebbe ulteriori misure restrittive interessanti la Lombardia e 11 province del Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche, il campionato italiano Juniores di nuoto sincronizzato, in svolgimento a Viterbo, è da ritenersi concluso con l’esercizio tecnico di squadra della giornata odierna (sabato 7 marzo ndr). La federazione italiana nuoto comunicherà prossimamente le modalità riguardo classifiche, premiazioni delle atlete e delle società”. Termina così anticipatamente il programma che prevedeva due giornate di gare di un evento sportivo nato tra perplessità e polemiche. Le prime dell’amministrazione comunale, con il sindaco Giovanni Arena pronto a sospendere l’evento sportivo, sulla scorta delle numerose richieste di una cittadinanza preoccupata per la presenza di atleti provenienti dalle zone del Nord Italia che sarebbero a rischio Covid19, ma che po ha autorizzato la manifestazione poiché: “Dai ministeri interessati è arrivato l’ok”. Ma l’accelerazione del virus ha indotto il governo a emanare ulteriori e più ristrettive misure, alla luce delle quali, alla fine la Fin ha sospeso anticipatamente il campionato. Questo ha dato la stura alle critiche dell’opposizione che in queste ore stanno salendo di tono verso l’amministrazione comunale per avere autorizzato lo svolgimento dell’evento.  “Avevo già appreso che La Fin ha annullato su tutto il territorio della Regione Lazio le gare nazionali per la palla a nuoto di questi giorni finalizzate per le Olimpiadi come nel caso del nuoto sincronizzato, ma si è ostinata a mantenere il campionato a Viterbo”, attacca Luisa Ciambella (PD). “Il Sindaco Arena oltre a giocare a nascondino su questa situazione in queste ore – dice – non si è imposto come massima autorità sanitaria per chiedere di rimandare l’evento. Arena ha fatto di più, ha fatto circolare notizia che lo stesso ministero dell’interno e dello sport si sarebbero imposti per mantenere la competizione. Cosa che avremo modo di verificare dagli atti ufficiali. È di qualche minuto fa la notizia che la FIN, dopo aver condotto moltissimi atleti da tutta Italia accompagnati dalle loro famiglie, ha tenuto le competizioni ieri e le annullerà oggi per paura di non far rientrare in tempo le atlete provenienti dalle zone rosse. Dopo aver esposto la popolazione viterbese, gli atleti e le loro famiglie ad un potenziale pericolo, ora si annulla l’evento. Tutto questo è assolutamente inqualificabile, irresponsabile e il sindaco si deve sentire tutta la responsabilità morale e materiale per non essersi imposto, per non aver fatto il tutto per tutto per tutelare la sua Comunità. Sin dal primo momento ho rappresentato privatamente e poi pubblicamente il mio disaccordo e disappunto che è quello di tantissimi viterbesi che ora hanno la certezza, nostro malgrado, che tutto questo con la forza del buon senso e la capacità di fare la differenza che purtroppo non appartiene a questa amministrazione si sarebbe dovuto evitare! Ribadisco che il recente provvedimento del governo evidenzia la fondatezza delle nostre preoccupazioni e della cautela necessaria che doveva essere applicata. Fa pensare il singolare comportamento della Fin che fa celebrare le gare ignorando le preoccupazioni dei soli cittadini viterbesi e poi annulla  quando la preoccupazione giustamente investe il Nord. Incomprensibile  evanescenza del sindaco che svolge il suo ruolo di garante della sanità pubblica dei viterbesi come passacarte. Spero che non ci saranno danni, ma i fatti dimostrano la giustezza dei nostri argomenti. Adisco le domande nuove e vecchie, chi ha controllato oggi lo svolgersi delle competizioni? Chi ha garantito l’avvenuto rispetto delle prescrizioni? La FIN si  occuperà a sue spese se occorrerà di garantire quarantene, protocolli? Sindaco non sente tutta la sua inadeguatezza? Sindaco si ricordi che siamo cittadini e non sudditi”. Anche dalla pagina Facebook della consigliera Frontini arriva un attacco piuttosto pesante al sindaco Arena sullo stesso argomento. “Apprendo che la FIN ha sospeso campionati di nuoto sincronizzato juniores che si tengono da due giorni nella nostra piscina comunale e che gli atleti rientreranno nei rispettivi territori – scrive l’esponente di Viterbo 2020 – Ci volevano le misure drastiche per capire che no! No, non era proprio il caso! Quanto accaduto è di una gravità inaudita: un sindaco è massima autorità sanitaria. Può e deve tutelare la salute dei cittadini e non c’è sussurro nelle orecchie di ministero o federazione che possa fermare un’ordinanza sindacale contingibile e urgente. Solo il TAR, entro 90 giorni. Chi vi dice il contrario, continua a prendere in giro e giocare sulla pelle della gente”. Frontini pubblica poi un posto, sostenendo di averlo ricevuto da una titolare di B&B che afferma di “vere rifiutato di dare camere a persone provenienti dalla provincia di Vicenza e di Bergamo, dunque zone a rischio, per senso di responsabilità verso se stessi e la città”. I campionati Fin hanno portato a Viterbo circa 180 atleti nati dal 2002 al 2007. Tra questi ci sarebbero anche giovani nuotatori provenienti dalle regioni considerate a rischio Covid-19. L’ingresso alla piscina è stato regolato secondo le misure cautelative richiede dal primo decreto governativo. Nel complesso che ospita anche una palestra, il giorno delle gare sono stati previsti due accessi: uno direttamente dal parcheggio alla piscina, evitando il transito delle persone dall’ingresso principale, e uno separato, in un altro lato dell’edificio per gli utenti della palestra. La preoccupazione, però, che serpeggia tra i cittadini è per la presenza in città di persone che possano provenire dalle zone rosse e che in questi giorni hanno soggiornato, mangiato e girato in città.

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.