Home Politica Primarie di coalizione a centrodestra, Contardo (Noi con Salvini): «Niente imposizioni da liste civiche che hanno fatto perdere il centrodestra o governato fino all’altro ieri con Michelini»
Primarie di coalizione a centrodestra, Contardo (Noi con Salvini): «Niente imposizioni da liste civiche che hanno fatto perdere il centrodestra o governato fino all’altro ieri con Michelini»

Primarie di coalizione a centrodestra, Contardo (Noi con Salvini): «Niente imposizioni da liste civiche che hanno fatto perdere il centrodestra o governato fino all’altro ieri con Michelini»

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L’idea di fare primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco non appassiona a centrodestra il gruppo locale di “Noi con Salvini”.

I motivi li spiega il responsabile degli enti locali, Enrico Contardo: «Non si possono lanciare primarie di coalizione, quando una coalizione ancora non c’è – esordisce l’ex assessore al comune di Viterbo -. Siamo, inoltre, contrari allo strumento delle primarie». Il motivo per Contardo è abbastanza semplice: «Non comprendo perché in tutti gli altri capoluoghi di provincia si sia utilizzato un metodo e a Viterbo se ne dovrebbe adottare un altro, solo perché potrebbe far comodo a qualcuno, come, ad esempio, le liste civiche che non hanno un partito, ma pensano, probabilmente, di avere un certo radicamento territoriale, tra l’altro tutto da dimostrare, per poter entrare in partita con un ruolo determinante. L’anno scorso si è votato a Roma e a Latina e non sono state fatte primarie, così come non si è utilizzato questo strumento nemmeno quest’anno per il rinnovo di Frosinone e Rieti. Nessuno ha fatto le primarie, e ora dovremmo farle a Viterbo? A mio parere le strategie riguardo ad alleanze e candidati le dovranno decidere i quattro partiti di centrodestra». Al di fuori di esso, sulle primarie Contardo chiude “con un certo anticipo” le porte a quelle liste che: «hanno contribuito cinque anni fa a far perdere il centrodestra, o che hanno governato fino all’altro ieri con il sindaco Leonardo Michelini – spiega -. Noi non ci faremo imporre da questi movimenti né il metodo né i nomi. Sia gli uni, sia gli altri dovranno uscire da un ragionamento a tavolino tra Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Direzione Italia. Se uno di questi partiti – continua Contardo – pensa di poter fare accordi, ancor prima di confrontarsi con gli altri partiti, noi non li considereremo come patti di centrodestra. Nulla vieta in un momento successivo all’accordo, di estendere il dialogo ad altre realtà civiche, ma questo dovrà avvenire, a nostro avviso, solo in un secondo momento. Nessuno, però, pensi di fare fughe in avanti. Diremo no ad accordi a cui non siamo stati partecipi e a cui non siamo favorevoli». Anche se l’esponente di Noi con Salvini ha le idee chiare, certo è che discutere sulla scelta del metodo con cui selezionare candidato sindaco, sembra un po’ iniziare dalla fine un percorso che dovrà innanzitutto decidere quali saranno le coalizioni e le alleanze. Un percorso per niente facile, né tantomeno scontato. Anche senza considerare lo sconfinato e variegato mondo delle liste civiche, i nodi da sciogliere, restando anche solo nell’area di centrodestra, sono numerosi. Tutti, a loro volta, legati a quello più importante da districare: la legge elettorale. «Se si deciderà per il proporzionale sarà un tutti contro tutti e certo sedersi al tavolo comunale non sarà semplice», pure senza aggiungere troppi posti a tavola. Dopo la legge regionale, poi, ci sarà da vedere come finiranno le candidature e i risultati alle politiche e alle regionali», aggiunge Contardo. Sulle primarie, quindi, conclude: «Di cosa stiamo a parlare?». Tanto più che non si tratterebbe di primarie effettuate all’interno del proprio partito, come avviene di solito nel Pd, ma tra soggetti esterni,  nella maggior parte dei casi di appartenenza politica non specificata, rendendo il quadro ancor più aleatorio e variabile.

 

(Foto: Enrico Contardo –  Pagina FB)

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.