Home Politica Promozione Santa Rosa, 22 mila euro, Marini: “Troppi. Finito tempo delle vacche grasse. Centellinare risorse”
Promozione Santa Rosa, 22 mila euro, Marini: “Troppi. Finito tempo delle vacche grasse. Centellinare risorse”

Promozione Santa Rosa, 22 mila euro, Marini: “Troppi. Finito tempo delle vacche grasse. Centellinare risorse”

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Viterbo – Con strade come groviere, tanto per fare un esempio, ma ce ne potrebbero essere molti altri, spendere 22 mila euro per la promozione del trasporto della Macchina di santa Rosa a 15 giorni dell’evento, con un percorso già saturo di persone, considerato anche che non ci sarà il tratto aggiuntivo di via Marconi, a qualcuno è sembrato un po’ fuori luogo. La cifra sarebbe spuntata fuori nella lista delle spese messe in programma dall’assessorato alla cultura, guidato da Marco de Carolis (Fratelli d’Italia). Se l’opposizione ha già richiesto, su iniziativa di una serie di consiglieri, la commissione del 22 agosto per verificare una serie di aspetti, anche tra le file della maggioranza, ora, c’è chi inizia a dire la sua. Il primo a venire allo scoperto è Giulio Marini (FI). “È finito il tempo delle vacche grasse – dice l’ex sindaco -. Non ci sono più nemmeno le vacche. Considerando che ci sono emergenze di grande rilevanza per la città, è necessario centellinare le risorse e farne un uso molto oculato. Bisogna stare molto attenti sulla spesa – sottolinea -. Va considerata anche un’altra cosa: che promozione fare a così pochi giorni dall’evento? Oggi ci troviamo ad affrontare il Trasporto con i tempi di programmazione completamente saltati, soprattutto per fare una campagna promozionale di un certo impatto. Oggi, poi, bisogna stare attenti a che tipo di marketing fare, altrimenti rischiamo di non attirare maggiore pubblico rispetto a quello che già c’è”. Il criterio lanciato da Marini è, dunque, quello di massimizzare il rapporto spesa/risultato, considerando anche che le priorità in città, in questo momento, sono altre. Va, inoltre, puntualizzato che un evento come santa Rosa non può essere affidato a una promozione spot lanciata a ridosso del tre settembre, ma dovrebbe essere costantemente valorizzata, tenendo vivo l’interesse sull’iniziativa durante tutto l’anno. In questo modo, sì, si riuscirebbe anche ad economizzare sui costi, perché la popolarità dell’evento si consoliderebbe giorno dopo giorno e non sarebbero necessari ingenti investimenti per tirarla fuori ogni anno dall’oblio in cui si cade inevitabilmente ogni anno dopo lo smontaggio sul sagrato di santa Rosa.

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.