Home Politica PSI nel centrosinistra, ma Insogna risponde picche
PSI nel centrosinistra, ma Insogna risponde picche

PSI nel centrosinistra, ma Insogna risponde picche

0
0

VITERBO – Il partito socialista detta la linea a livello nazionale e locale: si sta dalla parte del centrosinistra. A Viterbo il partito socialista ha già promesso il suo sostegno alla candidata sindaco del centrosinistra, Luisa Ciambella. Una posizione che mette in difficoltà Sergio Insogna, consigliere comunale del PSI, uscito dalla maggioranza di centrosinistra al comune di Viterbo già da qualche anno per andare ad unirsi con l’opposizione, formata da civici e centrodestra. Una scelta, quella di Insogna, che, unita alla dura critica di questi anni all’amministrazione Michelini, lo ha portato sempre più vicino alle posizioni dei civici attualmente vicini al centrodestra. Più vuole Insogna ha ribadito di non voler più sostenere la compagine di governo uscente. La linea dettata dal Pd, per bocca della segretaria provinciale, Erina Brachino, che riporta il PSI, anche locale, nell’alveo del centrosinistra, o almeno così vorrebbe, ha suscitato la reazione di Insogna. “Per dovere di cronaca e per chiarezza politica mi sembra giusto e doveroso replicare alle inconsistenti dichiarazioni della sig.ra Erina Brachino – dice il consigliere comunale socialista –   Le sue affermazioni gratuite dimostrano il fatto che spesso i dirigenti, o presunti tali, non preparati su materia amministrativa e politica, farebbero meglio a tacere. Se la sig.ra Brachino ha deciso di appoggiare, insieme al suo mentore Paolini, Sindaco di Montefiascone con il centrodestra, la candidatura a perdere della dott.ssa Ciambella, è un problema suo e di Paolini, i socialisti di Viterbo non lo faranno.

Io sono, a tutti gli effetti, il consigliere comunale del PSI che insieme al Presidente del PSI, Filosa, alla Sez. PSI di Viterbo, alle Associazioni Progetto Viterbo e Provincia, Viterbo che lavora, Movimento civico per Viterbo, Uniti per l’Italia, SIAMO, Lista civica per i diritti di Viterbo ha costruito e costituito da mesi il gruppo “Civici per Viterbo”,  che affianca Fondazione in un progetto di buon governo della Città di Viterbo.  Questo mio e questo nostro percorso è stato chiaro e coerente sin dall’inizio. Il nostro è un impegno serio e costruttivo che ci ha portati a definire un programma, obiettivi amministrativi precisi e concreti, ed in questi giorni saranno presentate le liste. Non si è mai parlato di portare il simbolo del PSI nel movimento Civici per Viterbo, ma i socialisti ci sono convintamente nelle liste civiche di riferimento.

Si è costituito da mesi questo nuovo soggetto di area socialista e non, con la convinzione e la condizione che le decisioni si prendono a Viterbo città, con le realtà cittadine, con coloro che ci mettono la faccia ed hanno i voti, hanno idee e programmi adeguati.

La sig.ra Brachino nel suo intervento porta solo chiacchiere, parla di ordini supremi e di vincoli di partito, parla di proprietà di simboli, evidentemente la sua cultura politica è quella di prendere ordini e di eseguirli.

La nostra cultura ed il rispetto che abbiamo per la Città di Viterbo ci porta a pensare principalmente a cercare di tutelare gli interessi comunali e gli interessi dei cittadini, al disopra degli ordini di partito.

Sostenere mezzo PD, che a sua volta sostiene la dott.ssa Ciambella che attualmente rappresenta una delle principali protagoniste del degrado amministrativo e politico che ha caratterizzato il governo Michelini, significa non conoscere affatto come si sono svolte in questi cinque anni le questioni politiche ed amministrative del capoluogo  che è diventato l’ultimo comune della provincia in tanti settori.

Se la sig.ra Brachino, perfetta sconosciuta del mondo politico provinciale e cittadino, si fosse informata, o fosse stata informata da chi le ha comandato l’intervento, avrebbe evitato una figuraccia a se stessa ed al PSI che dice di rappresentare.

Il PSI viterbese non può essere la ruota di scorta di Fioroni e dei suoi adepti ed obbedire ogni qualvolta il gran capo fa un fischio e lo chiama a raccolta.

Inoltre lo strabismo e la confusione politica della sig.ra Brachino è evidente nel momento in cui ha sostenuto il suo mentore Paolini, che è stato eletto sindaco con i voti del centrodestra di Montefiascone e qui a Viterbo vorrebbe, ciecamente, ipotizzare un accordo con il centrosinistra con un candidato di metà PD, inaffidabile e perdente sin dall’inizio.

La sig.ra Brachino eviti di fare figuracce, non si preoccupi delle cose di Viterbo città, rimanga dove sempre è stata per anni, mentre a Viterbo il consigliere del PSI Sergio Insogna si batteva, contro il sistema di non governo della dott.ssa Ciambella, con iniziative, proposte ed azioni utili alla città, rimanga in quell’oblio e quella inconsistenza politica che è stato il motivo principale per cui è stata eletta segretario provinciale”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.