Viterbo, 30 aprile 2022 – Gianmaria Santucci: «Io non mi candido». La notizia arriva dal diretto interessato intervistato a Tele Lazio Nord. «Non volevo candidarmi nemmeno la volta scorsa – dice -. Penso ci sia il tempo giusto e le persone giuste per ogni situazione, questa ansia di cambiamento la sento anche io. Darò una mano a Fondazione, perché è una cosa che abbiamo creato con tanti amici e voglio che continui ad esistere. Ma non bisogna fare per sempre e per forza il bomber, si può fare anche l’allenatore e stare dietro a dare una mano. Se gli amici della lista stavolta me lo consentono, vorrei dare una mano e far vincere l’idea di Fondazione. Non bisogna amministrare in prima persona tutte le volte». Santucci torna, poi, sulla caduta anticipata del comune di Viterbo: «Non ho firmato nessuna sfiducia – dice – mi sono dimesso. Sono due cose diverse. Se avessimo sfiduciato Arena, andando in consiglio comunale, sarebbe stato un atto personalmente contro di lui. Noi ci siamo dimessi perché la situazione era diventata insostenibile. La vecchia maggioranza è esplosa in mille pezzi che vanno da tutte le parti: Fratelli d’Italia va con un suo candidato sindaco, Lega e Forza Italia con un altro candidato sindaco, alcuni consiglieri della vecchia maggioranza Arena andranno con Chiara Frontini, e oggi il sindaco uscente Giovanni Arena con l’assessore uscente di Forza Italia si candidano ufficialmente a sostenere il candidato sindaco del Pd. Vi rendete conto cosa era diventata l’amministrazione? Una situazione insostenibile: poco prima che andassi dal notaio, il sindaco aveva sfiduciato gli assessori, dicendo che la situazione era ingovernabile e l’amministrazione era paralizzata per cui era costretto ad azzerare la giunta. Se lo dice il sindaco che le condizioni non ci sono più, cosa dovevo fare?». «Quattro anni fa non eravamo convintissimi della candidatura Arena. È una bravissima persona, ma non lo ho mai ritenuto in grado di tenere in piedi una coalizione così composita».
