Home Attualità Seconda ondata Covid, sierotipi nuovi: vacanzieri e immigrato a Orte.
Seconda ondata Covid, sierotipi nuovi: vacanzieri e immigrato a Orte.

Seconda ondata Covid, sierotipi nuovi: vacanzieri e immigrato a Orte.

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Viterbo, 22 novembre 2020 – «La prima ondata nella Tuscia parte il 1° marzo, in ritardo rispetto al livello nazionale». Un consiglio comunale ricostruisce la storia di Covid19 in numeri nella https://www.centrochiaviviterbo.com/provincia viterbese grazie alla presenza dei vertici Asl: il direttore generale, Daniela Donetti, i medici Angelita Brustolin e Giovanni Chiatti.  Il virus è partito, ma il lockdow lo ferma e si avvia una «fase discendente. Il contagio riprende negli ultimi giorni di ottobre – spiega Brustolin –  Il picco della prima fase si raggiunge il 12 aprile come sul piano nazionale». Ci sono differenze tra la prima e la seconda ondata. «Nella prima si registra un maggiore coinvolgimento degli over 45, coinvolti anche nella seconda fase, ma durante quest’ultima il contagio inizia a entrare anche nelle fasce più giovani che erano state poco interessate nel primo sviluppo del virus». I dati consegnano due diverse foto della prima e della seconda ondata: «A primavera l’età media dei positivi nella Tuscia è di 52-53 anni, in autunno si abbassa a 44 anni. Nell’ultima settimana il contagio si è ridotto del 40%». A completare la foto della pandemia nella Tuscia interviene il dott. Chiatti: «Nella prima fase abbiamo avuto tre grandi cluster – dice –  la Casa dello studente; l’Università; le strutture socio sanitarie e socio assistenziali. La cosa era ben circoscritta, con il lockdown, poi, non abbiamo avuto grossi problemi a individuare le positività, e riuscivamo a mettere le persone a casa. Così siamo stati in grado di  circoscrivere il focolaio. Nella seconda fase, con tutte le situazioni aperte, che hanno fatto da vasi comunicanti, abbiamo individuato i casi collegati e tanti altri isolati che, scherzosamente, chiamiamo “funghetti” che non abbiamo potuto ricollegare a focolai o cluster già noti. Questo è stato per noi elemento di grossa preoccupazione – spiega Chiatti perché testimoniava che il virus circolava abbastanza rapidamente ed era difficile controllarlo. Nella seconda fase abbiamo individuato 27 cluster; palestre, attività sportive, scuole, ristorazione, bar, trasporti, strutture sociosanitarie e socioassitenziali». I numeri: 461 positivi nella prima fase, 5750 positivi della seconda fase. C’è tra le due fasi una divisione non solo temporale, ma anche virologica: durante la prima fase probabilmente avevamo in circolazione nella Provincia di Viterbo due sierotipi virali che avevano una provenienza ben nota. In questa seconda fase, e questo giustifica forse anche  un diverso andamento e una differente comparsa dei sintomi, noi abbiamo a che fare con sierotipi virali che invece sono arrivati da altre parti, di ritorno dalle vacanze, le persone hanno portato sierotipi virali che noi non avevamo, ricordo che nell’ultima settimana di luglio avevamo un solo positivo che era un cittadino immigrato che stava in una casa di accoglienza di Orte. Abbiamo ricominciato con queste situazioni nuove, ma che sono state determinate da sierotipi virali nuovi». I dati attuali: «30 ricoverati a malattie infettive di cui 7 di Viterbo, 10 in terapia intensiva, di cui 2 di Viterbo, 8 in semintensiva, di cui 3 di Viterbo,  90 a medicina Covid di cui 20 di Viterbo. La fascia più colpita dal contagio è quella tra i 15 e i 65 anni. Nei primi periodi della fase due  i più colpiti dalla malattia presentavano un’età giovane, probabilmente infettati in attività sociale, vacanza, ripresa attività lavorativa e scolastica.  Adesso le fasce di età più colpite sono quelle più alte, perché l’infezione si trasmette in casa. I giovani, probabilmente, la portano in ambiente domestico e ne vengono interessate anche le persone più anziane e più fragili. Infine i dati nelle scuole: «I contagi maggiori, 942, si sono registrati nelle superiori, con il 55%. Qui ci sono studenti adulti che hanno maggiore possibilità di muoversi liberamente e quindi di contagiarsi di più. I contagi nella scuola primaria sono il 26%, all’ infanzia il 12%, alla secondaria inferiore il 7%. Il totale degli studenti contagiati sono 743 (79%), gli operatori 199 (21%). Non è detto che si siano positivizzati nelle scuole che hanno applicato molto bene i protocolli. Scontano questa maggiore libertà di movimento che hanno le persone che le frequentano», conclude Chiatti.

Le classi in quarantena sono 431, di cui 154 nel comune di Viterbo.

Viterbo 36%

Civita Castellana 8%

Montefiascone 7%

Capranica 5%

Vetralla 5%

Orte 3%

Nepi 3%

Tarquinia 3%

Ronciglione 3%

Bassano Romano 2%

Acquapendente 2%

Piansano 2%

Fabrica di Roma 1%

Vitorchiano 1%

Faleria 1%

Caprarola 1%

Monterosi 1%

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.